L’approdo del corso di laurea di Medicina a Forlì e Ravenna (cui fanno il paio i nuovi insediamenti su Cesena e Rimini), sono per la nostra terra una pietra miliare, che ora apre nuovi scenari per l’università e la sanità romagnole. E’ il modo migliore per celebrare i 30 anni della presenza universitaria in Romagna, gettando le basi per progetti lungimiranti che guardino ai prossimi decenni, come quello di un Policlinico della Romagna.
Servono obiettivi ambiziosi e dunque la prospettiva di realizzare un Policlinico della Romagna, anche in ragione degli importanti insediamenti che si stabiliranno a Cesena con l’investimento su ingegneria biomedicale e a Rimini sul fronte dei servizi innovativi e della prevenzione, deve essere un obiettivo attorno al quale tutti si sentano impegnati concretamente e senza inutili gelosie territoriali.
L’approdo massiccio di Medicina in Romagna è il frutto di un lavoro di squadra, talvolta anche faticoso, ma la cui positiva conclusione apre opportunità nuove per tutti i cittadini. Ora si lavori per attuare questo progetto nei tempi prefissati, puntando ad attrarre i migliori professionisti delle diverse discipline e rafforzando la capacità di collaborare dei diversi territori romagnoli.