Voglio condividere con voi alcuni dati sulle elezioni politiche – a cui non avevo fatto caso con questo livello di dettaglio -. Un amico ha fatto una rapida analisi sull‘apporto dei singoli candidati uninominali del centrosinistra in Romagna nei collegi della Camera. Precisando che non è assolutamente un giudizio di valore sugli amici che erano candidati e che purtroppo non ce l’hanno fatta, mi sembrano però dati interessanti e che non ho visto citati nelle tante analisi del voto che sono state fatte. Nella sostanza emerge che l’apporto che abbiamo dato al risultato della coalizione è doppio (o ben oltre il doppio, a seconda dei casi) rispetto a quello dato dagli altri candidati degli altri collegio. Una magrissima consolazione, che però mi sembra giusto condividere.
Vediamo i numeri:
Rimini (Sergio Pizzolante)
1249 voti personali
su 168176 votanti (0,70%)
su 43103 voti coalizione (2,89%)
Pd: 22,35%
Cesena (Fabrizio Landi)
927 voti personali
su 163683 votanti (0,56%)
su 46131 voti coalizione (2,00%)
Pd: 25,03%
Ravenna (Alberto Pagani)
1151 voti personali
su 169338 votanti (0,68%)
su 55151 voti coalizione (2,08%)
Pd: 28,9%
Imola (Serse Soverini)
876 voti personali
su 138895 votanti (0,63%)
su 46554 voti coalizione (1,88%)
Pd: 29,51%
Forlì (Marco Di Maio)
2063 voti personali
su 148233 votanti (1,40%) – il doppio
su 48473 voti coalizione (4,25%) – il doppio
Pd: 28,28%
Considerato il ridotto bacino elettorale (circa 20mila elettori in meno rispetto agli altri collegi, tranne Imola), il fatto che in mezzo collegio – nel Faentino – non ero di fatto conosciuto e che il Forlivese era privato di 9 Comuni su 15, mi sembra un risultato davvero notevole. Tanto più se sei tiene conto del fatto che nella stessa provincia, Forlì-Cesena, il centrosinistra è arrivato in un caso primo e nell’altro terzo.
Considerato, poi, che i voti dati solo al candidato uninominale venivano ripartiti tra le liste collegate proporzionalmente ai voti presi da ciascuna lista nel collegio, anche il contributo dato al risultato del PD è notevole (circa il 4% dei voti presi dal partito su tutto il collegio e circa il 5,5% nel solo Comune di Forlì).
Mi sembrano numeri interessanti, che non alleggeriscono la pesantezza della sconfitta complessiva, ma su cui ragionare e da cui ripartire.