“Brutta m…a, hai votato contro: ci ricorderemo di te”. E’ una delle email che ho ricevuto in questi giorni. Altri stanno scrivendo in questo ed altri canali offese e denigrazioni personali molto pesanti. Altri amici, più serenamente, mi stanno chiedendo: “Marco, ma è vero che hai votato contro il taglio delle pensioni d’oro?”. La risposta è molto semplice ed è una sola: NO, NON E’ VERO. E ci mancherebbe altro!

Approfitto di questo spazio per segnalare questo link per approfondire meglio la questione e spiegare. Richiede qualche minuto di tempo, ma penso sia doveroso per fare chiarezza e non lasciarsi ingannare dalla disinformazione creata ad arte da “qualcuno” per denigrare tutto e tutti. E forse per non cambiare nulla. Forse non piacerà a tutti quello che scrivo, ma è la verità ed è ciò che in coscienza ho fatto.

I FATTI – Sulle pensioni d’oro NON SI E’ VOTATA ALCUNA LEGGE. Il Movimento 5 stelle ha presentato una mozione, che NON è una legge, non è una norma, non è un decreto ma è un atto di indirizzo che non ha alcun impatto diretto sulle leggi in vigore. Dunque se anche fosse stata approvata, non sarebbe cambiato NULLA. Inoltre la mozione presentata, proponeva un intervento che grazie al lavoro fatto in parlamento è stata inserita dentro la legge di Stabilità (che è stata approvata prima di Natale ed è definitivamente legge). Non penso sia utile votare una mozione che ha lo solo scopo di creare una dinsinformazione su cui poi creare un’apposito moto indignazione verso alcuni deputati.

COSA HO VOTATO – Segnalo che la mozione su cui, invece, ho votato a favore, oltre a ricordare che nella Legge di stabilità ci sono interventi sulle pensioni d’oro, impegnava il Governo a fare altri interventi e a utilizzare le risorse ricavate dalla riduzione delle pensioni d’oro per alzare quelle più basse. Oltre a ribadire la necessità di correggere l’errore drammatico che ha prodotto gli esodati. Ovviamente chi ha additato come ‘traditori, merde, farabutti’, non sa (o forse lo sa) che il M5S ha votato contro questa mozione.

I PRECEDENTI – Ricordo, infine, sono già stati fatti tentativi specifici per tagliare e mettere un tetto alle pensioni d’oro, ma la Corte Costituzionale li bocciati rendendoli vani. Ora, il problema per essere risolto non ha bisogno di azioni demagogiche e truffaldine come quella che sta circolando (e su cui alcuni bontemponi si stanno divertendo a gettare fango sulla mia persona e sugli altri che hanno respinto la mozione del M5S), ma di individuare lo strumento legislativo utile per arrivare al risultato ed evitare che venga nuovamente bocciato dalla consulta. Il parlamento è già al lavoro su questo, con una proposta specifica che sta esaminando la Commissione Lavoro.

Più che agitare e diffondere informazioni sbagliate e scorrette, sarebbe meglio rimboccarsi le maniche e provare insieme fare le cose che servono al Paese; ma questo costa fatica e non tutti sono disponibili a farlo. Io invece continuerò, assieme ai tanti colleghi (giovani e non) che svolgono seriamente il proprio lavoro. Stare a guardare e abbaiare alla luna, non serve a nulla se non a lasciare le cose come stanno.