Categorie
Economia e Finanza PrimoPiano

Decreto fiscale 2018, via libera definitivo: tutte le novità

Stop alla vendita di sigarette online per contrastare il mercato illegale, la fatturazione delle bollette su telefoni e pay-tv torna mensile, si amplia la platea dei contribuenti che potranno aderire alla rottamazione delle cartelle e arriva un mini-scudo per gli ex residenti all’estero e i transfrontalieri. Il decreto fiscale arriva al via libera definitivo con il voto della Camera. Tra gli altri temi di sicuro interesse, gli incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari, l’equo compenso, l’uscita da scuola autonoma per gli studenti under 14.

Di seguito una sintesi di tutti i provvedimenti

– STOP BOLLETTE 28 GIORNI PER TLC MA NON GAS E LUCE: Stop alla fatturazione delle bollette ogni 28 giorni per la telefonia, le pay tv, e internet ma non per luce e gas. Il periodo mensile o suoi multipli diventa lo “standard minimo” dei contratti. Gli operatori dovranno adeguarsi entro 120 giorni e, in caso di violazione e’ previsto un rimborso forfettario di 50 euro per ogni utente, maggiorato di 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza del termine imposto dall’Autorita’. Raddoppiano anche le sanzioni che vanno da un minimo di 240 mila euro ad un massimo di 5 milioni. L’Agcom definira’ le caratteristiche tecniche e le denominazioni delle diverse tipologie di infrastruttura individuando come infrastruttura in fibra ottica completa quella che assicura il collegamento in fibra fino alle unita’ immobiliari.

– STOP ALLA VENDITA ONLINE DI E-CIG: Arriva la stretta sulla vendita delle sigarette elettroniche per contrastare l’evasione del 50% del giro d’affari riconducibile al solo mercato online: potranno essere vendute soltanto nelle tabaccherie e nelle rivendite autorizzate.

– EQUO COMPENSO ESTESO A TUTTI I PROFESSIONISTI: La disciplina dell’equo compenso prevista per gli avvocati viene estesa a tutti i professionisti, inclusi quelli non iscritti a ordini o albi. Anche la pubblica amministrazione sara’ chiamata a ispirarsi agli stessi criteri.

– UNDER 14 POTRANNO USCIRE DA SCUOLA DA SOLI: I minori di 14 anni potranno uscire autonomamente da scuola al termine delle lezioni, previa l’autorizzazione dei genitori o dei tutori.

– SANATORIA PER EX RESIDENTI ESTERO E TRANSFRONTALIERI: Arriva una sanatoria fiscale per gli ex residenti all’estero e i transfrontalieri. Previsto un versamento forfettario del 3% a titolo d’imposta, sanzioni e interessi, per mettersi in regola. I termini per l’accertamento (in scadenza a partire dal 1 gennaio 2018) vengono prolungati fino a giugno 2020. Il mini scudo si applica anche alle somme e alle attivita’ derivanti dalla vendita di beni immobili detenuti nello Stato ma non a quelle gia’ oggetto della voluntary. L’istanza va presentata entro il 31 luglio 2018 e il dovuto va versato spontaneamente entro il 30 settembre 2018 o in tre rate mensili consecutive.

– OK AMPLIAMENTO PLATEA ROTTAMAZIONE: Potranno accedere anche quei contribuenti che non avevano presentato la domanda o che non avevano provveduto al pagamento nel rispetto dei termini fissati. Nello stesso tempo, si amplia la possibilita’ di nuove rottamazioni delle cartelle dal 2000 fino al settembre 2017 (dalla riapertura alle vecchie cartelle e’ atteso un gettito di 209 milioni). Slitta dal 30 novembre al 7 dicembre il termine per pagare le prime due rate della vecchia rottamazione scadute a luglio e inizio ottobre e per rientrare nel programma fiscale.

– AUMENTA PLATEA SCONTI AFFITTI STUDENTI FUORI SEDE: Aumenta la platea degli studenti universitari che potranno usufruire della detrazione sugli affitti. La distanza dal Comune di appartenenza si riduce da 100 a 50 chilometri per chi vive in zone montane o disagiate e salta il vincolo dell’ubicazione della sede di studio in una provincia diversa.

– SICUREZZA, LOTTA AL TERRORISMO E STRAORDINARI: In arrivo 4,5 milioni l’anno per le forze di polizia e per i vigili del fuoco per il contrasto al terrorismo internazionale. Per finanziare gli straordinari delle forze di polizia le risorse non impegnate nel 2017 (circa 70 milioni secondo Forza Italia) vengono trasferite al 2018.

– ALITALIA E LA SCADENZA DEL PRESTITO PONTE: Si precisa che Alitalia dovra’ restituire il prestito ponte entro il 30 settembre cosi’ da allineare i fabbisogni finanziari ai prevedibili tempi della procedura di cessione. Si prevede inoltre che nei contratti di cessione della compagnia vengano garantiti i collegamenti con la Sardegna.

– OK DETRAZIONE PER ALIMENTI SPECIALI: Arriva la detrazione fiscale per le spese sostenute per alimenti, a esclusione di quelli per i lattanti, da persone affette da malattie metaboliche congenite, ovvero disturbi del metabolismo.

– SISMA, STOP RATE MUTUI FINO AL 2020: Cospicuo il pacchetto di misure del governo a favore dei territori colpiti dal sisma. Sospese fino al 2020 le rate dei mutui per le attivita economiche e per le prima case inagibili o distrutte localizzate in una zona rossa, istituita a partire dal 24 agosto 2016. I beneficiari dei mutui possono optare tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario. Entro il 30 giugno 2018 il commissario straordinario del governo e l’Abi sottoscriveranno un accordo per la ridefinizione dei piani di ammortamento dei mutui o dei finanziamenti sospesi. Si prevede anche la rateizzazione fino a 36 mesi delle fatture i cui pagamenti sono stati sospesi e vengono introdotte agevolazioni di natura tariffaria. Arrivano anche nuovi finanziamenti ai Comuni delle zone sismiche per progetti di messa in sicurezza di immobili e territorio.

– NORMA SALVA-NONNA PEPPINA: Arriva la norma per ‘sanare’ la casa di Nonna Peppina. La 95enne di San Martino di Fiastra vittima del terremoto, sfrattata dalla sua casetta di legno in provincia di Macerata, perche’ priva della licenza edilizia, potra’ tornare nel suo chalet, costruito dalle figlie su un terreno di famiglia. Si prevede che le case costruite per “obiettive esigenze contingenti e temporanee” in “edilizia libera” non vengano piu’ rimosse nel termine dei “90 giorni”, ma chi ci vive possa rimanervi finche’ la propria abitazione non sia completamente resa agibile e comunque non prima dell’assegnazione di una soluzione abitativa di emergenza.

– TRIBUTI SOSPESI ANCHE PER COMUNI ISCHIA: Sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari prorogata fino al 30 settembre 2018 per i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, nell’Isola di Ischia, colpiti dal terremoto del 21 agosto 2017. Previsto per le pmi un contributo in conto capitale pari al 30 per cento della perdita di reddito dovuta alla sospensione parziale o totale dell’attivita’ nei sei mesi successivi agli eventi sismici.

– PER SPESOMETRO CADENZA ANNUALE O SEMESTRALE: Arrivano i ritocchi per lo spesometro. I contribuenti potranno trasmettere i dati annualmente o semestralmente. Prevista la facolta’ di riepilogo cumulativo di tutte le fatture di un’impresa inferiori a 300 euro. Per gli errori commessi nell’invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, sono inoltre abolite le sanzioni, purche’ tali errori siano sanati con un nuovo invio da effettuarsi entro febbraio 2018.

– STALKING, RISARCIMENTO NON ESTINGUE REATO: I reati di stalking non potranno piu’ essere estinti con il risarcimento.

– VACCINI, MENO ADEMPIMENTI PER SCUOLE: Dal prossimo anno scolastico 2018/2019 le scuole dovranno trasmettere alla Asl territorialmente competente, entro il 10 marzo 2018, soltanto l’elenco degli iscritti e acquisire successivamente la documentazione comprovante la situazione vaccinale sui minori segnalati dalle Asl perche’ non in regola con gli obblighi vaccinali.

– CAMBIA CODICE ANTIMAFIA SU CONFISCA ALLARGATA: Si punta a reprimere le condotte corruttive anche da parte dei vertici delle societa’ o enti privati e si amplia l’elenco dei reati.

– CREDITO IMPOSTA PER PUBBLICITA’ ANCHE A TESTATE ON LINE: Il credito d’imposta sugli investimenti aggiuntivi effettuati da imprese e lavoratori in campagne pubblicitarie su stampa quotidiana e periodica viene esteso anche alle testate online.

– 5 PER MILLE ANCHE PER I PARCHI: Gli enti gestori delle aree protette entrano tra i soggetti che i contribuenti possono indicare quali beneficiari del 5 per mille dell’Irpef.

– CANNABIS TERAPEUTICA A CARICO SSN: Le preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore saranno a carico del Servizio sanitario nazionale e sara’ possibile lo sviluppo di nuove preparazioni a base di cannabis per la distribuzione nelle farmacie, dietro ricetta medica non ripetibile. In arrivo 2,3 milioni di euro, a carico dei fondi di riserva del Mef, per assicurare la produzione e trasformazione di cannabis a uso medico da parte dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (Scfm). Il ministero della Salute e’ autorizzato a estendere ad altri enti e imprese la possibilita’ di trasformazione e coltivazione di ulteriori quote. Previsto l’aggiornamento periodico del personale medico, sanitario e socio-sanitario sulle potenzialita’ terapeutiche della cannabis per uso medico, in particolare sul trattamento del dolore.

Categorie
#fatticoncreti

#fatticoncreti | La tutela per chi denuncia. Il whistleblowing, nuovo strumento per la legalità

Andrea Franzoso, funzionario delle Ferrovie Nord Milano, si era accorto che il presidente della società della Regione Lombardia Norberto Achille (poi condannato) faceva un uso scorretto delle carte di credito a sua disposizione e per questo lo aveva denunciato. Prima emarginato, alla fine ha deciso di cambiare lavoro.

Con l’approvazione della legge che tutela chi segnala illeciti o corruzione nella Pubblica amministrazione, il cosiddetto whistleblowing, non potrà più accadere: nessun dipendente pubblico potrà subire ingiuste conseguenze a causa delle sue fondate denunce.

Il testo approvato con un ampio consenso è un reale strumento di lotta alla corruzione e si inserisce nel lavoro svolto in questa legislatura per far crescere la legalità nel nostro Paese: contro il voto di scambio, con la reintroduzione del falso in bilancio, contro l’autoriciclaggio, contro il caporalato, con il codice Antimafia, sui reati contro la Pubblica amministrazione, solo per fare alcuni esempi.

Sono previste pesanti multe per chi discrimina attraverso licenziamenti, demansionamenti o trasferimenti chi effettua le segnalazioni. Nei casi di licenziamento si prevede il reintegro del dipendente e l’annullamento degli atti discriminatori e in caso di controversie spetterà all’Ente l’onere della prova.

L’Anac avrà il potere di applicare le sanzioni che possono arrivare fino a 50 mila euro nel caso in cui l’Ente non verifichi le segnalazioni o non rispetti le linee guida dettate dalla legge.

Ogni tutela però cade se il segnalante viene condannato, strumento utile per scoraggiare le false denunce. Si garantisce la protezione dell’identità di chi denuncia finché l’attività di indagine resta nelle responsabilità dell’Anac (nel caso si arrivi a processo penale l’anonimato non potrà essere mantenuto) e nello stesso tempo non sono ammesse denunce anonime.

> Scarica il Dossier 

> Il testo della legge

Categorie
dichiarazioni PrimoPiano

Etilometri fuori servizio: interrogazione parlamentare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Ho presentato, insieme ad altri 11 colleghi, un’interrogazione parlamentare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, per chiedere chiarimenti sull’utilizzo degli etilometri da parte degli operatori della sicurezza stradale.

Oltre la metà dei dispositivi per il test alcolemico – si legge nell’interrogazione – è attualmente fuori servizio poiché ferma nel “Centro Superiore Ricerche Prove Autoveicoli e Dispositivi” (Csrpad) del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, in attesa della revisione annuale o per la loro riparazione“. “Da oltre un anno – prosegue il testo – la sede di Roma del Csrpad risulta essere non funzionante, con il conseguente invio degli etilometri alla sede di Milano; tale inconveniente provoca un prolungamento dei tempi di restituzione dei suddetti apparati, con conseguenti gravi difficoltà per i comandi della Polizia Stradale e gli uffici delle Polizie Locali”.

Inoltre, “una recente gara di appalto avrebbe dovuto individuare imprese private che si facessero carico di tali revisioni, ma ad oggi sembra essere ancora senza esito”.

Con questa interrogazione si vuole stimolare il ministero a fornire una risposta agli operatori del settore che svolgono un ruolo di notevole rilevanza per la sicurezza degli utenti sulle nostre strade.
Alla luce dei provvedimenti fondamentali approvati dal Parlamento – penso ad esempio all’introduzione nel codice penale del reato di omicidio stradale –, che hanno dimostrato quanto sia stato centrale nel corso di questa legislatura il tema della sicurezza, io e i miei colleghi confidiamo che il governo e il Ministro interrogato possano intervenire per consentire ai lavoratori della Polizia Stradale di compiere il proprio incarico nelle condizioni più appropriate e con i mezzi adeguati.

Categorie
#fatticoncreti

#fatticoncreti | Aziende pubbliche, stop agli sprechi. Se non servono ai cittadini, si chiudono

C’erano società con più amministratori che dipendenti. Società che servivano solo a tenere in vita i CdA.

Con la riforma della pubblica amministrazione ORA si fa sul serio. Basta sprechi, sperperi, aziende inutili, senza che a farne le spese siano i dipendenti.

La legge stabilisce la chiusura immediata delle aziende con capitali pubblici che:

• hanno più componenti dei Cda che dipendenti (le cosiddette “scatole vuote”);
• sono inattive o con fatturato sotto i 500mila euro (dal 2020 la soglia sarà alzata e portata gradualmente a 1 milione di euro);
• duplicano le funzioni societarie all’interno dello stesso territorio;
• risultano malgestite, con quattro bilanci in rosso su cinque (salvo le società che gestiscono servizi pubblici di interesse generale);
• hanno finalità estranee all’interesse pubblico.

Le partecipate (così sono chiamate le società nelle quali una quota di capitale sociale è di proprietà di un ente pubblico) davvero utili all’interesse collettivo dovranno essere amministrate in maniera competente ed onesta, e avere costi di gestione più virtuosi.

Abbiamo eliminato la carica di vicepresidente e i gettoni aggiuntivi ai tetti agli stipendi e vietato i gettoni di presenza, le buonuscite per i manager in caso di risultati negativi e l’affidamento di deleghe per gli amministratori.

La scadenza è perentoria: entro il 30 settembre 2017 tutte le amministrazioni hanno dovuto deliberare il proprio piano straordinario di razionalizzazioni, da inviare successivamente al Ministero dell’Economia.

La riforma prevede sanzioni, anche severe, per la mancata chiusura (sanzioni pecuniarie e perdita dei diritti di socio) che rappresentano un importante disincentivo all’elusione delle norme.

Dai primi dati raccolti con una indagine compiuta dal Sole24 ore su un campione di 86 Comuni capoluogo di Provincia nelle Regioni a Statuto, emerge un ottimo risultato: con 1.204 partecipazioni censite 370 saranno cedute, fuse o liquidate, dunque 1 su 3.

Emerge anche che i tagli più significativi si verificano dove maggiori sono le ramificazioni societarie, fatte per offrire posti aggiuntivi negli organigrammi.

Categorie
Ambiente PrimoPiano

Mobilità ciclistica, via libera alla legge: per un modello alternativo ai motori

Approvata alla Camera la proposta di legge per sviluppare e sostenere la mobilità in bicicletta e una rete nazionale di percorribilità ciclistica.

Gli obiettivi principali del provvedimento sono:

1) la sostenibilità, specialmente nelle aree urbane, e lo sviluppo di forme di mobilità alternative all’automobile;

2) lo sviluppo di forme di mobilità alternative all’automobile è rivolta anche ad incentivare il turismo in bicicletta che muove in Europa ogni anno oltre 10 milioni di persone.

La proposta di legge vuole essere punto di svolta culturale nella percezione, nell’approccio e quindi nell’elaborazione di politiche riguardanti la mobilità urbana.  Gli spostamenti che avvengono ormai quotidianamente all’interno delle città rappresentano circa il 90 per cento di quelli complessivi e uno studio dell’ACI calcola in circa 4 miliardi l’anno il costo delle inefficienze nella mobilità urbana.

Due scopri principali sono alla base di questo testo di legge : da un lato un profondo ripensamento della mobilità urbana in termini di sostenibilità ed efficienza, dall’altro la realizzazione della rete ciclo viaria nazionale integrata nella rete europea, per realizzare un’intermodalità di trasporto efficace e ampliare le proposte turistiche.

Il testo prevede:

  • una programmazione nazionale stabile e una pianificazione pluriennale relativa alla realizzazione della rete ciclabile nazionale denominata Bicitalia;
  • una programmazione regionale e locale che promuova una mobilità urbana sostenibile, mediante l’intermodalità con i mezzi utilizzati per il trasporto pubblico locale;
  • l’individuazione delle ciclovie di interesse nazionale che costituiscono la rete nazionale e gli interventi   prioritari  per  assicurare   le  connessioni  della  rete con le altre modalità di trasporto;
  • la realizzazione di aree destinate all’accoglienza delle biciclette nei parcheggi delle stazioni ferroviarie e metropolitane, negli scali fluviali e lacustri, nei porti e negli aeroporti;
  • la predisposizione dei mezzi pubblici per il trasporto delle biciclette e la realizzazione di velostazioni nei comuni sede di stazioni ferroviarie, di autostazioni o di stazioni metropolitane.

Già in corso di realizzazione alcuni progetti: la “Ciclovia del Sole” Verona-Firenze, quella Venezia-Torino, la ciclovia dell’Acquedotto pugliese e il GRAB di Roma.

Sono stati firmati, inoltre, ad agosto 2017 altri protocolli d’intesa tra MIT, MiBACT e regioni che riguardano altre tre delle nuove sei ciclovie: Garda, Sardegna e Magna Grecia. In particolare, la ciclovia della Magna Grecia, andandosi a collegare a quella dell’Acquedotto pugliese soprattutto nel sud, rappresenterà una delle più grandi ciclovie d’Europa.

Categorie
Giustizia PrimoPiano

Protezione per i lavoratori che segnalano illeciti: ecco il “whistle blowing”

È diventata legge, dopo l’approvazione in seconda lettura da parte della Camera il 15 novembre 2017, la proposta che introduce una nuova disciplina sulla protezione da discriminazioni o ritorsioni dei lavoratori che segnalano illeciti.

In provvedimento in pillole:

–   il pubblico dipendente che, nell’interesse dell’integrità della PA, segnala condotte illecite o di abuso, di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, non possa subire misure ritorsive determinate dalla segnalazioni quali  sanzioni, demansionamenti, licenziamento, trasferimenti, o essere sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi – diretti o indiretti – sulle condizioni di lavoro.

–   la segnalazione da parte del dipendete può essere fatta al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza o all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), ovvero può sporgere denuncia all’autorità giudiziaria ordinaria o a quella contabile;

–       l’adozione di misure ritorsive è comunicata dall’interessato o dai sindacati più rappresentativi all’ANAC, che a sua volta ne dà comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica o agli altri organismi di garanzia o di disciplina per le determinazioni di competenza.

–   le tutele sono estese espressamente anche ai dipendenti degli enti pubblici economici e ai dipendenti di enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico, e si applica altresì ai lavoratori e ai collaboratori delle impresefornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione pubblica;

–   divieto di rivelare l’identità del segnalante: particolare attenzione viene dedicata alla tutela della riservatezza dell’identità del segnalante. È vietato rivelare l’identità del whistleblower, ma non sono ammesse segnalazioni anonime. Il segreto sul nome, in caso di processo penale, è protetto nei modi e nei tempi di cui all’articolo 329 c.p.p. (Obbligo del segreto).

–   ANAC – È previsto che l’ANAC predisponga, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, linee guida per la presentazione e la gestione delle segnalazioni, prevedendo l’utilizzo di modalità informatiche e promuovendo il ricorso a strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e per il contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione.

–   resta confermata l’esclusione del diritto di accesso alla segnalazione.

–    all’ANAC sono attribuiti poteri sanzionatori: qualora si accertino misure ritorsive, al responsabile si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro, fermi restando gli altri profili di responsabilità. È invece prevista una sanzione di importo compreso tra 10.000 e 50.000 euro qualora venga accertata l’assenza, ovvero l’adozione di procedure per l’inoltro e la gestione delle segnalazioni non conformi a quelle previste dalle linee-guida. Una sanzione del medesimo importo è prevista a carico del responsabile per mancata verifica e analisi delle segnalazioni;

–   spetta all’amministrazione o all’ente l’onere di dimostrare che le discriminazioni o ritorsioni a carico del segnalante sono motivate da ragioni estranee alla segnalazione. Le discriminazioni o ritorsioni adottate dell’amministrazione o dall’ente sono nulle

–    diritto ad essere reintegrato nel posto di lavoro: Il lavoratore licenziato a causa della sua segnalazione ha diritto ad essere reintegrato nel posto di lavoro dal giudice, al risarcimento del danno e al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dalla data di licenziamento a quella di reintegrazione.

–    clausola anti-calunnie: Ogni tutela salta nel caso di condanna del segnalante in sede penale (anche in primo grado) per calunnia, diffamazione o altri reati commessi con la denuncia.

 

La tutela del lavoratore che segnala illeciti  viene estesa anche al settore privato, con una modifica al decreto legislativo n.?231 del 2001 relativo alla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni.

 

I modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati. Essi dovranno ora prevedere:

–   uno o più canali che consentano, a coloro che a qualsiasi titolo rappresentino o dirigano l’ente di presentare, a tutela dell’integrità dell’ente, segnalazioni circostanziate di condotte illecite, rilevanti e fondate su elementi di fatto precisi e concordanti, o di violazioni del modello di organizzazione e gestione dell’ente, di cui siano venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte; tali canali garantiscono la riservatezza dell’identità del segnalante nelle attività di gestione della segnalazione;

–   almeno un canale alternativo di segnalazione idoneo a garantire, con modalità informatiche, la riservatezza dell’identità del segnalante;

–   il divieto di atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;

–   nel sistema disciplinare adottato, sanzioni nei confronti di chi viola le misure di tutela del segnalante, nonché di chi effettua con dolo o colpa grave segnalazioni che si rivelano infondate;

 

È inoltre previsto che l’adozione di misure discriminatorie nei confronti dei soggetti che effettuano le segnalazioni possa essere denunciata all’Ispettorato nazionale del lavoro dal segnalante e dalla organizzazione sindacale indicata dal medesimo, nonché la nullità delle  misure ritorsive, quali licenziamenti ritorsivi o discriminatori nei confronti del soggetto segnalante, nonché del mutamento di mansioni e di ogni altra misura ritorsiva o discriminatoria adottata nei confronti del segnalante.

Inversione dell’onere della prova – Si prevede inoltre che sia onere del datore di lavoro, in caso di controversie legate all’irrogazione di sanzioni disciplinari, o a demansionamenti, licenziamenti, trasferimenti, o sottoposizione del segnalante ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro –  e successivi alla presentazione della segnalazione –  dimostrare che tali misure sono fondate su ragioni estranee alla segnalazione stessa.

Scriminante della rivelazione del segreto – Il perseguimento, da parte del dipendente pubblico o privato che segnali illeciti, dell’interesse all’integrità delle amministrazioni (sia pubbliche che private) e alla prevenzione e repressione  delle malversazioni costituisce giusta causa di rivelazione del segreto d’ufficio (articolo 326 c.p.), del segreto professionale (articolo 622 c.p.), del segreto scientifico e industriale (articolo 623 c.p.) nonché di violazione dell’obbligo di fedeltà all’imprenditore da parte del prestatore di lavoro (articolo 2105 c.c).

La giusta causa non opera ove l’obbligo di segreto professionale gravi su chi sia venuto a conoscenza della notizia in ragione di un rapporto di consulenza professionale o di assistenza con l’ente, l’impresa o la persona fisica interessata.

Si prevede, infine, che, quando notizie e documenti che sono comunicati all’organo deputato a riceverli siano oggetto di segreto aziendale, professionale o d’ufficio, costituisce violazione del relativo obbligo di segreto la rivelazione con modalità eccedenti rispetto alle finalità dell’eliminazione dell’illecito e, in particolare, la rivelazione al di fuori del canale di comunicazione specificamente predisposto a tal fine.

Categorie
PrimoPiano Romagna

Digitel-Tim, segnalazione a AgCom e ministero

Negli ultimi giorni molte utenze telefoniche hanno visto venire meno la linea telefonica e il collegamento alla rete Internet. Disservizi che sono avvenuti anche sul territorio romagnolo. Nella fattispecie, sono stati coinvolti tutti gli utenti che avevano sottoscritto un contratto con l’operatore telefonico “Digitel Italia” il quale non avrebbe però onorato i debiti in essere nei confronti di “Telecom Italia”, che a propria volta avrebbe deciso il distacco di tutti i servizi. Una situazione di disagio per molte aziende e non solo, che ho voluto segnalare ad AgCom e al ministero dello Sviluppo economico.

Non è mio compito entrare in un conflitto tra aziende private, ma non si può non segnalare alle istituzioni competenti una situazione che sta pregiudicando l’operatività di molte utenze con disagi in termini di capacità di lavoro ed erogazione di servizi a cui va data al più presto una risposta.

Sollecitato da diverse realtà del territorio, ho ritenuto doveroso sensibilizzare il ministero dello Sviluppo economico e l’AgCom affinchè adottino ogni misura in loro potere per stimolare i due operatori quanto meno ad assicurare agli utenti interessanti la continuità minima dei servizi sottoscritti e i diritti sanciti dalla legge. Continuiamo a tenere alta l’attenzione.

Categorie
#fatticoncreti

#fatticoncreti | Il falso in bilancio è di nuovo reato penale. Approvato il nuovo codice

#fatticoncreti: il falso in bilancio ritorna reato

Il Governo Berlusconi l’aveva depenalizzato, con l’azione del Pd torna ad essere un reato punito con il carcere. Nessuna tregua nella lotta contro i reati economici, la corruzione, le tangenti, la formazione dei fondi neri. Questa legge sana un vulnus inferto alla giustizia da parte del centrodestra. Ed è particolarmente importante perché il falso in bilancio non è solo un atto grave, che mina la leale concorrenza, ma è anche il tipico reato attraverso il quale il corruttore si procura fondi neri per pagare tangenti.

La riforma si basa su 3 principi:
a) considera reato le false comunicazioni sociali;
b) elimina le soglie quantitative e qualitative quali condizioni per procedere;
c) stabilisce che il falso in bilancio è perseguibile d’ufficio.

> Scarica il Dossier

LA CULTURA CONTRO IL TERREMOTO
Viene autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia.

La legge approvata dal Parlamento ha, inoltre, il merito di colmare finalmente una lacuna giuridica, così come era stato segnalato all’Italia nel Rapporto Ocse 2011 sulla corruzione e, nel febbraio 2014, dalla prima Relazione della Commissione europea sulla lotta alla corruzione.

PENE SEVERE PER CHI FALSIFICA I BILANCI
Se la società è quotata, chi commette il falso in bilancio rischia la reclusione da 3 a 8 anni; se non quotata, da uno a 5 anni. Si procede sempre d’ufficio, a meno che non si tratti di piccole società non soggette al fallimento, per le quali vale una sanzione ridotta (da 6 mesi a 3 anni). Sanzione ridotta anche nel caso di fatti di lieve entità. Nel falso in bilancio di società quotate è possibile l’uso di intercettazioni. Quanto alla responsabilità amministrativa degli enti, raddoppiano le sanzioni pecuniarie (fino a 600 quote nel caso di società in borsa e a 400 per le non quotate).

Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo

Categorie
#fatticoncreti

#fatticoncreti | La cultura dà spettacolo. Approvato il nuovo codice.

“Orgoglioso che, finalmente, una legge dello Stato riconosca lo straordinario valore culturale della musica popolare”. Firmato Mogol, il paroliere di Lucio Battisti. Un buon viatico per la nuova legge sullo spettacolo, che poi è una buona legge per la cultura, settore nel quale abbiamo investito molto e vogliamo continuare a investire. In termini di maggiori risorse, leggi più semplici, sostegno mirato, collaborazione reciproca. La riforma dello spettacolo dal vivo, attesa da 30 anni, è frutto dell’ascolto e del confronto in tutta Italia con gli operatori del settore. Grazie alle nuove norme si semplifica e ottimizza l’intervento pubblico: vediamo come.

L’ARTBONUS PER TUTTI I SETTORI DELLO SPETTACOLO
Potranno utilizzare il credito d’imposta del 65% per favorire il mecenatismo culturale: orchestre, teatri nazionali, teatri di rilevante interesse culturale, festival, centri di produzione teatrale e di danza

LA CULTURA CONTRO IL TERREMOTO
Viene autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia.

IL TAX CREDIT PER LA MUSICA
Viene resto stabile e duraturo il beneficio riconosciuto alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e produttrici di spettacoli di musica dal vivo per la promozione di artisti emergenti.

MUSICA POPOLARE E NON SOLO
Viene esteso il sostegno statale allo spettacolo dal vivo anche alla musica popolare contemporanea, ai carnevali storici e alle rievocazioni storiche e viene riconosciuto il valore di numerose forme di spettacolo, tra cui le pratiche artistiche amatoriali, le espressioni artistiche della canzone popolare d’autore, il teatro di figura, gli artisti di strada.

LA LIRICA
Novità anche per le fondazioni lirico-sinfoniche, che godranno di un fondo specifico governato da nuovi criteri di erogazione dei contributi statali che terranno conto dell’efficienza gestionale e delle capacità di ricevere risorse dai privati.

Nasce, infine, il Consiglio superiore dello spettacolo, organismo consultivo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo con compiti di consulenza e supporto nell’elaborazione e attuazione delle politiche di settore, nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività di spettacolo.

> Scarica il Dossier

Categorie
dichiarazioni Lavoro PrimoPiano

Ispettorato Nazionale del Lavoro e mancanza di fondi: interrogazione al Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Per venire incontro alle richieste del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in stato di agitazione da diverse settimane a causa della mancanza di fondi adeguati per svolgere il proprio lavoro, ho sottoscritto oggi, assieme ad altri 15 deputati, un’apposita interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, a prima firma del collega Marco Donati. L’obiettivo è capire «quale sia l’intenzione del Ministro interrogato in relazione alle questioni poste dal personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di garantire il pieno e corretto svolgimento delle funzioni e dei compiti dell’Ispettorato».

«In questi giorni – si legge nell’interrogazione – da alcuni organi di stampa nazionali e locali si apprende dello stato di agitazione del personale dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, ispettori e funzionari, che manifestano la necessità di adeguate risorse economiche che consentano di svolgere pienamente i propri compiti, dovendo operare nel territorio anche con mezzi privati e anticipando le spese di carburante».

In una legislatura che ha visto al centro della propria azione il lavoro e la tutela di ogni lavoratore, confidiamo che la sensibilità che fin qui il Governo e il ministro Poletti hanno mostrato sui temi delle politiche per il lavoro, consenta di individuare una soluzione idonea e pienamente inserita nel solco di norme di grande impatto approvate in questo ambito, come quella contro il caporalato e quella contro le dimissioni in bianco.