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Economia e Finanza

Milleproroghe, il testo approvato dal Governo

Il Consiglio dei ministri ha approvato come ogni anno il decreto cosiddetto “Milleproroghe”: molti sono i contenuti, alcuni anche particolarmente tecnici. In questa pagina puoi trovare una sintesi per punti delle principali proroghe varate dal Consiglio dei ministri. Mi sembrano particolarmente importanti quelle che riguardano le graduatorie dei concorsi pubblici e i contratti “precari” della Pubblica amministrazione; ma soprattutto quelli che riguardano le popolazioni colpite dal terremoto. In ogni caso il testo verrà inviato ora al parlamento che, entro 60 giorni, dovrà convertirlo definitivamente in legge. Quindi sono possibili ancora modifiche e miglioramenti (ne proporrò uno sicuramente in materia di commercio su aree pubbliche e direttiva Bolkestein).

Di seguito alcune delle principali proroghe:

  1. pubbliche amministrazioni
    • viene prorogata fino al 31 dicembre 2017 l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni;
    • vengono prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti di lavoro a tempo determinato nonché i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto;
    • vengono prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti a tempo determinato per province e città metropolitane per i centri per l’impiego;
  2. editoria
    • è prorogato al 31 dicembre 2017 il termine a decorrere dal quale è obbligatorio assicurare la tracciabilità delle vendite e delle rese della stampa quotidiana e periodica. Il credito d’imposta previsto per sostenere l’adeguamento tecnologico degli operatori della rete, distributori ed edicolanti è conseguentemente riconosciuto per gli interventi di adeguamento tecnologico sostenuti sino al 31 dicembre 2017;
  3. lavoro e politiche sociali
    • viene prorogato per il 2017 l’intervento di integrazione salariale straordinaria per le imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa;
  4. istruzione, università e ricerca
    • vengono prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti in essere di ricercatori a tempo determinato di tipo “b”;
  5. interno
    • sono differiti al 31 dicembre 2017 i termini in materia di esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni;
    • è differito al 31 marzo 2017 il termine per la deliberazione del bilancio annuale di previsione degli enti locali;
  6. sviluppo economico e comunicazione
    • per consentire alle stazioni appaltanti di determinare i piani di ricostruzione delle reti di distribuzione da includere nel bando di gara, sono ulteriormente prorogati di ventiquattro mesi i termini di pubblicazione dei bandi delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale negli ambiti in cui sono presenti comuni terremotati;
    • vengono differiti al 1° gennaio 2018 i termini per la riforma della struttura delle componenti tariffarie degli oneri di sistema elettrico applicate ai clienti diversi da quelli domestici;
    • vengono prorogati al 30 giugno 2017 i termini in materia di adeguamento delle modalità di misurazione e fatturazione dei consumi energetici;
  7. giustizia
    • vengono prorogati al 31 dicembre 2017 i termini concernenti la durata dell’incarico del Commissario straordinario per il Palazzo di giustizia di Palermo e per l’investimento finalizzato alla realizzazione delle relative strutture e impianti di sicurezza;
  8. beni e attività culturali
    • sono prorogati gli incarichi di collaborazione per la partecipazione alle attività progettuali e di supporto al Grande Progetto Pompei. La norma interviene sulle disposizioni relative alle speciali modalità operative impiegate nella gestione degli interventi dell’area archeologica di Pompei, al fine di garantire la prosecuzione delle attività di tutela, recupero e valorizzazione del sito e delle aree limitrofe e di avviare il progressivo avvio del rientro nella complessiva gestione ordinaria del sito nell’ambito della Soprintendenza speciale per Pompei in tempi consoni con le particolari esigenze dell’area. In particolare si estende la proroga delle funzioni del Direttore generale di progetto e della relativa struttura di supporto all’Unità «Grande Pompei» (Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata) così da assicurare il pieno ed efficace svolgimento dei compiti assegnati. In base alla medesima logica di continuità, si prevede altresì che la collaborazione dei componenti della segreteria tecnica di progettazione attivata presso la Soprintendenza speciale Pompei possa avere la durata di 36 mesi, così che tale struttura possa continuare ad operare a supporto della Soprintendenza stessa;
    • è autorizzata la ulteriore spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2017 in favore delle fondazioni lirico sinfoniche;
  9. ambiente
    • viene prorogato fino al 31 dicembre 2017 il subentro del nuovo concessionario e il periodo in cui continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti antecedenti alla disciplina del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri). È altresì prorogato fino al subentro del nuovo concessionario e comunque non oltre il 31 dicembre 2017 anche il dimezzamento delle sanzioni concernenti l’omissione dell’iscrizione al Sistri e del pagamento del contributo per l’iscrizione stessa;
  10. economia e finanze
    • è prorogato al 31 dicembre 2017 il taglio del 10% degli emolumenti corrisposti dalla Pubblica Amministrazione ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati e ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo nonché per i commissari di Governo e i commissari straordinari;
  11. proroga di termini relativi a interventi in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2016 o da altre calamità naturali e a interventi emergenziali
    • è prorogato al 31 dicembre 2017 il termine di sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui e di altri finanziamenti nei Comuni colpiti dal sisma del 2016, di cui al comma 1, lettera g, del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189;
    • è prorogata di ulteriori 6 mesi, limitatamente ai soggetti danneggiati che dichiarino l’inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda, la sospensione temporanea dei termini di pagamento delle fatture (gas, elettricità, acqua, assicurazioni, telefonia, RAI);
    • viene ampliata, nell’ambito del pareggio di bilancio, la possibilità di spesa per gli enti terremotati per l’anno 2017 per interventi finalizzati a fronteggiare gli eccezionali eventi sismici e la ricostruzione, finanziati con avanzo di amministrazione o da operazioni di indebitamento, per i quali gli enti dispongono di progetti esecutivi redatti e validati in conformità alla vigente normativa, completi del cronoprogramma della spesa;
    • in relazione alle esigenze connesse alla ricostruzione a seguito degli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, per l’anno 2017 è assegnato in favore dei Comuni interessati dagli eventi sismici un contributo straordinario a copertura delle maggiori spese e delle minori entrate per complessivi 32 milioni di euro;
    • viene rifinanziato per il 2017 il contributo straordinario per la ricostruzione in favore del Comune de L’Aquila.
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dichiarazioni Romagna

Forlì, la motorizzazione non chiude: “Ora 5 anni di tempo per lavorare ad alternativa”

“La motorizzazione a Forlì non chiude. E’ giunta oggi dal Ministero la conferma che rimane valido l’impegno fino al 2022 (anno di conclusione del contratto d’affitto tuttora in essere) per il mantenimento della sede forlivese che assicura migliaia di prestazioni ogni anno”. Lo afferma il deputato Marco Di Maio, che assieme al sindaco Davide Drei, alle organizzazioni economiche e sindacali, oltre che ai dipendenti e alla direttrice della sede provinciale, ha seguito in questi mesi la vicenda che riguarda la Motorizzazione di Forlì.

“La paventata chiusura anticipata del presidio che inizialmente era nelle intenzioni dei tecnici del ministero dei Trasporti – spiega il parlamentare -, è stata scongiurata grazie ad un lavoro di squadra che ha fatto comprendere come sarebbe non conveniente chiudere la sede di Forlì per risparmiare il canone d’affitto, trasformando di fatto quel costo economico in un costo sociale a carico delle imprese e dei cittadini che ne avrebbero subito il disagio”.

“L’Amministrazione comunale – conclude il parlamentare -, le associazioni di categoria e i sindacati hanno ora tutto il tempo necessario per individuare, assieme al ministero, una soluzione permanente e valida anche dopo il 2022”.

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dichiarazioni Romagna

“Campigna, tutto pronto per la stagione invernale: impianto collaudato e operativo”

Tutto è pronto a Santa Sofia per la stagione invernale. Sono stati infatti regolarmente svolti i lavori di collaudo e revisione dell’impianto di risalita della stazione sciistica di Campigna-Montefalco. A darne notizia il sindaco Daniele Valbonesi e il parlamentare Marco Di Maio, che si era attivato a fronte delle difficoltà ad effettuare l’intervento prima di Natale.

“Nonostante le difficoltà e le lungaggini burocratiche – ha scritto sul proprio profilo Facebook il deputato romagnolo -, siamo riusciti a sbloccare entro Natale il collaudo dell’impianto di risalita di Campigna (Santa Sofia) da parte dell’Ustif, ovvero l’Ufficio speciale per i trasporti ad impianti fissi del Ministero dei Trasporti. In questo modo l’intera comunità del Parco delle Foreste Casentinesi può ora contare su tutte le potenzialità che l’inverno è in grado di offrire”.

Dunque in attesa che arrivi la neve ad ammantare e rendere ancor più speciale la località del nostro Appennino, tutto è pronto per accogliere turisti e appassionati di sport invernali.

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dichiarazioni Romagna

San Benedetto, l’abbazia diventa di proprietà del Comune: “Risultato importante, passaggio storico”

“Molte volte sentiamo usare a sproposito l’aggettivo “storico”: venerdì a San Benedetto in Alpe, invece, era calzante come poche altre volte. I festeggiamenti per la riapertura della millenaria abbazia sono un evento di portata enorme per queste zone, tanto più se la si unisce al fatto che dopo moltissimi anni torna ad essere di proprietà degli abitanti di questo territorio grazie al trasferimento di proprietà dal Demanio al Comune”. Lo afferma Marco Di Maio, che venerdì sera a San Benedetto in Alpe ha partecipato alle iniziative programmate per celebrare lo storico passaggio di proprietà dell’abbazia dal Demanio dello Stato al Comune. Un risultato a cui lo stesso parlamentare ha contribuito, sostenendo presso l’Agenzia del Demanio le ragioni del Comune.

Un lavoro di cui si è dato conto anche con un’assemblea pubblica tenuta a San Benedetto qualche mese fa in cui lo stesso Marco Di Maio, assieme al sindaco Luigi Toledo, avevano spiegato il lavoro svolto e l’imminente firma dell’accordo che avrebbe consentito al Comune di venire in possesso del bene e di riaprirlo per renderlo fruibile a tutti.

“Un evento straordinario, reso possibile dall’impegno che in tanti abbiamo messo, a partire dal sindaco Luigi Toledo e dagli abitanti di San Benedetto – afferma Marco Di Maio -, per vedere assegnato ai cittadini del posto questo luogo della fede, dell’identità e della storia della Romagna-Toscana. Può sembrare una piccola cosa per chi non è di queste parti; ma è un momento storico per chi ha radici qui e per chi ama queste zone. Ora bisogna lavorare tutti insieme per valorizzare questo patrimonio, sfruttando ogni possibilità e uno strumento che abbiamo a disposizione; ma questo è, prima di tutto, un patrimonio di chi è nato e vissuto qui, di chi ancora ci abita, di chi è legato a questo territorio”.

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Economia e Finanza

Salva-risparmio, le ragioni del provvedimento votato in parlamento

La tutela dei risparmiatori e il rilancio del credito sono le finalità che stanno guidando l’azione di questi mesi. Non si tratta di fare gli interessi delle banche ma di favorire la stabilità finanziaria e la solidità del sistema affinché possa assolvere alla sua principale funzione: soddisfare i bisogni dell’economia, trasmettendo credito alle imprese e ai cittadini.

Con la Relazione al Parlamento approvata oggi, si autorizza il Governo a emettere titoli del debito pubblico al fine di reperire 20 miliardi di euro da utilizzare, qualora non avesse successo una operazione affidata al solo mercato, per provvedimenti necessari a garantire la stabilità economico-finanziaria del Paese, il rafforzamento patrimoniale del sistema creditizio e la protezione del risparmio nell’eventualità di una o più crisi nel settore bancario, assicurando:

  1. a) un adeguato livello di liquidità del sistema bancario per ripristinare la capacità di finanziamento a medio-lungo termine, anche attraverso la concessione delle garanzie dello Stato su passività delle banche italiane
  2. b) un programma di rafforzamento patrimoniale delle banche italiane mediante interventi per la ricapitalizzazione che prevedono anche la sottoscrizione di nuove azioni.

In particolare, gli interventi del Governo avrebbero lo scopo di ripatrimonializzare banche che non presentano problemi di solvibilità ma che non hanno superato i test di resistenza a ipotetici scenari avversi e di garantire l’accesso alla liquidità in caso di tensioni su questo fronte, una situazione, pertanto, completamente diversa da quella dello scorso anno relativa alle “quattro banche”, che erano ormai in una condizione di commissariamento e di fallimento di fatto.

Si tratta di un intervento eventuale e una tantum con finalità precauzionali, che non determinerebbe, in ogni caso, effetti sul deficit, essendo una operazione circoscritta alle partite finanziarie (si emette debito per acquisire partecipazioni di pari importo che entrano nel patrimonio pubblico): si tratta, quindi, di risorse che non si sarebbero potute destinare a diverse finalità di spesa (ad esempio di carattere sociale), perché in tal caso sarebbero state contabilizzate sui saldi di finanza pubblica.

Coerentemente con quanto fatto finora, prosegue la nostra azione finalizzata alla ristrutturazione e alla innovazione della normativa italiana concernente l’intero sistema bancario, con l’obiettivo di rafforzarlo, renderlo più resistente agli shock e mettere gli istituti nelle condizioni di finanziare adeguatamente l’economia reale per sostenere la crescita.

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dichiarazioni Infrastrutture

Via libera alla Tav Torino-Lione: si sblocca un’opera strategica per l’Italia

Autorizzazione alla ratifica, ordine di esecuzione, modalità realizzative dell’opera ed entrata in vigore. Sono i quattro articoli del ddl di ratifica dell’accordo italo-francese per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione approvato in via definitiva alla Camera. Vediamo cosa contiene il testo del disegno di legge che abbiamo votato.

L’ACCORDO ITALO-FRANCESE DEL 2015 L’accordo del febbraio 2015 dispone l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria, affidandone la realizzazione al promotore pubblico ‘Tunnel Euroalpin Lyon Turin’, istituito il 23 febbraio 2015. Si riafferma, ancora, l’impegno italo-francese a lottare contro i tentativi di infiltrazione mafiosa e si disciplinano aspetti relativi all’organizzazione della committenza dei lavori connessi, per cui “non è esclusa” la possibilità per il promotore pubblico di “di affidare ai gestori competenti la funzione di stazione appaltante per le progettazione e la realizzazione di lavori resi necessari” dagli impatti della costruzione della sezione trans-frontaliera. Presenti anche norme sulla modalità di funzionamento del promotore pubblico.

IL PROTOCOLLO 2016 Per quanto riguarda il protocollo, addizionale all’accordo, dell’8 marzo 2016, esso si concentra sul costo certificato del progetto e la definizione dei criteri di attualizzazione monetaria e di evoluzione dei costi dei fattori di produzione dei lavori. In particolare, si quantifica il costo certificato e attualizzato in una cifra pari a 8,3 miliardi di euro, definendone la relativa ripartizione fra Italia e Francia, con l’attualizzazione (data di valuta: gennaio 2012; tasso annuo di riferimento per attualizzaizone: 1,5%) soggetta a “verifica annuale fino al completamento dei lavori”, sulla base di un apposito indice di riferimento. Dopo aver stabilito il comune impegno nella lotta all’infiltrazione di mafia e criminalità organizzata, il protocollo rinvia, per i contratti, a un regolamento ad hoc.

IL REGOLAMENTO DEI CONTRATTI: LA LISTA BIANCA-ANAGRAFE Con l’ok di Paolo Foietta e Loius Besson, il 7 giugno scorso a Torino, Italia e Francia hanno dato il loro ok al regolamento dei contratti, che ha dunque, per oggetto, la definizione delle regole applicabili per prevenire e contrastare tentativi di infiltrazione mafiosa nei contratti, sia per quelli conclusi dal promotore pubblico sia per quelli intercorrenti fra i titolari dei contratti e i loro subappaltatori e subaffidatari.

– Il titolo III del regolamento disciplina i motivi per escludere le imprese dalla partecipazione diretta o indiretta, alle procedure per la realizzazione dell’opera, come le “situazioni gravemente indizianti circa la condizione di controllo o condizionamento” da parte di un’associazione mafiosa. Previste, quindi, “verifiche antimafia”. Una commissione mista ad hoc (presieduta dal prefetto di Torino e da un prefetto delegato da Parigi), inoltre, dovrà vigilare per assicurare il funzionamento dei meccanismi di prevenzione del rischio di infiltrazioni o condizionamenti criminali, tra cui una “lista bianca” degli operatori economici nei cui confronti non siano emerse situazione ostative. Sta al promotore pubblico tenere quella che il regolamento definisce “l’anagrafe degli esecutori”. Si disciplina infine anche il tracciamento e il monitoraggio finanziario dei pagamenti relativi ai contratti per la realizzazione dei lavori.

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dichiarazioni Politica

Vitalizi e pensioni dei parlamentari: ecco come stanno le cose

montecitorio
La facciata del palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati

Al supermercato, al bar, a cena con gli amici, nei vari gruppi su WhatsApp e, ovviamente, qui su Facebook: diverse persone mi hanno chiesto – chi maliziosamente, chi con amichevole curiosità – se è vero che terminando la legislatura prima di settembre perderò il diritto al vitalizio. Lo dico subito per chi non vuole leggersi tutto il post: NO. Ma quindi il vitalizio esiste ancora? NO. O meglio, non per i parlamentari eletti per la prima volta nel 2013 (come me), perché tutti quelli di prima lo prendono. E forse, ma qui sono io ad essere inutilmente malizioso, sperano che la legislatura si interrompa prima per un motivo che capirai in fondo.

Fino alla precedente legislatura, ogni parlamentare una volta cessato il mandato maturava il diritto a una pensione che era calcolata sulla base di un sistema “retributivo”, ma con gradazioni diverse. C’è stato un periodo in questo Paese, anche abbastanza lungo, in cui era sufficiente essere membri del parlamento per pochi mesi, anzi per pochi giorni al fine di maturare il diritto ad un assegno mensile per tutta la vita e indipendentemente dagli anni compiuti al momento della cessazione dalla carica.

Una stortura abnorme, corretta progressivamente con il passare degli anni, fino alla definitiva eliminazione del vitalizio. Quindi per i parlamentari che lo sono stati fino al 1994 bastava un solo giorno di legislatura per godere per tutta la vita di un assegno mensile piuttosto robusto (si calcolava sulla retribuzione, non sui contributi versati); poi sono diventati 2 anni e sei mesi fino al 2006 e cinque anni per chi è stato eletto dal 2006 al 2012. Cambiato anche l’anno di partenza del vitalizio: senza limiti per gli eletti fino al 1994, 60 anni fino al 2006, 65 dal 2006 in poi.

Oggi un parlamentare eletto per la prima volta nel 2013 (come me) quando cessa il proprio mandato non ha diritto ad alcun vitalizio. Ogni mese si versano dei contributi previdenziali che daranno diritto a 65 anni ad una pensione di 900 euro lordi mensili (cifra calcolata per chi fa una legislatura piena con sistema contributivo). Contributi che si sommano agli altri contributi versati nel corso della vita lavorativa.

Se la legislatura si interrompe prima di 4 anni, 6 mesi e 1 giorno (in questo caso 15 settembre 2017) si perde la possibilità di ottenere questa pensione. Che fine fanno i contributi versati? Vengono cancellati. O meglio, rimangono nella “cassa” della Camera di appartenenza e non vengono restituiti sotto altra forma a chi li ha versati; verranno usati per pagare i vitalizi di quelli che c’erano prima e che sono andati in pensione con il sistema retributivo.

Circola un’immagine sui social in cui si dice a caratteri cubitali: “La pensione d’oro arriva dopo 4 anni e mezzo di legislatura e cioè a settembre 2017. Ecco perché non vogliono farti votare prima”. FALSO. Al di là che ognuno può dare il proprio giudizio su quanto sia “d’oro” un assegno mensile di 900 euro lordi, l’assegno non arriverebbe prima del compimento dei 65 anni.

Ora, mi sta bene tutto; ma credere davvero che a 33 anni (li ho compiuti il 30 ottobre scorso) possa condizionare la mia opinione su una fase così delicata per la vita del Paese sulla base di un assegno che forse mi sarà riconosciuto fra tre decadi, è fuori dalla realtà.

La verità è un’altra: molti di quelli che gridano allo scandalo, hanno una paura tremenda delle elezioni. Perché pensano di non essere rieletti, perché il parlamentare è stato il primo lavoro che hanno fatto nella loro vita, perché non hanno alcuna prospettiva professionale al di fuori della politica. E allora pur di salvare la propria posizione si è disposti a tutto: anche a far credere ciò che non esiste.

Salvo poi chiederti, quando ti incontrano a Montecitorio: “Oh, ma sul serio volete andare a votare presto?!”. Sì, sul serio.

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Agricoltura dichiarazioni

Made in Italy: obbligo di etichetta d’origine per i prodotti del lattiero-caseario

Arriva in Italia l’obbligo di inserire in etichetta l’origine dei prodotti lattiero-caseari. Dopo il via libera di Bruxelles a meta’ ottobre, infatti, il decreto che introduce il provvedimento e’ stato firmato oggi dai ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo economico Carlo Calenda. La firma segue il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e l’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni. Questo sistema, in vigore dal primo gennaio 2017, consentirà di indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.

Il decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile. Le diciture utilizzate saranno le seguenti: a) “Paese di mungitura: nome del Paese nel quale e’ stato munto il latte”; b) “Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto e’ stato condizionato o trasformato il latte”.
Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, l’indicazione di origine puo’ essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio “ORIGINE DEL latte: ITALIA”. Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di piu’ Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: latte di Paesi UE, se la mungitura avviene in uno o piu’ Paesi europei; latte condizionato o trasformato in Paesi UE, se queste fasi avvengono in uno o piu’ Paesi europei. Se le operazioni avvengono al di fuori dell’ Unione europea, verra’ usata la dicitura “Paesi non UE”.
Sono esclusi dall’obbligo di origine in etichetta solo i prodotti Dop e Igp che hanno gia’ disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco gia’ tracciato. “Con l’etichettatura di origine – afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – si dice finalmente basta all’inganno del falso made in Italy, con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi’ come la meta’ delle mozzarelle fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero”. L’etichetta pero’ resta ancora anonima per circa 1/3 della spesa – afferma Coldiretti – dai salumi ai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio.
Al momento, oltre a latte e formaggi, l’obbligo dell’origine in etichetta e’ previsto per: carne di pollo e derivati, carne bovina, frutta e verdura fresche, uova, miele, passata di pomodoro, pesce, olio extravergine di oliva. Ne sono esenti, invece: salumi, carne di coniglio, carne trasformata, frutta e verdura trasformata, derivati del pomodoro diversi da passata, concentrato di pomodoro e sughi pronti, riso, derivati dei cereali (pane, pasta). Per questi ultimi Renzi aveva annunciato a meta’ novembre l’invio in tempi brevi a Bruxelles dell’apposito decreto.
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Ambiente

Via libera al decreto-terremoto: tutte le misure per le zone colpite dal sisma

Approvato in via definitiva il decreto Terremoto, che garantisce interventi sul territorio in piena trasparenza con lo scopo di mantenere viva l’integrità del tessuto umano e produttivo delle aree colpite dai terremoti di agosto ed ottobre 2016.  Via libera dunque al finanziamento per la ricostruzione sia delle prime che seconde case nell’area del cratere con contributi fino al 100% delle spese, a specifiche misure a sostegno dei settori zootecnico, agricolo, agroindustriale e turistico, alla possibilità di delocalizzare attività commerciali in strutture all’interno dei comuni, ai finanziamenti agevolati a tasso zero per le nuove imprese, all’introduzione della busta paga “pesante” (consegnata al lordo delle trattenute) e alla sospensione per i pagamenti di acqua, luce, gas, bollette telefoniche, canone Rai e pagamenti assicurativi.

GESTIONE COMMISSARIO FINO AL 31 DICEMBRE 2018 Il termine della gestione viene fissato al 31 dicembre 2018. Gli organi di gestione straordinaria sono il commissario straordinario Vasco Errani, quattro vice commissari nella persona dei presidenti delle Regioni coinvolte, la cabina di coordinamento della ricostruzione e i comitati istituzionali regionali.

COMPITI COMMISSARIO Diverse le funzioni assegnate al commissario straordinario. Tra queste: coordinare gli interventi di ricostruzione e riparazione degli immobili privati; operare una ricognizione e determinare il quadro complessivo dei danni; individuare gli immobili danneggiati; istituire e gestire gli elenchi speciali di professionisti abilitati per effettuare progettazione e direzione dei lavori; assicurare il monitoraggio degli aiuti previsti dal decreto.

UFFICI SPECIALI RICOSTRUZIONE Istituiti in ognuna delle Regioni colpite dal sisma gli uffici speciali per la ricostruzione, presso i quali è costituito uno sportello unico per le attività produttive (Suap) unitario per tutti gli enti locali coinvolti. Per il funzionamento di questi uffici vengono consentite assunzioni in deroga. Altro personale potrà essere distaccato da Comuni, Province e Regioni.

FONDO PER LA RICOSTRUZIONE DELLE AREE TERREMOTATE Istituito un Fondo per la ricostruzione, con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per il 2016. Nel fondo confluiranno tutte le erogazioni liberali.

EMERGENZA CONTAINER ABITATIVI E STALLE Per quanto riguarda l’assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse, il decreto prevede, in sintesi, che il dipartimento della Protezione civile possa acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli. Gli operatori danneggiati dal sisma, qualora neanche le procedure semplificate varate dal governo abbiano effetto, potranno acquisire e installare direttamente, con modalità disciplinate con apposite ordinanze della protezione civile, i container destinati a sostituire abitazioni rurali, stalle e fienili.

CONTRIBUTI PER DANNI FINO A 100% Il decreto elenca le tipologie di intervento e danno che possono beneficiare di contributi, fino al 100% delle spese occorrenti. Tali tipologie, per comodità di lettura delle disposizioni successive, possono essere classificate in due gruppi: interventi ‘non direttamente assistenziali’, cioè su edifici, rimborsi di danni e delocalizzazioni di imprese; e (interventi ‘assistenziali diretti’, cioè oneri per la sistemazione di alloggi e traslochi e per interventi a carattere sociale. I contributi sono erogati sotto forma di finanziamenti agevolati. Per quanto riguarda i contributi non direttamente assistenziali viene previsto un finanziamento agevolato, sulla base di stati di avanzamento lavori (Sal) relativi all’esecuzione dei lavori, alle prestazioni di servizi e alle acquisizioni di beni necessari all’esecuzione degli interventi ammessi a contributo. Le banche possono quindi attingere alla provvista di liquidità fornita da Cassa depositi e prestiti al fine di concedere finanziamenti agevolati ai soggetti danneggiati dal sisma. Tali operazioni sono assistite da garanzia dello Stato. I beneficiari avranno un credito di imposta, fruibile esclusivamente in compensazione, pari, per ciascuna scadenza di rimborso, all’importo ottenuto. I finanziamenti agevolati hanno durata massima venticinquennale e possono coprire le eventuali spese già anticipate dai soggetti beneficiari, anche con ricorso al credito bancario, successivamente ammesse a contributo.

SEMPLIFICAZIONI PER DANNI LIEVI Per favorire il rientro nelle case, per gli edifici con danni lievi, si prevede che i soggetti interessati possano – previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno – procedere al ripristino dell’agibilità degli stabili. Per quanto riguarda la prosecuzione dell’attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell’esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria il certificato di agibilità sismica piò essere rilasciato dal professionista abilitato, in assenza di carenze strutturali o di eventuali altre carenze prodotte dai danneggiamenti e individuate dal tecnico incaricato, oppure dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali.

RICOGNIZIONE IMMOBILI INVENDUTI Il commissario straordinario di Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, farà una ricognizione degli immobili invenduti nella zona del cratere per valutare un eventuale acquisto a beneficio degli sfollati.

ESCLUSI EDIFICI GIÀ FATISCENTI Esclusi dai contributi le unità immobiliari collabenti, fatiscenti ovvero inagibili, non utilizzabili a fini residenziali o produttivi alla data del sisma del 24 agosto 2016. Per queste categorie di edifici, si prevede il riconoscimento di un contributo per la loro demolizione, la rimozione dei materiali e la pulizia dell’area.

CONTRIBUTO BENI MOBILI DANNEGGIATI Previsto un contributi ai privati per i beni mobili danneggiati. Le modalità e i criteri per la concessione del contributo previsto sono definiti con i provvedimenti adottati dal Commissario straordinario. In ogni caso per i beni mobili non registrati, può essere concesso solo un contributo forfettario.

PIANIFICAZIONI URBANISTICA CITTÀ Gli interventi di ricostruzione o ripristino degli abitati interessati sono effettuati attraverso la predisposizione di una pianificazione urbanistica delle zone perimetrate e l’adozione di strumenti urbanistici attuativi, con il coinvolgimento delle popolazioni interessate, delle Regioni, degli uffici speciali per la ricostruzione e dei Comuni.

CONTRIBUTI ANCHE PER ULTERIORI DANNI SISMA AQUILA Le richieste di contributi per interventi riguardanti immobili, già danneggiati a seguito del terremoto del 2009 de L’Aquila, sono definite secondo le modalità e alle condizioni disciplinati da quest’ultimo decreto. Dunque, per questi interventi su immobili già sottoposti a lavori non ancora conclusi, viene previsto il riconoscimento per eventuali ulteriori danni sopravvenuti dal 24 agosto 2016 in avanti.

MUTUI VENTICINQUENNALI PER RICOSTRUZIONE PUBBLICA Per la programmazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi per la ricostruzione, la riparazione e il ripristino degli edifici pubblici e sui beni del patrimonio  culturale, il commissario straordinario può essere autorizzato a stipulare mutui venticinquennali. Le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria effettuano sui presìdi ospedalieri nei territori interessati le verifiche tecniche e la valutazione del fabbisogno finanziario necessario al miglioramento sismico delle strutture.

MESSA IN SICUREZZA MONUMENTI Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati hanno la facoltà di effettuare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

STAZIONI APPALTANTI E CONFERENZA PERMANENTE Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica le stazioni appaltanti sono: le Regioni, attraverso gli uffici speciali per la ricostruzione, per i territori di rispettiva competenza; il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo; il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Le diocesi possano essere stazioni appaltanti solo quanto gli interventi sono finanziati da loro al 100%; nel caso di ricostruzione mista la stazione appaltante è il Mibact. Prevista, come centrale unica di committenza, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Istituita una Conferenza permanente (con funzioni di direzione, coordinamento e decisione in ordine agli interventi di ricostruzione) e una Commissione paritetica per ciascuna Regione interessata dagli eventi sismici indicati (con funzioni consultive in relazione alla progettazione dei predetti interventi).

CONTROLLI ANAC E CORTE CONTI Per garantire la trasparenza e la legalità delle procedure vengono previsti controlli da parte di Anac e della Corte dei conti, insieme all’istituzione di un elenco speciale dei professionisti abilitati. Tutti gli atti del Commissario straordinario sono pubblicati e aggiornati sul relativo sito istituzionale.

AD ANAS SICUREZZA E RIPRISTINO STRADE All’Anas viene affidato il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi. Nei territori per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza e completata la procedura di ricognizione dei fabbisogni, Anas è autorizzata ad effettuare interventi di manutenzione straordinaria anche sulle strade comunali.

ASSUNZIONI STRAORDINARIE COMUNI Autorizzata, nei Comuni, l’assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta. Previsto il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del commissario straordinario alla ricostruzione.

ESTENSIONE ART BONUS A MONUMENTI COLPITI Estesa la fruizione dell’Art-Bonus anche alle erogazioni liberali effettuate dalla data di entrata in vigore del decreto: a favore del Mibact per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di interesse religioso presenti nei Comuni colpiti dal sisma; per il sostegno dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dell’Opificio delle pietre dure e dell’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, al fine di favorire gli interventi di restauro del patrimonio culturale nelle aree colpite da eventi calamitosi.

PROSECUZIONE ATTIVITÀ SCUOLE Previste misure per consentire la prosecuzione delle attività didattiche. Prevista, per esempio, la facoltà di derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto dalla legge per ciascun tipo e grado di scuola.

INTERVENTO SPECIALE FONDO PMI Per tre anni l’intervento del Fondo di garanzia per le Pmi è concesso, a titolo gratuito e con priorità sugli altri interventi, in favore delle micro, piccole e medie imprese, comprese quelle del settore agroalimentare, con sede o unità locali ubicate nei territori dei Comuni interessati dal sisma, che hanno subito danni in conseguenza degli eventi sismici. L’intervento è concesso per un importo massimo garantito per singola impresa di 2 milioni e cinquecentomila euro.

35 MILIONI A IMPRESE LOCALI Trentacinque milioni di euro vengono riservati per la concessione di agevolazioni, nella forma del contributo in conto interessi, alle imprese, con sede o unità locali ubicate nei territori interessati dagli eventi sismici che hanno subito danni. Sono comprese tra i beneficiari anche le imprese agricole la cui sede principale non è ubicata nei territori colpiti ma i cui fondi siano situati in tali territori.

11 MILIONI AGLI ALLEVATORI Per sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche vengono stanziati quasi 11 milioni per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino, equino e suinicolo.

CONTRIBUTI INAIL PER SICUREZZA IMMOBILI PRODUTTIVI Stanziati 30 milioni di euro per la realizzazione di progetti di investimento e formazione nei settori della salute e della sicurezza sul lavoro. Tali risorse dovranno essere trasferite dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) alla contabilità speciale del commissario straordinario.

FINANZIAMENTI A TASSO ZERO MICRO E PICCOLE IMPRESE A favore delle micro, piccole e medie imprese nelle zone colpite dagli eventi sismici, vengono previsti finanziamenti agevolati a tasso zero a copertura del cento per cento degli investimenti per il ripristino ed il riavvio di attività economiche e per sostenere la nascita e la realizzazione di nuove imprese e nuovi investimenti. I finanziamenti copriranno investimenti fino a 30 mila euro e saranno rimborsati in 10 anni con un periodo di 3 anni di preammortamento. Per la nascita e la realizzazione di nuove imprese e nuovi investimenti nei territori colpiti previsti, a micro, piccole e medie imprese finanziamenti agevolati, a  tasso zero, a copertura del cento per cento degli investimenti fino a 600 mila euro (durata 8 anni con un periodo di 3 anni di preammortamento).

OK REGIME AREE INDUSTRIALI IN CRISI Prevista l’applicazione del regime di aiuto per le aree industriali in crisi nei territori dei Comuni interessati dagli eventi sismici, per sostenere nuovi investimenti produttivi e percorsi di sviluppo economico sostenibile.

AIUTI PARCO GRAN SASSO E MONTI SIBILLINI Esclusi, per l’esercizio finanziario 2016, l’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e l’Ente parco nazionale dei Monti Sibillini da alcuni vincoli di spesa previsti dalla legislazione vigente.

PIANO INFRASTRUTTURE AMBIENTALI Il commissario straordinario predispone e approva, entro un anno, un programma delle infrastrutture ambientali da ripristinare e realizzare, con particolare attenzione agli impianti di depurazione, di collettamento fognario e gli acquedotti.

TRASPORTO MACERIE E RECUPERO Per quanto riguarda la gestione delle macerie, il decreto stabilisce che queste vengano classificate come rifiuti urbani limitatamente alle fasi di raccolta e trasporto da effettuarsi verso i centri di raccolta comunali e in depositi temporanei, individuati dalla Regione e autorizzati a ricevere materiali nei sei mesi dall’entrata in vigore del decreto. Tra i rifiuti non rientrano i resti di valore storico, architettonico e artistico nonché di valore simbolico come quelli appartenenti all’edilizia storica, vengono selezionati e separati, con l’individuazione da parte dell’autorità del luogo di destinazione. Sarà invece il Centro di coordinamento Raee a prendere in consegna i rifiuti elettrici ed elettronici nelle condizioni in cui si trovano, con oneri a proprio carico. Per consentire l’effettivo recupero delle macerie le operazioni autorizzate devono essere avviate entro 3 anni dall’assegnazione del codice Cer. Prevista una deroga, fino al 31 dicembre 2018, alla applicazione delle disposizioni  vigenti in materia di gestione delle terre e rocce da scavo, fermo il rispetto della disciplina di settore dell’Unione europea.

DIVIETO INSTALLARE SLOT MACHINE Fino al 31 dicembre 2017 è vietata l’installazione, nei Comuni terremotati, di apparecchi e congegni idonei per il gioco lecito, come le slot machine.

RIMBORSI A DATORI LAVORO PER DIPENDENTI-VOLONTARI Previsti rimborsi ai datori di lavoro per l’impiego di volontariato della protezione civile. I rimborsi potranno riguardare l’equivalente degli emolumenti versati al lavoratore o la possibilità di usufruire di un credito d’imposta.

DIFFERIMENTI PAGAMENTI PA Le delle pubbliche amministrazioni colpite potranno differire i propri pagamenti verso terzi ‘per il tempo strettamente necessario’ e non oltre 120 giorni.

DEROGE E SOSPENSIONI PER COMUNI COLPITI Per i Comuni colpiti viene prevista: la sospensione del pagamento delle rate dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti; l’esclusione dal pareggio di bilancio; la sospensione per 6 mesi di tutti i termini relativi ad adempimenti finanziari previsti dal Testo unico degli enti locali; la sospensione per il periodo 2017-2021 del versamento delle quote capitali dei piani di ammortamento per il rimborso delle anticipazioni della liquidità delle Regioni.

SOSTEGNO REDDITO LAVORATORI Stanziati 259,3 milioni, nel 2016, per concedere ai lavoratori delle aree colpite dal sisma un sostegno al reddito. Nel dettaglio la cifra a disposizione dei lavoratori del settore privato impossibilitati a prestare la loro attività, anche nel caso in cui debbano prendersi cura di un loro familiare a seguiro degli eventi sismici, è pari a 124,5 milioni. In questo caso l’indennità è pari al trattamento massimo di integrazione salariale, con la relativa contribuzione figurativa. Per i lavoratori autonomi delle aree colpite la cifra stanziata, sempre per il 2016, è di 134,8 milioni. L’indennità è pari a 5mila euro una tantum.

ARRIVA BUSTA PAGA PESANTE Arriva, per chi ne farà richiesta, dal 1° gennaio 2017 fino al 30 settembre 2017, la cosiddetta busta paga pesante, cioè comprensiva anche del lordo, per i lavoratori dipendenti.

STOP 6 MESI BOLLETTE, ASSICURAZIONI E CANONE RAI Stop, per massimo di sei mesi, al pagamento delle fatture di energia elettrica, acqua, gas, nonché, dei settori delle assicurazioni, della telefonia e della radiotelevisione pubblica.

STOP 2016: DA PAGAMENTO CAMERE COMMERCIO A SFRATTI Fino al 31 dicembre 2016 stop dei termini per una serie di adempimenti tributari e contributivi a favore dei soggetti, persone fisiche e imprese, nelle aree colpite. In particolare, prevista la sospensione: dei versamenti riferiti al finanziamento delle camere di commercio; dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di accertamento esecutivo, nonché le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione e i termini di prescrizione e decadenza relativi all’attività degli uffici finanziari, ivi compresi quelli degli enti locali e delle Regioni; del versamento dei contributi consortili di bonifica, esclusi quelli per il servizio irriguo, gravanti sugli immobili agricoli ed extragricoli. E ancora: dell’esecuzione degli sfratti; del pagamento degli affitti di immobili distrutti o dichiarati non agibili, di proprietà dello Stato e degli enti pubblici, ovvero adibiti ad uffici statali o pubblici; delle sanzioni amministrative per le imprese che presentano in ritardo, purché entro il 31 maggio 2017, le domande di iscrizione alle camere di commercio, le denunce al repertorio delle notizie economiche ed amministrative, il modello unico di dichiarazione per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l’attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale nonché la richiesta di verifica periodica degli strumenti di misura ed il pagamento della relativa tariffa; del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere; del pagamento delle rate relative alle provvidenze erogate per lo sviluppo della proprietà coltivatrice; del pagamento delle prestazioni e degli accertamenti che sono effettuati dai servizi  veterinari del sistema sanitario nazionale a carico dei residenti o titolari di attività zootecniche e del settore alimentare coinvolti negli eventi del sisma. E ancora, stop: dei termini relativi agli adempimenti e versamenti verso le amministrazioni pubbliche effettuati da professionisti, consulenti e centri di assistenza fiscale operanti nei comuni colpiti.

STOP SANZIONI COMUNICAZIONI LAVORATIVE Le sanzioni amministrative per ritardate comunicazioni di assunzione, cessazione e variazione del rapporto di lavoro, in scadenza nel periodo tra il 24 agosto e il 31 dicembre 2016, non si applicano nei confronti dei lavoratori autonomi e dei datori di lavoro che alla data del 24 agosto 2016 o alla data del 26 ottobre 2016 risiedevano o avevano sede legale o operativa nei comuni colpiti dal sisma.

EFFETTI SISMA SONO CAUSA FORZA MAGGIORE Gli effetti del terremoto che ha colpito i residenti sono da considerarsi causa di forza maggiore ai fini della disciplina dell’inadempimento delle obbligazioni (articolo 1218 del codice civile), anche ai fini dell’applicazione della normativa bancaria e delle segnalazioni delle banche alla Centrale dei rischi. Pertanto è esclusa la responsabilità del debitore, residente nei comuni colpiti, per l’inadempimento o il ritardo delle sue obbligazioni, inclusi i contratti stipulati con le banche.

PROROGA OBBLIGHI ALLEVATORI Differita al 1° marzo 2017 la scadenza per gli adempimenti specifici delle imprese agricole connessi a scadenze di registrazione in attuazione di normative comunitarie, statali o regionali in materia di benessere animale, identificazione e registrazione degli animali, registrazioni e comunicazione degli eventi in stalla nonché registrazioni dell’impiego del farmaco che ricadono nell’arco temporale interessato dagli eventi sismici, con eccezione degli animali soggetti a movimentazioni.

NO IMPOSTA BOLLO PER ISTANZE PA Esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per le istanze presentate alla pubblica amministrazione fino al 31 dicembre le persone fisiche residenti o domiciliate e le persone giuridiche che hanno sede legale o operativa nei comuni colpiti dal sisma.

OK AIUTI PAC AGRICOLTORI COLPITI Le aziende agricole ricadenti nei comuni colpiti mantengono per l’anno di domanda 2016 il diritto agli aiuti connessi alla politica agricola comune 2014-2020 anche nelle ipotesi di mancato adempimento degli obblighi e degli impegni previsti.

DEROGHE AGRICOLTORI BIO Con riferimento alle produzioni con metodo biologico, le aziende agricole, situate nei comuni colpiti, sono autorizzate dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria ad usufruire, per un periodo di tempo non superiore ad un anno, delle deroghe alla normativa in materia di produzione biologica e di etichettatura dei prodotti biologici.

STOP TERMINI PREVIDENZIALI Prevista la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria a quelli in scadenza nel periodo dal 24 agosto 2016 al 30 settembre 2017 e a quelli in scadenza nel periodo dal 26 ottobre 2016 al 30 settembre 2017. Non si fa luogo al rimborso dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria già versati. Questi adempimenti e pagamenti sono effettuati entro il 30 ottobre 2017, senza applicazione di sanzioni e interessi, anche mediante rateizzazione fini ad un massimo di diciotto rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di ottobre 2017.

PIÙ FACILE CHIEDERE ANTICIPO PENSIONE COMPLEMENTARE Nelle Regioni interessate dal sisma i soggetti titolati di forme pensionistiche complementari possono richiedere un’anticipazione della posizione individuale maturata per l’acquisto della prima casa di abitazione per se o per i figli o per ulteriori esigenze, in qualsiasi momento, prescindendo dal requisito degli otto anni di iscrizione. Questa disciplina transitoria ha durata triennale a decorrere dal 24 agosto 2016.

NO IRPEF, IRES, IMU, TASI FABBRICATI COLPITI Esclusi dalla base imponibile a fini Irpef e Ires (fino all’anno di imposta 2017) i redditi dei fabbricati distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero. Gli stessi immobili sono esenti dall’Imu e dalla TasI a partire dalla rata scadente il 16 dicembre 2016 e fino alla loro definitiva ricostruzione e agibilità, comunque non oltre il 31 dicembre 2020.

PROROGA RAPPORTI INTERBANCARI Prorogati fino al 31 dicembre 2016, per le banche e per le loro dipendenze insediate nei territori colpiti, i termini riferiti ai rapporti interbancari, scadenti fra il 24 agosto 2016 ovvero il 26 ottobre 2016 e la data di entrata in vigore del decreto. La proroga comprende anche gli atti e le operazioni da compiersi su altra piazza.
PROROGA OBBLIGO DEFIBRILLATORI Sospeso fino al 30 giugno 2017 il termine entro il quale le società sportive dilettantistiche nei Comuni colpiti devono dotarsi di defibrillatori semiautomatici.
STOP TERMINI PROCESSI CIVILI E PENALI Prevista la sospensione dei processi civili, penali e amministrativi, il rinvio delle udienze e la sospensione dei termini con riguardo ai Comuni colpiti dal terremoto.