Vengono stanziati 290 milioni per i contratti di solidarietà (sia di tipo a che di tipo b); chiarimento sulle agevolazioni previdenziali per gli esposti all’amianto, estendendole ai lavoratori in mobilità; soluzione per la questione della rivalutazione negativa subita dagli assegni a seguito della riduzione del Pil 2014. Queste le principali modifiche apportare al dl Pensioni durante il passaggio alla Camera, che ne ha licenziato il testo.

Il decreto è quello che il governo ha varato per rispondere alla sentenza con cui la Consulta ha ‘bocciato’ la norma Fornero sulle perequazioni. Il testo del decreto quindi innanzi tutto prevede un rimborso una tantum, già denominato ‘bonus Poletti’, che andrà da 750 euro a 278 euro (a secondo delle fasce di reddito) che verrà erogato a 3,7 milioni di pensionati il 1 di agosto. Le risorse, pari a 2,180 miliardi vengono prese dal ‘tesoretto’, ovvero dallo scostamento del deficit tra il tendenziale e il programmato. A rimanere fuori sono le pensioni sopra i 3.200 euro lordi al mese, quindi sei volte il minimo. Dal 2016 poi ci sarà per tutte le pensioni al di sotto dei 3.200 euro lordi una rivalutazione degli assegni in base all’inflazione. Anche questa sarà graduale in base ai redditi.

La sintesi del provvedimento

RIMBORSI DEL 1 AGOSTO: QUANTO SARà IL ‘BONUS POLETTI’ Per gli assegni da 1.700 euro lordi al mese, la restituzione il 1° agosto sarà di 750 euro. Per gli assegni da 2.200 euro lordi sarà di 440 euro e per gli assegni da 2.700 euro lordi sarà di 278 euro. Per gli assegni da 3.200 euro lordi in sù non ci sarà nessuna restituzione.

INDICIZZAZIONE 2016: QUANTO ENTRERÀ IN PIÙ AI PENSIONATI Dal 2016 sarà attivato un meccanismo di indicizzazione in base all’inflazione, finanziato con “i flussi”, grazie al quale le pensioni da 1.700 euro lordi al mese prenderanno 180 euro l’anno in più (ovvero 15 euro al mese), quelle da 2.200 euro lordi 99 euro in più l’anno (8 euro mese), quelle da 2.700 euro lordi 60 euro l’anno (5 euro al mese). Anche qui, oltre i 3.200 euro lordi non ci sarà nessuna indicizzazione.

290 MLN IN PIÙ A CONTRATTI SOLIDARIETÀ TIPO A E B Con due emendamenti del Pd sono state aumentate da 70 (già previste dal decreto) a 140 milioni di euro le risorse per i contratti di solidarietà di tipo B (per le aziende non rientranti nel regime di CIGS e per le aziende artigiane) e sono stati stanziati 150 milioni di euro per il finanziamento dei contratti di solidarietà di tipo A (per le aziende rientranti nel campo di applicazione della disciplina in materia di Cigs), così da aumentarne l’integrazione del salario dal 60 a 70%.

ASSEGNI DAL 1° DEL MESE Tutte le pensioni, a partire da giugno, vengono erogate il primo giorno del mese, o il secondo in caso il primo sia festivo. Verranno pagate il secondo giorno del mese gennaio 2016 e dal 2017 per tutti i mesi.

1 MLD PER CIGS 2015 E’ stato stanziato 1, 020 miliardi di euro dal fondo Jobs act al fondo sociale per l’occupazione per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015. Vengono incrementate poi di 5 milioni di euro, per il 2015, le risorse già destinate, per il medesimo anno, al riconoscimento della cassa integrazione in deroga per il settore della pesca.

STOP REVOCHE INAIL AMIANTO ANCHE LAVORATORI MOBILITÀ Un emendamento della relatrice Anna Giacobbe (Pd) chiarisce poi l’interpretazione del comma 112 della Stabilità 2015, stabilendo che si intende applicata anche ai lavoratori in mobilità (il testo della Stabilità parla genericamente di “lavoratori in attualmente in servizio”) la norma che prevede di non tenere conto di eventuali provvedimenti di annullamento delle certificazioni rilasciate dall’Inail, ai fini dell’ottenimento dei benefici previsti dalla legge (raddoppio dell’intero periodo lavorativo soggetto all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali) per chi è stato esposto all’amianto per più di dieci anni.

20 MLN IN PIÙ A CIGS PER CESSATA ATTIVITà Viene rifinanziata con 20 milioni di euro la Cigs per cessata attività, così da estendere l’ammortizzatore sociale anche ad una serie di aziende che non riuscirebbero a usufruirne per il secondo anno.

PIL NEGATIVO 2014 NON INCIDE SU MONTANTE Un emendamento del Pd approvato con una riformulazione del governo, prevede, stanziando circa 80 milioni di euro che, in sede di prima applicazione del dl Pensioni, non si operi il recupero sulle rivalutazioni successive, sterilizzando quindi l’effetto negativo che avrebbe avuto la riduzione del pil nel 2014 sul montante contributivo.

CALCOLO VITALIZI A FINI RIVALUTAZIONE IN TUTTI I CASI Si terrà conto dei vitalizi derivanti da uffici elettivi per il calcolo degli assegni pensionistici complessivi a cui applicare la rivalutazione in tutti i casi e non solo ai fini dell’applicazione, circoscritta, delle disposizioni del dl Pensioni.

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA SUI COSTI Su richiesta della commissione Bilancio della Camera è stata inserita nel testo una clausola di salvaguardia che permetterà al ministero del Lavoro di monitorare gli oneri derivanti dalla norma che prevede di pagare tutte le pensioni il primo del mese e, eventualmente ci siano degli scostamenti, prevedere un dm del Mef che aumenti ancora, a copertura, l’importo delle entrate per interessi attivi derivanti dalla concessione di prestazioni creditizie agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inpdap. Si prevede che “il ministero dell’Economia riferisce senza ritardo alle Camere con apposita relazione in merito alle cause degli scostamenti” dovuti al maggior onere derivante dall’uniformazione delle procedure di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps.

DA INPS A STATO RISPARMI COMMISSIONI BANCHE-POSTE L’Inps provvederà annualmente al riversamento all’entrata del bilancio dello Stato dell’importo corrispondente ai risparmi ottenuti da giugno 2015″ dalla riduzione delle commissioni corrisposte a banche e Poste Italiane.