Ieri, domenica 25 novembre, si è celebrata la Giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Il problema, però, esiste anche oggi perchè si tratta di una piaga quotidiana contro cui serve un impegno che vada avanti giorno dopo giorni. E voglio allora ricordare alcune cose fatte, anche per rispondere alle bufale del Governo sul fatto che non si sia fatto nulla su questo versante negli anni precedenti. Purtroppo la realtà è un’altra ed è quella che l’attuale esecutivo sta tagliando su tutto.
Tanto per cominciare, i 33 milioni sul piano anti violenza per 2019 e 2020 (di cui si vanta il sottosegretario alle Pari opportunità, Vincenzo Spadafora) sono stati stanziati con la precedente legge di bilancio: a quella somma l’attuale governo e l’attuale maggioranza non hanno aggiunto un solo euro. Il fondo vittime reato (compreso femminicidio) è stato istituito nella precedente legislatura; il Governo attuale non aggiunge nulla, ma noi stiamo chiedendo di raddoppiarlo.
Abbiamo ridato linfa, con risorse appositamente dedicate, ai centri anti violenza, con relativo accordo di riparto regione per regione a maggio 2018. In sei mesi l’attuale governo non ha ancora trasferito i soldi alle regioni (e anche per questo abbiamo presentato un’apposita interrogazione).
Negli anni scorsi si è approvato il primo piano anti violenza (attuato e finanziato) nel 2015 per due anni, che ha consentito negli anni dei precedenti governi di distribuire quasi 67 milioni di euro alle regioni per progetti su questo tema. Nel novembre 2017 è stato varato un nuovo piano triennale, ma è davvero un peccato constatare che il governo Salvini-DiMaio ha dedicato in sei mesi una sola riunione alla cabina di regia per decidere che fare di queste risorse. E ancora non hanno dato attuazione alle linee guida per ospedali e pronto soccorso per vittime violenza. Ora si inventano un “codice” rosso che nei fatti esiste già.
Tutte le risorse distribuite negli anni passati, sono state assegnate attraverso bandi pubblici e trasparenti per oltre 30 milioni di euro per progetti su violenza sul territorio (aggiuntivi rispetto alle risorse di cui sopra), tra cui anche finanziamenti per centri dedicati agli uomini maltrattanti.
Sulla scuola si sono investiti 13 milioni di euro per progetti di formazione docenti e iniziative di sensibilizzazione, grazie anche alle prime linee guida per le scuole contro violenza di genere approvata da noi. Con il dipartimento sport creato primo fondo maternità per atlete non professioniste (che non avevano alcun diritto).
Questo governo sta facendo tutto il contrario. Nella legge di bilancio che si sta discutendo ora, ha tagliato su piano anti tratta (che noi abbiamo finanziato anche per 2019 e 2020 con circa 23 milioni all’anno), tagliato il fondo pari opportunità, tagliato su misure che facilitando occupazione femminile, sostengono autonomia economica: voucher bebè, voucher baby sitting, congedo parentale obbligatorio e fondi conciliazione vita/lavoro azzerati. Tagliato il fondo per agevolazioni per chi assume vittime di violenza. Ho sottoscritto assieme alla collega Maria Elena Boschi e a tanti altri deputati vari emendamenti per correggere queste scelte e potenziare gli strumenti già esistenti. Vedremo quali saranno le risposte.
E’ spiacevole che un Governo che ha l’onere e l’onore di gestire un Paese e fare scelte impattanti, usi anche la Giornata contro la violenza sulle donne per far polemica e attaccare; senza evidentemente sapere nulla delle nefandezze che anche su questo argomento si stanno compiendo. Come già ribadito, siamo disponibili a collaborare su questi argomenti mettendo da parte tutte le appartenenze politiche; ma solo a patto che ci sia la stessa disponibilità da parte della maggioranza.