AEROPORTO

Torno sulla questione dell’aeroporto non perchè ci stia lavorando, anche perchè in questo momento l’unico che può e deve fare qualcosa è l’amministratore unico Robert Halcombe; ci torno perchè penso sia utile fare chiarezza sugli scenari che abbiamo di fronte, chiariti anche direttamente con Enac in questi giorni alla luce della mancanza di informazioni da parte della Air Romagna spa (la società interamente privata, di cui è amministratore Robert Halcombe che ne è socio per il 92%, mentre al 5% è socia la Lotras srl e al 3% la Siem srl).
Scenario 1) Entro il 31 ottobre partono i lavori di adeguamento e Air Romagna adempie a ciò che deve fare: continua il percorso avviato fin qui.
Scenario 2) Air Romagna non rispetta le scadenze: si annulla la procedura e si azzera tutto. L’aeroporto viene chiuso e reso aeroporto di servizio (senza voli commerciali, per intenderci) preservando tutte le attività scolastiche come quella di Enav.
Scenario 3) In Air Romagna spa entrano nuovi soci, con un nuovo amministratore delegato e un nuovo riferimento per Enac: il percorso continua, ma deve essere fatto con tempi strettissimi.
Scenario 4) La Air Romagna non rispetta nessuna scadenza, non entrano nuovi soci. Viene azzerato il percorso fatto e si chiede un nuovo bando: sarebbe il 4° bando, avrebbe tempi lunghi e sarebbe difficilmente giustificabile per un aeroporto rimasto inattivo da qualche anno e per questo non inserito nella programmazione nazionale. Scenario impossibile al 99%.
Questa è la situazione. E la verità è che senza il nostro lavoro (anche quando quelli che oggi fanno dichiarazioni, commenti, interviste o fotografie erano non pervenuti sulla vicenda) l’aeroporto non avrebbe mai avuto alcuna possibilità di riaprire. Quindi la si smetta di dare informazioni sbagliate e di fare polemica politica da quattro soldi. La Air Romagna è una società privata, governata da un socio che ne ha il 92% delle quote: le scelte e la gestione dell’impresa sono scelte su cui la politica e le istituzioni non devono e non possono interferire. Nostro compito è sollecitare, stimolare, vigilare, spronare; ma la gestione è privata. Vogliamo che l’aeroporto riparta o lo faccia con presupposti diversi rispetto al passato, quando perdeva ogni anno milioni di euro pubblici. Continueremo a fare di tutto perchè questo sia possibile; ma ci sono limiti invalicabili oltre i quali non possiamo andare.