Nuova ordinanza valida per l’Emilia-Romagna firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sarà in vigore da sabato 28 novembre fino al 3 dicembre (quando scadrà il Dpcm e cambieranno le norme anche a livello nazionale).
> Qui il testo integrale dell’ordinanza
Vediamo i contenuti principali:
I grandi centri commerciali restano chiusi nel weekend, salvo che farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole che vi sono all’interno.
Potranno aprire nei fine settimana le attivitaà fino a 2.500 metri quadrati nei Comuni con più di 10.000 abitanti e fino a 1.500 metri quadrati in quelli con meno di 10.000 abitanti.
Tornano anche i corsi in presenza, ma solo quelli individuali, e le lezioni di educazione fisica nelle scuole elementari e medie, purché all’aperto. Sospensione confermata per le lezioni di canto e per quelle di strumenti a fiato.
Rimane sempre consentita, “e anzi fortemente raccomandata”, la vendita con consegna a domicilio.
I mercati aprono solo “dove siano adottate le misure di mitigazione del rischio Covid previste nel protocollo regionale sugli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e su aree pubbliche. E in ogni caso, resta raccomandata l’adozione di un apposito piano di controllo da parte del Comune”.
Vietato in ogni caso lo svolgimento di sagre e fiere “di qualunque genere e di altri analoghi eventi”.
Rimane vietato lo svolgimento dei mercatini degli hobbisti e dei mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo e similari.
Resta l’obbligo dell’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione, con eccezione dei bambini con meno di sei anni, di chi sta svolgendo attività sportiva e dei soggetti “con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con questi soggetti si trovino nella stessa incompatibilità”.
Rimane consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, “preferibilmente presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, e in ogni caso al di fuori delle strade e delle piazze del centro storico della città, nonché delle aree solitamente affollate”.
L’accesso agli esercizi di vendita di generi alimentari resta consentito ad una sola persona per nucleo familiare, salva la necessità di accompagnare persone non autosufficienti o con difficoltà motorie ovvero minori di età inferiore a 14 anni.
Confermato il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto su area pubblica o aperta al pubblico.
La corsistica “organizzata da soggetti sia pubblici che privati: sarà possibile tornare a svolgerla in presenza ma solo in forma individuale, mentre per quella collettiva permane unicamente la possibilità di ricorrere alla modalità a distanza”.