Novità sulla “Cittadella della Sicurezza” di Rimini. Ieri la riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza ha decretato la volontà di rispettare pienamente quanto previsto dal Patto per la Sicurezza sottoscritto nel 2017. Si è parlato pertanto di presentare in tempi rapidi un crono programma che tenga conto di due progetti che, per il sindaco Andrea Gnassi rappresentano “un mandato fermo e esplicito”: la sistemazione temporanea in piazzale Bornaccini in attesa delle necessarie ristrutturazioni della sede abbandonata in via Ugo Bassi, dove in futuro potranno trovare sistemazione definitiva Guardia di Finanza e Polizia Stradale.

Nelle stesse ore, però, c’è stata anche la visita dei sottosegretari Nicola Molteni (Interni) e Jacopo Morrone (Giustizia) a Rimini, ricevuti dal Prefetto Alessandra Camporata e dal Questore Maurizio Improta, senza però che il sindaco ne fosse a conoscenza.

Questo incontro manifesta la totale mancanza di rispetto e di senso delle Istituzioni dei signori che ci governano. Non si vogliono fare polemiche a prescindere, come fa solitamente qualcun altro, ma a Rimini è andato in scena un episodio che ci rimanda indietro di anni sul piano dei rapporti istituzionali e del rispetto tra avversari politici.

Per anni il sindaco di Rimini ha tenuto accesi i riflettori sulla stato di degrado degli edifici in via Ugo Bassi e da sempre ha cercato di mettere fine ad una questione vergognosa che è andata avanti per troppo tempo. Dopo i sacrifici, i patti firmati, dopo aver investito 500 mila euro per traslocare i Centri per l’Impiego da piazzale Bornaccini, che fanno Morrone e Molteni? Vengono in Romagna a fare un tour elettorale di propaganda e a scattarsi foto, senza avvertire nessuno? Uno sgarbo istituzionale grave e inaccettabile a cui dovranno rispondere e per cui presenterò subito un’apposita interrogazione parlamentare.