Comunicato stampa
“Ancora una volta sul tema dell’aborto trovano spazio, anche in Romagna, posizioni retrograde e contrarie alla dignità della donna. Contestare la legge sull’aborto significa mettere in discussione una legge che da quarant’anni, pur con le sue imperfezioni, consente di inserire l’interruzione di gravidanza per determinati motivi dentro un percorso legale, professionalizzato, che mette al centro la tutela della salute della persona. Tornare indietro rispetto a questa impostazione significherebbe far dilagare pratiche abortive clandestine e illegali, spesso in grado di compromettere gravemente la salute delle donne”. Lo afferma il deputato romagnolo Marco Di Maio a proposito della campagna “Stop aborto” diffusa su tutta la Romagna e non solo.
“Le campagne pubblicitarie “stop aborto” sono contrarie allo spirito della legge – afferma – e non dovrebbero trovare spazio e sostegno tra le forze politiche, ma certamente devono vedere una netta presa di distanza da parte di tutte le istituzioni pubbliche e dei loro rappresentanti, ad ogni livello”.
“Comprendo e rispetto chi osserva precetti o regole che attengono alla sfera personale o spirituale – conclude il parlamentare, componente della Commissione Affari costituzionali alla Camera -, ma quando si rappresentano le istituzioni si rappresenta lo Stato, la legge: il silenzio di fronte a queste campagne anti-abortiste rischia di apparire complice di una cultura che le istituzioni hanno il dovere di contrastare”.