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Riforma organica degli istituti tecnici superiori: un passo verso la modernità

Con l’approvazione in terza lettura da parte della Camera dei deputati, e’ legge la riforma organica degli Istituti tecnici superiori (Its): si tratta di uno dei punti qualificanti del Pnrr per l’Istruzione. Gli Its acquisiscono il nome di Istituti tecnologici superiori (Its Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Ai nuovi Its e’ affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitivita’ del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. Ecco, nel dettaglio, tutte le novita’ della riforma.

CHI PUO’ ISCRIVERSI Possono iscriversi a questi percorsi giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.

COME CAMBIERA’ L’OFFERTA FORMATIVA Ogni Its Academy fara’ riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per decreto. L’offerta didattica sara’ finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori.

Sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilita’ sostenibile sono alcuni degli ambiti che si vogliono potenziare. I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – Eqf): quelli di quinto livello Eqf, di durata biennale, e quelli di sesto livello Eqf, di durata triennale. Si articoleranno in semestri comprendenti ore di attivita’ teorica, pratica e di laboratorio.

L’attivita’ formativa sara’ svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.

NUOVA GOVERNANCE Per dare vita a un nuovo Its in una provincia sono necessari: almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia, con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione; una o piu’ imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occupera’ l’Its Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un ente di ricerca. Le istituzioni Afam vengono equiparate alle universita’ e non sara’ piu’ obbligatoria la presenza degli enti locali. I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realta’ saranno definiti con decreto del ministro.

LE RISORSE Il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore e’ finanziato con un apposito Fondo presso il Ministero dell’Istruzione la cui dotazione e’ di 48.355.436 euro annui a decorrere dal 2022.

L’ORIENTAMENTO La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realta’ formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra Its Academy. Sono previste campagne informative, attivita’ di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Vengono, inoltre, costituite “reti di coordinamento di settore e territoriali”, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.

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Economia e Finanza PrimoPiano

Decreto aiuti, 23 miliardi di interventi: la sintesi di tutte le norme approvate

Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte nel dl Aiuti da Montecitorio, durante l’esame nelle commissioni Bilancio e Finanze. Il decreto dovrà ora passare al Senato per essere convertito in legge entro il 16 luglio. 

>>> QUI IL TESTO CHE SARA’ DEFINITIVO
>>> QUI IL DOSSIER DELLA CAMERA

SUPERBONUS Si amplia la cessione del credito del superbonus al 110% e degli altri bonus edilizi, permettendo essenzialmente la quarta cessione, ovvero da parte delle banche verso tutti i correntisti, ad esclusione dei consumatori e retail. Viene previsto che l’ampliamento sia di fatto retroattivo, ovvero si aplichi anche alle cessioni o sconti in fattura comunicate all’Agenzia delle entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del dl Aiuti. Restano comunque fermi i limiti alle tre cessioni, a cui si aggiunge questa quarta delle banche verso i propri correntisti con partita Iva. Nel corso della discussione nelle commissioni, il M5s in primis aveva chiesto anche un passaggio che escludesse la responsabilità solidale delle banche sui crediti già certificati, ma la modifica non è stata accolta. Sul punto dovrebbe essere approvato in aula un ordine del giorno. 

DL BOLLETTE Con un emendamento, arrivato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera non appena il presidente della Repubblica ha firmato, è entrato nel dl Aiuti il dl Bollette, tornato giovedì scorso in Consiglio dei ministri per il via libera definitivo. Il decreto proroga i bonus energia per calmierare le bollette di energia e gas e dare impulso alla produzione di energia alternativa nel nostro Paese. 

ENERGIA E DE MINIMIS Durante l’esame del provvedimento alla Camera è stato anche inserito un correttivo sugli aiuti alle imprese non energivore per l’acquisto di elettricità e gas. Si è deciso di legare gli aiuti al regime dei de minimis, penalizzando però così chi ne ha più bisogno. Per questo il Governo ha già annunciato che provvederà a correggere la norma nel primo provvedimento utile: ovvero nel dl Semplificazioni o, come anticipato da Public Policy, nel decreto atteso per fine luglio, che dovrebbe contenere nuove misure per calmierare le bollette e forse un primo intervento di taglio del cuneo fiscale.

RATEIZZAZIONE CARTELLE FISCO Aumenta da 60mila a 120mila euro il limite massimo dei debiti con il fisco iscritti a ruolo per cui può essere prevista, singolarmente, la rateizzazione, in forma semplificata, fino a 10 anni “se il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà”. Aumenta da cinque a otto il massimo di rate non pagate oltre cui la rateizzazione decade e prevede che chi è decaduto dalla rateazione di uno o più carichi possa comunque chiedere una nuova dilazione del pagamento di altri debiti fiscali. Queste nuove regole, si prevede, verranno applicate alle rateizzazioni che verranno concesse d’ora in poi. 

STRUTTURALE COMPENSAZIONE DEBITI/CREDITI Diventa strutturale, e non più provvisoria (da rinnovare di anno in anno) la compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione con i debiti derivanti da cartelle esattoriali. Con riferimento alla tipologia di crediti compensabili, oltre a quelli previsti dalla disciplina ordinaria, ovvero relativi a somministrazione, forniture e appalti, la disciplina speciale si estende ai crediti derivanti da prestazioni professionali inseriti nella piattaforma del ministero dell’Economia e delle finanze dei crediti commerciali certificati. 

REDDITO CITTADINANZA Con un emendamento approvato si prevede che i datori di lavoro privati possano proporre offerte di lavoro congrue direttamente ai percettori del reddito di cittadinanza, salvo comunicarne l’eventuale mancata accettazione al centro per l’impiego competente anche ai fini della decadenza del beneficio, prevista nel caso di mancata accettazione di almeno una di due offerte congrue ricevute o della prima offerta congrua ricevuta dopo aver beneficiato del reddito di cittadinanza per un periodo di 18 mesi. 

BONUS PART TIME VERTICALE Arriva una indennità una tantum pari a 550 euro per quest’anno, per quei i lavoratori dipendenti di aziende private che nel 2021 sono stati titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale con periodi non interamente lavorati non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane. Il bonus, viene previsto, sarà erogato dall’Inps nel limite massimo di spesa di 30 milioni di euro nel 2022. Non verrà dato a chi, al momento della domanda, sia titolare di altro rapporto di lavoro dipendente o di lavoro parasubordinato, o percettore di Naspi o di trattamento pensionistico. 

AREE CRISI INDUSTRIALE I lavoratori delle aree di crisi industriale complessa ubicate nel territorio della Regione siciliana, che nel 2020 hanno cessato di percepire la Naspi e hanno fatto richiesta dell’indennitùà sostitutiva (pari al trattamento di mobilità in deroga, comprensiva della contribuzione figurativa), potranno usufruirne ancora fino al 31 dicembre 2022. 

STRETTA CASE VACANZE Arriva una stretta di case vacanze e B&B nel centro di Venenzia e sulle isole della laguna. L’emendamento approvato, per “favorire l’incremento dell’offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, la residenzialità nel centro storico e di tutelare il patrimonio storico-artistico e ambientale di rilevanza mondiale la cui salvaguardia è obiettivo di preminente interesse nazionale” dà il potere al comune di Venezia di “integrare i propri strumenti urbanistici con specifiche disposizioni regolamentari per individuare, in modo differenziato per ambiti omogenei, con particolare riguardo al centro storico e alle isole della laguna veneziana, i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve”. Non solo, il Comune potrà anche “stabilire, con specifiche disposizioni regolamentari, che lo svolgimento dell’attività” di locazioni brevi turistiche “per oltre 120 giorni, anche non consecutivi, di ogni anno solare, sia subordinato al mutamento di destinazione d’uso e categoria funzionale dell’immobile”.

CREDITI IMPOSTA ENERGIA Ai fini della “fruizione dei contributi straordinari”, sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas – previsti dagli articoli 3 e 4 del dl Taglia prezzi – ove l’impresa destinataria del contributo nei primi due trimestri dell’anno 2022 si rifornisca di energia elettrica o di gas naturale dallo stesso venditore da cui si riforniva nel primo trimestre dell’anno 2019, il venditore, entro 60 giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito, invia al proprio cliente, “su sua richiesta”, una comunicazione nella quale è riportato il calcolo dell’incremento di costo della componente energetica e l’ammontare della detrazione spettante per il secondo trimestre dell’anno 2022. Arera, entro dieci giorni dalla “data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”, definirà il contenuto della “predetta comunicazione e le sanzioni in caso di mancata ottemperanza da parte del venditore”. 

GOLDEN POWER GEOTERMICO La golden power verrà applicata anche alle concessioni geotermiche per evitare che lo sfruttamento di tali risorse energetiche venga acquisito da fondi stranieri. Vengono previsti poi ulteriori strumenti di compensazione per i territori in cui viene sfruttata tale risorsa: vengono garantiti, oltre all’energia per il tessuto imprenditoriali locale, finanziamenti mirati pari 0,05 centesimi di euro per ogni kWh di energia elettrica prodotta dal campo geotermico, che i comuni potranno utilizzare per realizzare opere, infrastrutture e interventi per le comunità locali. 

BIOMETANO Le aree classificate agricole, comprese le cave e le miniere, le aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti e le aree adiacenti alla rete autostradale entro una distanza non superiore a 150 metri vengono definite aree idonee all’installazione di impianti fotovoltaici a terra e anche di impianti di produzione di biometano. Un altro emendamento approvato prevedere di aumentare da 3 a 8Mwh la capacità dei sistemi di accumulo, per ogni Mw di potenza dell’impianto fotovoltaico, che potranno essere realizzati nelle aree dove siano già presenti impianti fotovoltaici sui quali siano eseguiti interventi di modifica sostanziale per rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione. 

FOTOVOLTAICO Per un periodo di due anni si potranno realizzare nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra, di potenza non superiore a 1000 kWp, dentro le aree delle strutture turistiche e/o termali, purché siano fuori dai centri storici, così da utilizzare l’energia prodotta prioritariamente per i fabbisogni delle strutture stesse. 

RIGASSIFICATORI Con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale costituiranno “interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” anche le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante terminali di rigassificazione esistenti “alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”, purché “non comportino un aumento dell’estensione dell’area marina su cui insiste il manufatto”. 

ESPROPRIO RETI La disposizione previste dall’articolo 51 del Codice delle comunicazioni elettroniche del 2003, relativa alla procedura di esproprio, è applicabile anche nei casi in cui gli impianti di reti di comunicazione elettronica ad uso pubblico e le opere accessorie occorrenti per la funzionalita degli impianti risultano “realizzate su beni immobili, detenuti dagli operatori in virtù di accordi di natura privatistica”. Viene stabilito che il ministro dello Sviluppo economico emani il decreto d’imposizione della servitù “entro quindici giorni dalla richiesta di intervento di installazione o manutenzione di reti di comunicazione elettronica”. La modifica, in particolare, fa riferimento alla discipina sull’occupazione di sedi autostradali da gestire in concessione e di proprietà dei concessionari, prevista dall’articolo 55 del Codice delle comunicazioni elettroniche del 2003. La norma del Codice prevede che per la realizzazione e la manutenzione di reti di comunicazione elettronica ad uso pubblico “può essere occupata una sede idonea, lungo il percorso delle autostrade, gestite in concessione e di proprietà del concessionario, all’interno delle reti di recinzione”.

MAGGIOR TUTELA Al fine di “favorire il contenimento dei prezzi dell’energia elettrica a vantaggio dei clienti finali in regime di maggior tutela”, entro il 10 gennaio 2024, termine previsto dall’articolo 16 ter del dl n.152 del 2021 (cosiddetto dl Pnrr), la società Acquirente unico (Au), “a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”, svolge il servizio di approvvigionamento utilizzando tutti gli strumenti disponibili sui mercati regolamentati dell’energia elettrica. 

CONGELAMENTO BENI RUSSI Nell’ambito del congelamento delle proprietà di oligarchi e magnati russi legati a Vladimir Putin e finiti nella black list dell’Ue, si prevede che le navi e aerei sequestrati a cui attribuire la bandiera nazionale, potranno essere iscritti temporaneamente (per tutta la durata del congelamento dei beni) nei registri e archivi telematici apositi a nome dell’erario dello Stato, senza documentazione tecnica, e senza che lo Stato paghi (sostanzialmente a sè stesso) alcuna tassa o bollo. La sospensione del pagamento di tasse e bolli vigerebbe per tutto il periodo del congelamento. La proposta prevede inoltre che la custodia dei mezzi congelati sarà affidata prioritariamente alle strutture portuali e aeroportuali statali, civili e militari, che dovranno essere messe a disposizione a titolo gratuito. E saranno l’Agenzia del demanio e il Mims a prendere decisioni sull’attività di custodia, manutenzione e gestione dei beni congelati. 

VACCINI COVID Più tempo per evitare la multa di 100 euro per quegli over 50 che si sono vaccinati contro il Covid in ritardo. Un emendamento dei relatori al dl Aiuti prevede che gli over 50 che non hanno concluso il ciclo vaccinale o non lo abbiamo nemmeno iniziato alla data del 1 febbraio, possano evitare la multa se, alla data del 15 giugno, hanno fatto almeno una dose di vaccino. Il motivo è presto detto, ed è nelle parole della Federazione italiana sindacale Medici Uniti-Fismu che negli scorsi giorni ha inviato un appello al Governo a rimettere mano proprio sulle date entro cui scattava l’obbligo vaccinale per gli over 50 e dunque le multe. Il sindacato dei medici ha infatti riscontrato in diverse regioni un fenomeno che “appesantisce” il lavoro negli ambulatori dei medici di famiglia: pazienti over 50 con tripla vaccinazione, ma fatta in ritardo rispetto alla scadenza del 1 febbraio, che chiedono certificati per evitare le sanzioni amministrative.

 FONDO ROMA Nasce un fondo al ministero dell’Interno con una dotazione complessiva di 180 milioni di euro (60 milioni l’ano per il 2022, 2023 e 2024) per destinare risorse alla Città metropolitana di Roma per la gestione delle spese correnti. 

FONDO ENTI LOCALI Nasce al ministero dell’Interno un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 per risarcire le Province e le Città metropolitane, delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Sardegna, ad esclusione della Città metropolitana di Roma Capitale, che hanno subito una riduzione percentuale del gettito dell’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) o Rc Auto, come risultante dai dati a disposizione del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia e delle finanze, nel 2021 rispetto al 2019 per l’anno 2022, nel 2022 rispetto al 2021 per l’anno 2023 e nel 2023 rispetto al 2022 per l’anno 2024. 

CARO GAS Gli enti locali per quest’anno potranno usare anche integralmente i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste per coprire non solo i maggiori oneri derivanti dall’incremento della spesa per energia elettrica ma anche quelli per l’aumento del prezzo del gas. 

TETTO IRPEF Per i comuni sede di capoluogo di città metropolitane l’incremento dell’addizionale comunale Irpef non potrà essere “superiore a 0,4 punti percentuali”, rispetto al limite attuale fissato allo 0,8%. Mentre “l’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale per passeggero” non potrà essere superiore “a 3 euro per passeggero”. 

COMUNI Accolto il principio della non sanzionabilità del ritardo di presentazione dei rendiconti 2021, da imputare alle difficoltà posto Covid di quell’anno. Si sono così evitate misure restrittive nelle procedure assunzionali e nell’attivazione dei programmi di potenziamento della gestione, attività che sono di particolare rilevanza per la gestione dei fondi Pnrr di competenza delle amministrazioni locali. Si consente inoltre ai comuni di utilizzare gli avanzi di gestione 2020 e 2021 per finanziare riduzioni delle tariffe della Tari, che scontano l’aumento degli oneri di gestione derivanti dalle attuali criticità sui mercati dell’energia e delle materie prime.

SOCIETÀ BENEFIT Le risorse stanziate nel 2020 per erogare il credito d’imposta al 50% per sostenere la nascita di società benefit, e non ancora spese (erano originariamente 7 milioni di euro), potrano essere usame, nel limite massimo di 1 milione di euro, nel 2022. E il credito d’imposta essere usato, ancora quest’anno, in compensazione. 

FONDO COMPLEMENTARE PNRR Arrivano 200 milioni di euro in più a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione programmazione 2021/2027, ripartiti in 50 milioni annui dal 2023 al 2026, per rafforzare la ‘messa a terra’ dei progetti della linea “Ecosistemi per l’innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati’ prevista nell’ambito del Fondo complementare al Pnrr. Le risorse saranno prioritariamente destinate allo scorrimento della graduatoria delle idee progettuali valutate come idonee nell’ambito della proceduta attuativa, ma non finanziate per insufficienza della dotazione finanziaria originariamente prevista. 

 ISPETTORI LAVORO Il direttore generale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, sentite le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative potrà erogare agli ispettori l’indennità una tantum 2022, riconosciuta a tutti gli altri lavoratori del comparto pubblico. A tal fine i fondi per le risorse decentrate del personale delle aree e per la retribuzione di posizione e di risultato del personale dirigenziale dell’Ispettorato nazionale del lavoro sono state rispettivamente incrementati, per l’anno 2022, di 10.455.680 e di 781.783 euro. 

FIERE Vengono stanziati 34 milioni di euro per favorire la partecipazione delle imprese italiane alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate nel nostro Paese. Alle aziende è riconosciuto un bonus di 10mila euro, valido fino al 30 novembre 2022, per il rimborso spese e gli investimenti sostenuti per partecipare all’evento purché nel rispetto di una serie di condizioni. 

IMPRENDITORI AGRICOLI Fatto salvo il “diritto di prelazione”, qualora alla scadenza della concessione amministrativa o del contratto di affitto abbiano manifestato interesse “giovani imprenditori agricoli, di età compresa tra i 18 e i 40 anni”, l’assegnazione dei terreni avviene al “canone base indicato nell’avviso pubblico o nel bando di gara. In caso di pluralità di richieste da parte dei predetti soggetti, fermo restando il canone base, si procede mediante sorteggio tra gli stessi”. Il diritto di prelazione non potrà essere esercitato quando, “con esclusivo riferimento alla prelazione dei confinanti”, sui finanziamenti bancari destinati all’acquisto dei terreni per favorire l’insediamento di giovani in agricoltura sia stata rilasciata garanzia dall’Ismea. 

AUTOBUS Al fine di “sostenere il settore del trasporto di passeggeri con autobus”, per il 2022 viene autorizzata la spesa di 1 milione di euro in favore delle imprese esercenti servizi di trasporto di passeggeri con autobus di classe Euro V o Euro VI. Le modalità di attuazione della misura saranno definite da un decreto del Mims, di concerto con il Mef, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl.

PESCA Via libera a uno stanziamento ulteriore di 23 milioni di euro per prorogare il credito d’imposta per l’acquisto del gasolio impiegato dalle imprese della pesca. 

VOLONTARIATO Arriva un contributo di 2 milioni di euro per il 2022 in favore delle associazioni di volontariato operanti nell’ambito dell’attività trasfusionale per l’acquisto dei materiali connessi allo svolgimento delle proprie attività istituzionali. 

MENSE Per le nuove procedure di affidamento dei servizi sostitutivi di mensa con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, tra i criteri di valutazione ci sarà lo sconto incondizionato verso gli esercenti, in misura non superiore al 5% del valore nominale del buono pasto. Tale sconto incondizionato remunera altresì ogni eventuale servizio aggiuntivo offerto agli esercenti. 

GIOCHI TARANTO Al fine di “migliorare l’infrastrutturazione stradale per lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo nella città di Taranto nel 2026”, vengono stanziati 4,5 milioni di euro in favore della Regione Puglia “per il completamento della fase di progettazione degli interventi per la realizzazione della strada statale 7 nel tratto compreso tra il comune di Massafra e il comune di Taranto”, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2021-2027, ripartiti in 1 milione per il 2022 e 3,5 milioni per il 2023.

PENSIONI SPORT Sospensione dei versamenti relativi a imposte e contributi previdenziali e assistenziali fino al 30 novembre, con un unico pagamento previsto entro il 16 di dicembre, che garantisce per i prossimi mesi maggiore liquidità alle realtà del mondo dello sport. 

CARABINIERI Si riconosce, all’interno dell’Arma dei Carabinieri la riconfigurazione delle specialità nei ruoli apicali, impegnati anche nella tutela delle foreste e della biodiversità. 
TRENTO E BOLZANO Stanziati 10 milioni di euro e favore delle Province autonome di Trento e Bolzano per interventi in conto capitale collegati al Pnrr. 
CINEMA Le sale cinematografiche potranno godere per il 2022 e per il 2023 di un credito d’imposta del 60% per lavori di ammodernamento ed efficientamento con la possibilità di realizzare nuove sale, riattivare quelle non operanti e di offrire nuovi servizi. Parallelamente al tax credit si prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per rafforzare la promozione dell’offerta e delle iniziative promosse dai cinema italiani. 
MILANO-CORTINA In relazione “all’evento olimpico di Milano-Cortina 2026”, è autorizzata “la spesa di 1 milione di euro per l’anno 2022 a favore del tratto viario sulla SS. 36 dal km 49+000 al km 49+800”.

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Esteri PrimoPiano Romagna

Marco Di Maio incontra Nancy Pelosi: “Ucraina, gas e conseguenze economiche al centro del confronto”

Comunicato stampa

Nuovo prestigioso incontro di politica internazionale per Il deputato Marco Di Maio, che a Roma ha avuto un incontro e un confronto con la speaker della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi. L’occasione è stata la visita in forma privata della numero uno del congresso americano, che ha voluto poi svolgere una serie di incontri istituzionali.

Nell’ambito della sua visita a Montecitorio, ha incontrato un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare. Per Italia Viva è stato il deputato Marco Di Maio a partecipare al meeting e al confronto successivo. 

“Un dialogo serrato partito dalla speciale relazione che unisce Italia e Stati Uniti anche in considerazione del debito di riconoscenza verso gli Usa per aver contribuito in modo determinante, assieme agli Alleati, alla liberazione dal nazifascismo – afferma Marco Di Maio -; abbiamo parlato di Ucraina e degli effetti della guerra di Putin verso le nostre popolazioni. In particolare, ho sottolineato alla presidente Pelosi la necessità di aggiungere agli aiuti economici, umanitari e militari al popolo ucraino anche la necessità di uno sforzo aggiuntivo sul fronte diplomatico, che non può essere solo appannaggio di un paese non liberale come la Turchia. Le popolazioni europee, a partire da quella italiana, non possono sopportare a lungo i costi indiretti della guerra in termini di inflazione, caro energia, rincaro delle materie prime: la prima misura per affrontare tutto questo è respingere l’avanzata di Putin e arrivare alla Pace”. 

Poi un ulteriore occasione di incontro istituzionale nella serata di giovedì per un nuovo scambio di vedute, questa volta assieme alla ministra Elena Bonetti, durante il ricevimento organizzato a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano a Roma. Un momento meno formale, ma comunque importante. “Il tema energetico – dichiara ancora il parlamentare romagnolo – è cruciale per il presente e il futuro dell’Europa. Gli Stati Uniti possono fare di più per aiutarci a diversificare le fonti e liberarci dal gas di Putin. Per questo abbiamo chiesto alla presidente Pelosi un surplus di impegno verso l’Africa. Oggi l’Italia, legando i propri di acquisti di gas all’Algeria e a stati illiberali (per necessità, non ci sono alternative al momento), si sta legando ad altre dittature: con tutte le incertezze che questo può comportare per il futuro”. 

In conclusione, un particolare apprezzamento è stato manifestato alla presidente Pelosi “per le battaglie che hanno costellato la sua vita politica, ultima in ordine di tempo quella contro l’abolizione del diritto all’aborto decretato da una sentenza della Corte suprema, facendone di Nancy Pelosi una protagonista indiscussa della politica americana degli ultimi 30 anni e un punto di riferimento per democratici e liberali in tutto il mondo”. 

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Ambiente Economia e Finanza PrimoPiano

Caro bollette, nuovo intervento del Governo per limitare la corsa di prezzi e tariffe

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in maniera definitiva un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

In particolare, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022:

  1. sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici;
  2. sono inoltre assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale;
  3. per accelerare ulteriormente le operazioni di stoccaggio di gas naturale è concesso a GSE un prestito di 4 miliardi.

Infine al bonus sociale elettrico e gas le bollette in emissione conterranno l’avvertenza del diritto a fruirne per chi è nelle fasce Isee 8mila e 12mila previa la presentazione di richiesta Isee.

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Legalità PrimoPiano

Cittadinanza, cos’è lo ‘ius scholae’ e come funzionerebbe

Abbiamo iniziato la discussione in aula della legge di riforma del diritto di cittadinanza. Al netto delle polemiche, vediamo insieme cosa prevede il testo.

Il testo consente l’acquisto della cittadinanza italiana al minore straniero che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età e che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni nel nostro Paese, qualora abbia frequentato regolarmente per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Ecco perchè viene definito “ius scholae”, perchè il diritto alla cittadinanza verrebbe legato alla frequentazione scolastica.

Lo ius scholae è, dunque differente dallo Ius Sanguinis e dallo ius soli. Il primo e’ il principio attualmente in vigore in Italia per l’acquisizione della cittadinanza: e’ italiano chi nasce da almeno un genitore in possesso della cittadinanza e ne “eredita il sangue”. Gli stranieri, che arrivano nel paese, possono chiedere la cittadinanza per naturalizzazione solo dopo 10 anni di permanenza continuativa sul suolo italiano. I loro figli, invece, devono aspettare il compimento della maggiore eta’, dimostrando di aver vissuto ininterrottamente qui dalla nascita.

In base al principio dello Ius Soli (non in vigore in Italia), il diritto di cittadinanza si sostanzia con la nascita sul territorio di uno Stato indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza dei genitori. I principali paesi europei (Regno Unito, Germania e Francia) applicano forme modificate di ius soli (oltre alla nascita sul territorio dello stato sono richieste diverse condizioni variabili da stato a stato). Ad applicare lo ius soli sono il Brasile, il Canada, gli USA, e in genere quasi tutti i paesi del continente americano.

In base al testo all’esame dell’Aula di Montecitorio, perché acquisisca la cittadinanza italiana, i genitori dell’interessato in possesso dei requisiti, purchè siano entrambi residenti in Italia, dovranno rendere una “dichiarazione di volontà” entro il compimento della maggiore età del ragazzo. L’interessato può rinunciare alla cittadinanza acquisita entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, purche’ in possesso di altra cittadinanza, e, viceversa, fare richiesta di acquisto della cittadinanza all’ufficiale di stato civile entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, ove i genitori non abbiano reso la dichiarazione di volontà.

Una norma del testo specifica che il requisito della minore età si considera riferito al momento della presentazione dell’istanza o della richiesta da parte dei genitori .

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Europa PrimoPiano

Pnrr, l’Italia di Draghi raggiunge altri 45 obiettivi: in arrivo seconda rata da 21 miliardi

Sanita’, scuola, cultura, digitalizzazione, ambiente: con il raggiungimento degli obiettivi del primo semestre dell’anno prendono concretamente forma alcuni importanti tasselli del Piano di trasformazione del Paese. Oltre al fatto che ci permette di chiedere il pagamento di altri 21 miliardi di euro di finanziamenti all’Unione europea, seconda rata dei contributi previsti dal piano Next Generation EU (che per l’Italia vale più di 200 miliardi).

Ecco i principali interventi riportati sul sito del governo “Italia Futura”.

– SANITA’ TERRITORIALE: Firmati accordi tra ministero della Salute e Regioni/Province autonome che definiscono i requisiti per la nuova assistenza, con la riorganizzazione della medicina territoriale in case della comunita’ (almeno 1.350), ospedali di comunita’ (almeno 400) e centrali operative territoriali (almeno 600). L’obiettivo al 2026 e’ quello di avere queste strutture interconnesse, tecnologicamente attrezzate, completamente operative e funzionanti. Inoltre, entro il 2026 gli strumenti di telemedicina dovranno consentire di fornire assistenza ad almeno 800.000 persone over 65 anni in assistenza domiciliare.

– RIGENERAZIONE URBANA: Per la riqualificazione e la valorizzazione dei territori si firmano 158 convenzioni per i programmi innovativi della qualita’ dell’abitare (PInQuA); si assegnano, inoltre, a 483 Comuni risorse per 1.784 opere di rigenerazione urbana e ad almeno 250 borghi risorse per un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale attraverso l’attrattivita’ e il rilancio turistico; stipulati 6 accordi per rafforzare la valorizzazione turistica e culturale di Roma Caput mundi.

CULTURA: Sono stati definiti interventi volti alla valorizzazione del patrimonio culturale, tra cui parchi e giardini storici, architettura e paesaggio rurale, il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei e la sicurezza sismica nei luoghi di culto.

– APPALTI PUBBLICI: Con l’approvazione della legge delega in tema di appalti pubblici, si consente il riordino di un settore che rappresenta quasi il 10% del PIL nazionale. Tra i principali obiettivi associati alla riforma, quello della riduzione dei tempi della fase di aggiudicazione degli appalti, nonche’ quello della digitalizzazione, qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti (che ad oggi sono circa 40mila).

– DIGITALE: Si entra nella fase di realizzazione dei nuovi progetti di connessione, con l’aggiudicazione dei progetti relativi a scuole, strutture sanitarie, isole minori e territorio, incluse le aree oggi meno connesse. Uno sforzo di connessione per fornire servizi e opportunita’, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, concorrendo tra l’altro ad abbattere i divari formativi, sanitari e sociali del Paese.

– ISTRUZIONE E UNIVERSITA’: E’ stata riformata la carriera dei docenti con la definizione di nuovi sistemi di reclutamento e di formazione della classe docente. Nel settore della ricerca le novita’ piu’ importanti sono L’aggiudicazione dei progetti riguardanti i cinque Campioni nazionali per la ricerca, il maggior collegamento con le realta’ del territorio, la promozione della mobilita’ dei ricercatori e la semplificazione dei fondi per la ricerca. Ci sono poi fondi (550 milioni) per start up nelle filiere digitale ed ecologiche.

– TRANSIZIONE ECOLOGICA: Sono stati definiti la strategia nazionale dell’economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti. La Strategia nazionale individua le azioni, gli obiettivi e le misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare. Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome. Sono, inoltre, aggiudicati i contratti per la costruzione di impianti di produzione degli elettrolizzatori: una filiera industriale per la produzione di idrogeno verde.

–  RIFORMA PA: La riforma del pubblico impiego puo’ beneficiare di una nuova spinta su concorsi, formazione e mobilita’ dei dipendenti, con l’obbligo di accedere al portale inPA per tutte le procedure di selezione, in prima battuta per le amministrazioni centrali, e il rafforzamento di Formez PA e della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

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Agricoltura Ambiente Romagna

Crisi idrica, interrogazione al ministro dell’agricoltura: “Stato d’emergenza e un piano per fronteggiare la siccità”

Comunicato stampa

Riconoscimento immediato dello stato di emergenza e un piano di iniziative organico per far fronte alla crisi idrica, che sta colpendo soprattutto l’agricoltura. E’ il senso della interrogazione urgente presentata in Commissione agricoltura dal parlamentare romagnolo Marco Di Maio, raccogliendo l’allarme che proviene da tutto il comparto economico più duramente colpito dal rischio siccità e dagli amministratori locali.

“Non c’è tempo da perdere – afferma il deputato – non solo per assicurare al più presto lo stato di emergenza alle regioni interessante, come ha chiesto il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; ma anche per definire un piano di contrasto ad una situazione che ad oggi non ha precedenti negli ultimi 70 anni”.

Nella sua interrogazione, che avrà risposta già nella giornata di mercoledì, il parlamentare ricorda che “secondo alcune stime si prevede una riduzione della produzione ortofrutticola dovuta alla siccità tra il 30% e il 40%. Un danno enorme per un comparto fondamentale per l’economia della nostra regione e non solo. Si temono anche danni alle centrali idroelettriche a causa della mancanza di acqua e della difficoltà di raffreddamento causata dalle alte temperature”.

“Siamo in un contesto in cui le temperature ben sopra la media, piogge scarse o assenti, neve esaurita sui crinali – sottolinea il deputato – sono fenomeni che non hanno precedenti nella storia repubblicana e che si vanno ad aggiungere al già pesante impatto prodotto dalla carenza di manodopera e dagli effetti della guerra di Putin contro l’Ucraina. Per questo sollecitiamo non solo il riconoscimento al più presto dello stato di emergenza per consentire ai territori di prendere misure adeguate, ma anche un insieme di interventi che possano alleviare i danni di questa condizioni e prevenirla per il futuro”. 

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Romagna

Provincia unica di Romagna: sì, ma solo con più poteri, funzioni, risorse

Sembra che l’idea di realizzare una sola provincia romagnola in sostituzione delle tre esistenti, abbia ritrovato nuovo slancio. Ciò è un fatto molto positivo. Occorre mettere in evidenza – per non creare illusioni – che serve una cornice nazionale che ridia funzioni, poteri e possibilmente una maggiore legittimazione alle nuove province.

Perchè un ente che dovrebbe rappresentare oltre un milione di romagnoli, sarebbe bene fosse guidato da un’Amministrazione scelta dai cittadini e non solo dai delegati dei comuni che ne fanno parte. Ma questa non è certo una scelta che può essere determinata a livello locale.

Il quadro di oggi è assai diverso da quello di qualche anno fa, tenere insieme la Romagna è purtroppo meno semplice di quanto dovrebbe (la vicenda delle Camere di commercio, che ha visto il mondo economico inspiegabilmente dividersi e formare una Camera di commercio a Ravenna e Ferrara distinta da quella della Romagna, costituita purtroppo ‘solo’ da Forlì-Cesena e Rimini) e in assenza di maggiori poteri, il rischio è quello di unire tre debolezze senza la certezza che questo produca un ente più forte.

I progetti e gli appelli che provengono oggi dal mondo cooperativo e Confindustria – e prima di loro anche da altre organizzazioni – vanno accolti molto favorevolmente ed è compito di politica e istituzioni inserirli in un contesto giuridico favorevole a livello nazionale.

Personalmente, essendo da sempre un promotore di questa idea, saluto con grande favore questa ritrovata voglia di Romagna. In questa stagione di ripartenza degli investimenti pubblici e di una progettualità che stimola a pensare in grande, la Provincia di Romagna avrebbe più senso che mai.
Perchè il processo di fusione delle tre Province (ammesso che parta) sia davvero utile ed efficace, abbiamo bisogno che venga al più presto adottata una riforma del testo unico degli enti locali che riassegni funzioni, risorse, personale e poteri all’Ente Provincia.

La buona notizia è che è sul tavolo della ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, c’è una riforma del testo unico degli enti locali di cui ho avuto modo personalmente di seguire la gestazione. Un testo che certamente può fornire uno stimolo positivo a progetti come quello della Provincia unica romagnola.
Il primo atto da compiere, dunque, è proprio questo: spingere il Governo – e a seguire il parlamento – a varare questo testo in tempi rapidi.

La bozza c’è, va portata al più presto in Consiglio dei ministri e sottoposta poi all’esame delle aule parlamentari. A tal fine, sto sollecitando per le vie brevi (e se necessario lo farò nei prossimi giorni anche con una interrogazione parlamentare) l’emanazione del testo.

Certamente nel frattempo si possono compiere degli atti a livello locale. Ad esempio è possibile sottoscrivere accordi di collaborazione tra i tre enti provinciali romagnoli, stipulare convenzioni, agire in modo congiunto e coordinato.

E va riconosciuto che sotto la spinta di chi ci ha creduto prima di altri, oggi più che in passato ci sono politiche che vengono decise su scala romagnola: ad esempio la sanità, le politiche idriche, il sistema dei trasporti. E’ ancora insufficiente, ma sono passi rilevanti.

La forza dell’idea di Provincia di Romagna risiede nella omogeneità del suo territorio, nella sua matrice storica e culturale comune, nella straordinaria vivacità imprenditoriale e nelle enormi potenzialità di crescita in tutti i settori. Occorre che tutti capiscano che ragionare in ottica romagnola rende tutti più forti. Anche i comuni più piccoli (che dovrebbe a loro volta ragionare di fusioni, senza tabù).

E se oggi, come sembra a parole, c’è la disponibilità di tanti sindaci e amministrazioni un tempo recalcitranti, è il tempo di passare concretamente ai fatti e cominciare a porre le prime pietre del progetto romagnolo.

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Welfare

“Giù le mani dal 5 per mille”: l’impegno di Marco Di Maio per difendere il Terzo settore dalla legge Rufa (Lega)

Comunicato stampa

Impegno in prima persona del deputato romagnolo Marco Di Maio per bloccare la proposta di legge Rufa (Lega) che propone di usare parte delle risorse del 5 per mille destinato dagli italiani a opere e soggetti di rilevanza sociale per destinarle, invece, al fondo assistenza per il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

“Sono sicuro che i primi a non essere concordi con questa scelta sarebbero proprio le donne e gli uomini delle forze dell’ordine – commenta il parlamentare Marco Di Maio – alla cui assistenza è giusto accordare più risorse; ma non sottraendo denaro ad altri soggetti che sono impegnati in progetti destinati ad aiutare soggetti che prendono cura delle persone, dell’ambiente, della salute, della ricerca, della cultura”.

Per questo motivo il deputato romagnolo annuncia che “assieme al collega Mauro Del Barba abbiamo presentato un emendamento per bloccare questa legge, che arrecherebbe un danno enorme non solo agli operatori del terzo settore, anche a tanti attivi in Romagna come ad esempio lOR, Diabete Romagna, l’Ail solo per citare alcune delle tantissime associazioni che si prodigano per gli altri sul nostro territorio e che verrebbero penalizzate se questa legge venisse approvata”.

“Ogni anno dal 2006, 16 milioni di persone in Italia e moltissime in Romagna – conclude – scelgono di destinare il proprio 5 per mille in dichiarazione dei redditi per sostenere attività nel campo del volontariato, della ricerca scientifica, della tutela dei più fragili, del patrimonio culturale e dell’ambiente. Mi auguro che tutti i parlamentari, che a partire dai colleghi della Lega a cui appartiene il senatore Rufa che ha presentato questa legge, si uniscano all’impegno di fermare questa assurdità e approvino il nostro emendamento”.

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Giustizia PrimoPiano

Approvata la “riforma” della Giustizia: le principali novità

Con il via libera del Senato è legge la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Consiglio superiore della magistratura. Ecco le principali norme contenute nel testo.

SISTEMA ELETTORALE CSM – Il sistema proposto è misto: binominale con quota proporzionale e prevede il sorteggio dei distretti di Corte d’Appello per formare i collegi. I collegi binominali eleggono due componenti del Csm l’uno, ma si prevede per i giudicanti una distribuzione proporzionale di 5 seggi a livello nazionale (incrementata la quota proporzionale rispetto alle proposte iniziali sul recupero dei cd ‘migliori terzi’) e per i requirenti il recupero di 1 miglior terzo.COMPOSIZIONE CSM – Il ‘nuovo’ Csm sarà composto da 30 membri (cui si aggiungono i tre componenti di diritto: presidente della Repubblica; primo Presidente di Cassazione; procuratore generale Cassazione): 20 togati (2 legittimità; 5 pm; 13 giudicanti) e 10 laici.

CANDIDATURE CSM – Non sono previste le liste. Il sistema si basa su candidature individuali. Ciascun candidato presenta liberamente la sua candidatura – anche nel suo distretto – (senza necessità di presentatori) a livello di collegio binominale. Devono esserci un minimo di 6 candidati in ogni collegio binominale, di cui almeno la metà del genere meno rappresentato. Se non arrivano candidature spontanee o non si garantisce la parità di genere si integra con sorteggio per arrivare al minimo dei candidati previsti; sorteggio previsto anche per riequilibrare le candidature del genere meno rappresentato.

STOP NOMINE A PACCHETTO – Per gli incarichi direttivi/semidirettivi, l’assegnazione degli incarichi si decide in base all’ordine cronologico delle scoperture, per evitare le cosiddette nomine a pacchetto. Il testo valorizza molto la formazione, prevedendo corsi di formazione per tutti sia prima di aver accesso alla funzione che dopo. Si valorizza nella scelta del candidato il possesso di caratteristiche rilevanti rispetto allo specifico posto messo a concorso; si rendono trasparenti le procedure di selezione, con pubblicazione sul sito del CSM di tutti i dati del procedimento e i vari curricula; si dà modo di partecipare alle scelte su direttivi e semidirettivi anche ai magistrati dell’ufficio del candidato. Si prevede l’obbligo di audizione di non meno di 3 candidati per quel posto.

‘PORTE GIREVOLI’/ELEGGIBILITÀ – Divieto di esercitare in contemporanea funzioni giurisdizionali e ricoprire incarichi elettivi e governativi, come invece possibile oggi. Lo stop vale sia per cariche elettive nazionali e locali; sia per gli incarichi di governo nazionali/regionali e locali. Previsto l’obbligo di collocarsi in aspettativa (senza assegni in caso di incarichi locali) per l’assunzione dell’incarico (oggi – almeno in alcuni casi – c’è cumulo di indennità con stipendio del magistrato). Si introducono divieti che impediscano il ripetersi di casi di magistrati che svolgano in contemporanea funzioni giurisdizionali e incarichi politici, anche se in altro territorio. In particolare, per le cariche elettive nazionali, regionali, province autonome di Trento e Bolzano, Parlamento Europeo, e per gli incarichi di assessore e sottosegretario regionale, si prevede che i magistrati non siano eleggibili nella regione, in cui è compreso in tutto o in parte l’ufficio giudiziario in cui hanno prestato servizio negli ultimi tre anni. Per le cariche di sindaco/consigliere/assessore comunale, non puoi candidarti se presti servizio o hai prestato servizio nei tre anni precedenti la data di accettazione della candidatura presso sedi o uffici giudiziari con competenza ricadente in tutto o in parte nel territorio della provincia in cui è compreso il comune o nelle province limitrofe.

‘PORTE GIREVOLI’/RICOLLOCAMENTO – Per il ricollocamento dei magistrati ordinari/amministrativi/contabili e militari si distinguono diverse ipotesi: cariche elettive; incarichi di governo (con un mandato di almeno un anno); candidati non eletti; capi di gabinetto, capi dipartimento e segretari generali ministeri. I magistrati che hanno ricoperto cariche elettive di qualunque tipo al termine del mandato non possono più tornare a svolgere alcuna funzione giurisdizionale. I magistrati ordinari vengono collocati fuori ruolo presso il ministero di appartenenza e altre amministrazioni ministeriali, oltre che presso l’Avvocatura dello Stato (ma questo ad ora è un subemendamento non ancora votato). Per i magistrati amministrativi e contabili è prevista la collocazione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. I magistrati che si sono candidati in competizioni elettorali e non sono stati eletti per tre anni non possono tornare a lavorare nella regione che ricomprende la circoscrizione elettorale in cui si sono candidati né in quella in cui si trova il distretto dove lavoravano, in più non possono assumere incarichi direttivi e svolgere le funzioni penali più delicate (pm e gip/gup). Se provenivano da uffici con competenza nazionale (ad esempio la cassazione), non possono svolgere funzioni direttamente giurisdizionali per tre anni. Per i magistrati con incarichi apicali, dopo un mandato di almeno un anno, restano per ancora un anno fuori ruolo – ma non in posizioni apicali – e poi rientrano, ma per tre anni non possono ricoprire incarichi direttivi.

COMMISSIONE DISCIPLINARE CSM – Si introduce l’incompatibilità, per i membri effettivi della sezione disciplinare, a partecipare alle commissioni I, III, IV e V – quelle che decidono su incarichi direttivi e semidirettivi, trasferimenti di ufficio e valutazioni di professionalità.

COLLOCAMENTO FUORI RUOLO – Riduzione del numero massimo dei magistrati fuori ruolo (oggi 200): è un principio di delega, si stabilirà poi, con i decreti attuativi, il nuovo numero ridotto dei magistrati fuori ruolo. Prevista una delega per creare una tipizzazione delle tipologie di incarichi extragiudiziari, per i quali è previsto il collocamento fuori ruolo e di quelli per cui è prevista l’aspettativa; no al collocamento fuori ruolo non prima di 10 anni di effettivo esercizio delle funzioni giurisdizionali né se c’è scopertura nell’ufficio di appartenenza. In più deve intercorrere un periodo di tempo tra un incarico di fuori ruolo e l’altro e il limite massimo è abbassato a 7 anni (con eccezione a 10 anni per organi costituzionali, di rilievo costituzionale, per organi di governo).

ACCESSO IN MAGISTRATURA – Accessibilità al concorso direttamente dopo la laurea (decade l’obbligo di frequenza delle scuole di specializzazione); valorizzazione tirocini formativi e ufficio per il processo; attribuzione alla Scuola Superiore della Magistratura dell’organizzazione di corsi di preparazione al concorso in magistratura per i tirocinanti e per chi abbia svolto funzioni nell’ufficio per il processo PNRR; previsione di tre elaborati scritti e di riduzione delle materie orali.

PASSAGGI DI FUNZIONE – Previsto un solo passaggio di funzione tra requirenti e giudicante penale entro i 10 anni dall’assegnazione della prima sede; limite che non opera per il passaggio al settore civile o dal settore civile alle funzioni requirenti nonché per il passaggio alla procura generale presso la cassazione anche qui si tratta di subemendamenti ad oggi non votati.

FASCICOLO PERSONALE MAGISTRATO – Esiste già il fascicolo di ogni toga, ora si prevede ‘l’istituzione fascicolo per la valutazione del magistrato, contenente per ogni anno di attività i dati statistici e la documentazione necessaria per valutare il complesso dell’attività svolta, inclusa quella cautelare, sotto il profilo sia quantitativo che qualitativo, la tempestività nell’adozione dei provvedimenti, la sussistenza di caratteri di grave anomalia in relazione all’esito degli atti e dei provvedimenti nelle successive fasi di giudizio’. Per via Arenula, in ogni caso, il fascicolo contiene dati, non valutazioni di merito.