Con l’unico neo del voto contrario del Movimento 5 stelle (ma non erano paladini della legalità?) abbiamo approvato a larghissima maggioranza (contrari solo M5s e Forza Italia) la legge che introduce di fatto il nuovo codice antimafia, partendo da una legge di iniziativa popolare sostenuta da 120mila cittadini e promossa da diverse associazioni con l’obiettivo di dare maggiore efficacia alle norme sulla gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Due i pilastri della normativa: da una parte le misure di contrasto sistematico alle organizzazioni criminali per colpirle dritte al cuore, cioè nelle imprese illecite; dall’altra misure economiche di sostegno alle imprese stesse affinché continuino la propria attività anche dopo la confisca o il sequestro.
> In sintesi i contenuti della legge