Categorie
Economia e Finanza

Legge di bilancio 2018: le politiche per la casa

Prorogata la detrazione al 65% per la riqualificazione energetica “ecobonus” (co. 3)
È prorogata al 31 dicembre 2018 la detrazione al 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. ecobonus), che viene ridotta al 50 per cento per finestre e infissi, schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A. Non spetta, invece, la detrazione qualora vengano installate caldaie con efficienza inferiore alla classe A. La detrazione spetta nella misura del 65 per cento per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con: 1) caldaie con efficienza pari alla classe A se contestualmente sono installati sistemi di termoregolazione evoluti (classi V, VI o VIII); 2) impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione; 3) generatori d’aria calda a condensazione.

Super bonus fino per riqualificazione energetica e misure antisismiche (co. 3)
Si prevede una nuova ipotesi di detrazione maggiorata per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica1. La detrazione è dell’80% in caso di passaggio ad una classe di rischio inferiore e dell’85% in caso di passaggio di due classi di rischio. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali e si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari del condominio.

Prorogate detrazioni per ristrutturazioni, “bonus mobili”,”sisma bonus” (co. 3)
È prorogata la detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, nonché per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+. Tali detrazioni, incluso il sisma bonus, sono fruibili anche dagli IACP.

Nuova detrazione al 36% per la sistemazione di aree verdi private (co. 4-7)
Per il solo 2018, si introduce una detrazione del 36% per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.

Detrazione al 65% per acquisto di micro-cogeneratori (co. 3-7)
È introdotto un nuovo tipo di spesa agevolabile con la detrazione al 65%: l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, a specifiche condizioni e con valore massimo della detrazione di 100.000 euro.

Cedolare secca (co. 8)
È prorogata per il 2018 e 2019 la cedolare secca al 10% per i contratti a canone concordato.

Categorie
#fatticoncreti

#fatticoncreti | Una casa sicura, bella ed efficiente. Tutte le agevolazioni per la ristrutturazione e la manutenzione delle abitazioni.

Una casa ha bisogno di cura e manutenzione. Ne va della sicurezza e del risparmio delle famiglie. Per questo abbiamo messo in campo una serie di misure per il patrimonio immobiliare privato italiano.

Bonus ristrutturazioni e bonus mobili.
Sono prorogate fino al 31 dicembre 2017 la detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia per ogni unità immobiliare (fino a un massimo di 96.000 euro) e quella per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per gli immobili oggetto di ristrutturazione (fino a un massimo 10.000 euro). Entrambe le detrazioni sono da ripartire in 10 anni.

Ecobonus. 
Prorogata fino al 31 dicembre 2017 anche la detrazione fiscale, pari al 65% e da ripartire in 10 anni, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Sisma bonus.
È prorogata invece fino al 31 dicembre 2021, la detrazione del 50% delle spese sostenute (fino a un massimo di 96.000 euro) per gli interventi per l’adeguamento antisismico e la messa in sicurezza degli immobili adibiti sia ad abitazione che ad attività produttive. La detrazione avviene in 5 anni, è estesa anche agli immobili ubicati in zona sismica 3 (dove forti terremoti possono verificarsi anche se raramente) e può arrivare fino al 70% o 80% nel caso di interventi che consentano una diminuzione di una o due classi di rischio.

Condomìni.
L’ecobonus, nel caso di interventi alle parti comuni degli edifici condominiali (anche di proprietà degli IACP) e o a tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, oltre a essere prorogato fino al 31 dicembre 2021, consente la detrazione delle spese sostenute al 65%, che sale al 70% se gli interventi interessano l’involucro dell’edificio, e al 75% se finalizzati a migliorarne la prestazione energetica invernale ed estiva; mentre il sisma bonus, per interventi sulle parti comuni di edifici condominiali, spetta nella misura del 75% o del 85%, a seconda che gli interventi consentano la diminuzione di una o due classi di rischio.

Cessione del credito.
Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali è prevista la possibilità, per i soggetti beneficiari delle agevolazioni in alternativa alla detrazione fiscale, di cedere il corrispondente credito ai fornitori che hanno eseguito i lavori, o ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito. Per quanto riguarda le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica questa possibilità, per i cosiddetti contribuenti incapienti (pensionati, dipendenti e autonomi che si trovano nella no tax area), sarà possibile la cessione anche agli istituti di credito e intermediari finanziari. Grazie alla cessione del credito, nel caso di interventi di riqualificazione energetica un singolo condòmino, per una spesa individuale complessiva di 10.000 euro, effettivamente paga 2.500 euro, nel caso di misure antisismiche con un passaggio di classe di rischio di 2 punti solo 1.500!

Acquisto case antisismiche.
Dal 2017, e fino a tutto il 2021, nei comuni ricadenti nella zona sismica a più alta pericolosità (zona 1), a chi acquista da un’impresa di costruzione o ristrutturazione un immobile interamente demolito e ricostruito, anche con variazione volumetrica, con criteri antisismici, spetta – entro un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro – la detrazione fiscale del 75% o dell’85%, a seconda che gli interventi di demolizione e di ricostruzione abbiano determinato il passaggio di una o di due classi inferiori di rischio. Gli acquirenti possono optare, in luogo della detrazione, per la cessione del corrispondente credito alle imprese che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito.

Categorie
Economia e Finanza PrimoPiano

Casa Sicura: la guida e tutte le informazioni sul Sisma-bonus

Casa Sicura è la nuova agevolazione fiscale per interventi edilizi antisismici voluta dal Governo nella legge di Bilancio 2017 per consentire un’ampia azione di prevenzione in Italia.

Il cosiddettoSismabonus riguarda costruzioni adibite ad abitazione (prima e seconda casa), ad attività produttive e parti comuni condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, quasi l’intero territorio nazionale.
Per accedere all’agevolazione è necessario classificare il rischio sismico dell’edificio prima e dopo aver effettuato i lavori.

Sarà possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi, su un ammontare delle spese non superiore a 96 mila euro, una percentuale variabile dal 50% fino all’85% secondo le tipologie di intervento.

Di seguito tutti gli approfondimenti:

> Guida pratica
> Domande frequenti – FAQ
> La normativa e le info per i tecnici

Categorie
dichiarazioni Economia e Finanza

Casa, nessuna ipotesi per facilitare espropri e pignoramenti: più tutele ai cittadini

case-immobiliMettiamolo subito in chiaro: non c’è alcuna intenzione da parte del governo e del parlamento di favorire il pignoramento o l’esproprio delle case da parte delle banche. 
Anche io, come tanti, mi sono preoccupato leggendo le notizie di stampa e il testo del decreto legislativo di cui si sta parlando in questi giorni. Di cosa si tratta? L’Italia è chiamata a recepire una normativa europea che ha lo scopo di semplificare le procedure in caso di inadempimento. Lo fa cercando di recepire la norma europea (che è obbligatoria, non ci si può esimere) in maniera più conveniente per tutti. Il cittadino potrà contare, rispetto ad oggi, su una serie di maggiori tutele: in fatto di trasparenza, dal momento che la normativa rafforza gli obblighi di chiarezza a carico della banca rispetto alle condizioni del contratto; nella valutazione dell’immobile, visto che si prevede venga affidata a figure competenti che devono agire nell’interesse del consumatore. Il criterio che ispira le nuove norme e’ dunque quello di una maggiore consapevolezza del contraente.
 
Le banche, da parte loro, sono tenute a considerare in modo approfondito la posizione della persona che chiede il mutuo, in modo da evitare a monte la possibilità che si determinino delle sofferenze.
 
Rispetto al punto specifico del mancato pagamento di 7 rate, come Commissione Finanze stiamo lavorando a un parere che impegna il governo a specificare che la norma non sia retroattiva e non riguardi quindi i contratti già esistenti. Inoltre si prevede che il trasferimento dell’immobile in garanzia debba avvenire con un atto del debitore e non della banca; si stabilisce che vadano chiarite quali sono le condizioni che determinano l’inadempimento, distinguendolo dal ritardato pagamento (che è gia disciplinato, come vedremo tra poco). Infine, occorre garantire l’assoluta indipendenza della figura che valuta l’immobile, facendolo eventualmente nominare dal presidente del tribunale.
 
Una doverosa precisazione: già oggi, da anni, l’articolo 40 del Testo Unico Bancario prevede che la banca possa invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive, precisando che a tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centoottantesimo giorno dalla scadenza della rata.
 
Lo stesso articolo di legge stabilisce che al di sotto dei trenta giorni, il ritardo nel pagamento è quindi privo di conseguenze (nella lettera della legge, non costituisce neppure un ritardo). Il ritardo superiore a trenta giorni, purché non superi i centoottanta giorni dalla scadenza della rata, non autorizza ancora la banca a risolvere il contratto, purché non si tratti di episodio reiterato, anche non consecutivamente, per almeno sette volte.
 
La norma che in questi giorni viene agitata come pietra dello scandalo, non tocca questo articolo, che rimane invariato.
Categorie
dichiarazioni Economia e Finanza

Le politiche per la famiglia ripartono dalla casa

forli-dall-altoIl “pacchetto casa” è uno dei piatti forte della legge di stabilità. Non solo per l’azzeramento delle imposte sulla prima casa, ma anche per una serie di misure che incentivano l’acquisto, la manutenzione e l’investimento delle persone sulla propria abitazione. Un modo per sostenere la famiglia, le giovani coppie, progetti di vita di lunga durata.

CANCELLATE LE TASSE SULLA PRIMA CASA – Viene mantenuto l’impegno di eliminare l’Imu e la Tasi sulla prima abitazione: una misura che ha anche un valore simbolico, un fattore di fiducia e un sostegno concreto alla ripresa dei consumi. Il tutto garantendo ai Comuni la copertura integrale del gettito incassato fin qui dall’imposta sugli immobili. D’ora in avanti, quindi, né i proprietari, né gli inquilini dovranno più pagare Tasi e Imu per l’abitazione principale. Questo, però, ad esclusione degli immobili di maggior pregio (categorie catastali A/1, A/8 e A/9, comprendenti anche ville e castelli).
Esenti dal pagamento di Imu e Tasi anche le abitazioni appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari (anche in deroga al requisito della residenza anagrafica), gli alloggi sociali, la casa assegnata al coniuge in seguito a divorzio e separazione e gli immobili di appartenenti alle Forze armate trasferiti per motivi di lavoro.
Inoltre viene ridotta del 50 per cento l’Imu sulle case date in comodato d’uso a figli o genitori, e questo anche nel caso in cui il comodante possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale (purché non di lusso). Viene esentato dal pagamento dell’Imu anche chi cede l’unica abitazione posseduta – sempre se adibita a prima casa nel 2015 – a parenti disabili fino al secondo grado.
Per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato, Imu e Tasi si applicano con una riduzione del 25 per cento.
Prevista anche, in caso di acquisto di abitazione principale, una imposta di registro con aliquota agevolata del 2 per cento per chi al momento del rogito possiede già un immobile.

CONFERMATI I BONUS CASA – Anche per il 2016 viene confermata l’applicazione del bonus Irpef del 50 per cento sulle ristrutturazioni edilizie e del 65 per cento sugli interventi di miglioramento energetico (ecobonus), inclusi quelli relativi alle parti comuni degli edifici condominiali. Confermato anche il bonus mobili connesso agli interventi di ristrutturazione edilizia, con uno sgravio Irpef del 50 per cento entro un tetto di 10 mila euro per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici e forni di classe non inferiore ad A+. Per le giovani coppie, coniugate o anche solo conviventi (da almeno tre anni), di cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni, che hanno comprato la prima casa, è prevista una detrazione del 50 per cento, per le spese sostenute per l’acquisto dei mobili (non elettrodomestici) nel 2016, entro un tetto che viene portato da 8 mila a 16 mila euro.

ECOBONUS PER IL CONTROLLO CALDAIE – Le detrazioni del 65 per cento delle spese per gli interventi di efficienza energetica vengono estese anche all’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione delle unità abitative.

 LEASING AGEVOLATO PER LA PRIMA CASA – Arriva la possibilità, per le persone fisiche, di ricorrere al leasing finanziario per acquistare immobili destinati ad abitazione principale, con sconti particolari per i giovani under 35. Con il contratto di locazione finanziaria, la banca o l’intermediario si obbligano ad acquistare o far costruire l’immobile, su scelta e indicazione del soggetto utilizzatore, che potrà abitarvi per un dato tempo e dietro un corrispettivo che tenga conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. Alla scadenza di quest’ultimo, l’utilizzatore ha la facoltà di acquistare la proprietà del bene ad un prezzo prestabilito. Sono peraltro deducibili ai fini Irpef, nella misura del 19 per cento, i costi relativi al contratto di locazione finanziaria: si tratta dei canoni e dei relativi oneri accessori per un importo non superiore a 8 mila euro, nonché del costo di acquisto dell’immobile per un importo non superiore a 20 mila euro, nel caso in cui le spese siano sostenute da giovani di età inferiore a 35 anni, con un reddito complessivo non superiore a 55 mila euro all’atto della stipula del contratto e non titolari di diritti di proprietà su immobili a destinazione abitativa. Per i soggetti di età pari o superiore a 35 anni, gli importi massimi detraibili a fini Irpef sono dimezzati.

IVA DIMEZZATA SU ACQUISTO CASE DA COSTRUTTORI – L’Iva per l’acquisto effettuato entro il 2016 di una abitazione residenziale di classe energetica Ao B da un’impresa costruttrice potrà essere scontata per il 50 per cento dall’Irpef dell’acquirente e ripartita in dieci quote annuali.

INCENTIVI PER LA ROTTAMAZIONE DEI CAMPER – Per chi decide di rottamare il suo vecchio camper di categoria “euro 0”, “euro 1” o “euro 2” e sostituirlo con uno nuovo di classe di emissione non inferiore ad “euro 5”, previsti incentivi fino ad un massimo di 8 mila euro, purché l’acquisto avvenga nel corso del 2016 e l’immatricolazione non sia successiva al 31 marzo 2017.

Categorie
dichiarazioni Economia e Finanza Welfare

Approvato il Decreto Casa, tutte le novità in pillole

L’approvazione del Decreto Casa avvenuta alla Camera è un altro atto importante che questo parlamento e questo Governo mettono in campo per sostenere la ripresa economica e rispondere al disagio sociale. Ci sono nuovi investimenti e incentivi per il settore dell’edilizia, ci sono sgravi per l’acquisto di mobili (estesi anche a chi non sta ristrutturando casa), ci sono più soldi per aiutare chi non riesce a pagare l’affitto e un programma di assegnazione di nuovi alloggi pubblici a chi ne ha bisogno. C’è poi la riduzione della cosiddetta “cedolare secca” per i titolari di immobili in affitto che applicano canoni concordati. (Qui puoi trovare il testo completo del decreto)

Di seguito i singoli punti che compongono questo decreto:
BONUS MOBILI SVINCOLATO DA RISTRUTTURAZIONE Dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici ‘sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta (ovvero del bonus mobili al 50%; Ndr), indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni’. Resta però il tetto di spesa per l’acquisto di mobili di 10mila euro.

CEDOLARE SECCA AL 10% PER CANONI CORCORDATI Dal 2014 al 2017 viene applicata un’aliquota ridotta dal 15 al 10% per la cedolare secca sugli affitti, per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani, negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni ad alta tensione abitativa. L’aliquota ridotta è prevista anche per le abitazioni locate a cooperative edilizie o enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti universitari e date a disposizione dei comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione.

CEDOLARE AL 10% ANCHE IN COMUNI COLPITI DA CALAMITÀ Potranno usufruire dal 2014 al 2017 della cedolare secca scontata al 10% anche chi ha un contratto di locazione stipulato nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni, lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

PIÙ RISORSE A FONDO AFFITTI E MOROSITÀ INCOLPEVOLI Vengono erogati 128,5 milioni di euro nel biennio 2014-2015 e 197,5 milioni fino al 2020 per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.

STOP ALLACCI GAS-LUCE-ACQUA PER ABUSIVI Da ora in avanti gli atti aventi ad oggetto l’allacciamento dei servizi di energia elettrica, di gas, di servizi idrici e della telefonia fissa, nelle forme della stipulazione, della volturazione, del rinnovo, sono nulli, e pertanto non possono essere stipulati o comunque adottati, qualora non riportino i dati identificativi del richiedente e il titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’unità immobiliare in favore della quale si richiede l’allacciamento.

PER ABUSIVI STOP ASSEGNAZIONE ALLOGGI PER 5 ANNI Chi occupa abusivamente alloggi di edilizia residenziale pubblica non può partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi della medesima natura per i successivi cinque anni a decorrere dalla data di accertamento Dell’occupazione abusiva.

MORATORIA PER 2014-2015 ‘SCONTI’ AFFITTI EMERSI Chi ha usufruito delle norme che prevedevano agevolazioni per gli inquilini che emergevano da contratti a nero, non dovrà restituire i soldi alla luce delle nuove misure previste dal dl Casa. Vengono fatti salvi ‘fino alla data del 31 dicembre 2015, gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti in base ai contratti di locazione stipulati ai sensi dell’articolo 3, commi 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n.23’ che appunto prevedeva uno sconto per chi riemergeva dal nero.

‘SCONTI’ IRPEF PER INQUILINI ALLOGGI SOCIALI Vengono previste agevolazioni fiscali per il triennio 2014-2016 agli inquilini degli alloggi sociali adibiti ad abitazione principale. Viene prevista una detrazione di 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;di 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro. A PENSIONATI RESIDENTI ALL’ESTERO NO IMU Dal 2015 le abitazioni possedute in Italia dai pensionati italiani residenti all’estero iscritti all’Aire, verranno esentate dall’Imu (in quanto considerate abitazioni principali) e pagheranno Tari e Tasi ridotte di due terzi.

ENTRO LUGLIO PROGRAMMA VENDITA CASE POPOLARI Entro il 30 giugno 2014 un decreto interministeriale dovrà definire le nuove procedure di alienazione delle case popolari e degli immoboli di proprietà di comuni ed enti pubblici.

PROGRAMMA RECUPERO ALLOGGI EDILIZIA RESIDENZIALE Un decreto interministeriale dovrà anche stabilire i criteri per la formulazione di un programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, finanziato, nel limite di 500 milioni di euro, con le risorse provenienti da finanziamenti revocati che erano stati in precedenza destinati alle infrastrutture strategiche. Viene altresì previsto uno stanziamento di ulteriori 67,9 milioni di euro (che vengono prelevati da un nuovo Fondo destinato a raccogliere le risorse non utilizzate da alcuni programmi di edilizia residenziale) per il recupero di alloggi da assegnare, con priorità, agli inquilini appartenenti alle categorie meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.

VIA LIMITE 20% SERVIZI E NEGOZI PER ALLOGGI SOCIALI Potranno essere costruiti ‘servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, al commercio con esclusione delle grandi strutture di vendita, necessarie a garantire l’integrazione sociale degli inquilini degli alloggi sociali’ anche in misura superiore al 20% della superficie complessiva comunque ammessa. In pratica si elimina il limite del 20% presente nel testo originario del decreto, e inoltre allunga i tempi entro cui le Regioni devono definire i requisiti di accesso e di permanenza nell’alloggio sociale, i criteri e i parametri atti a regolamentare i canoni minimi e massimi di locazione.

PER APPALTI PUBBLICI ‘SALVE’ AZIENDE SPECIALISTICHE E’ stata anche inserita nell’articolato la norma che individua le categorie di lavorazioni – tra quelle indicate nel regolamento del Codice dei contratti pubblici – che per la loro rilevante complessità tecnica o per il contenuto tecnologico richiedono l’esecuzione da parte di operatori specificamente qualificati. Si individuano quali sono negli appalti pubblici quei particolari ambiti in cui si richiede l’affidamento a una azienda specialistica: in particolare vengono ridotte da 33 a 24 le categorie specialistiche a qualificazione obbligatoria e da 24 a 14 le Sios (categorie cosiddette ‘superspecialistiche’).

EXPO 2015: 25 MLN IN PIÙ E REGOLE PIÙ SEMPLICI Vengono introdotte misure per prorogare al 2015 la disciplina sull’utilizzo dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni; inoltre si consente alla società EXPO 2015 spa di derogare alla disciplina sui contratti pubblici, per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi. Per il 2014 vengono erogati 25 milioni di euro, a favore del comune di Milano, come contributo per gli oneri che il medesimo comune sostiene per la realizzazione dell’evento.

IN FALLIMENTI DIRITTO PRELAZIONE ESTESO AI CONIUGI Nei casi di fallimento delle società costruttrici, ‘qualora l’immobile sia stato consegnato all’acquirente e da questi adibito ad abitazione principale per sè, per il coniuge o per un proprio parente in primo grado, all’acquirente medesimo, anche nel caso in cui abbia escusso la fideiussione, è riconosciuto il diritto di prelazione nell’acquisto dell’immobile al prezzo definitivo raggiunto nell’incanto’.

REDDITO D’IMPRESA Viene previsto che i redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recupero su un fabbricato preesistente di un alloggio sociale, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, nella misura del 40 per cento.

RISORSE PER ACQUISTO ALLOGGI A INQUILINI IACP E COOP Saranno gli inquilini degli alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) e ‘i soci assegnatari di alloggi di cooperative edilizie a proprietà indivisa’ a poter ricevere i contributi statali per acquistare gli stessi alloggi, con le risorse del Fondo creato ad hoc.

INTERVENTI EDILIZIA SOCIALE PER OVER 65 E DONNE Nell’ambito degli interventi per aumentare l’offerta di alloggi sociali in locazione, verranno stanziate risorse anche ‘per edilizia abitativa con gestione collettiva dei servizi di pertinenza, di edilizia abitativa e dei relativi servizi finalizzati ad utenti di età maggiore di sessantacinque anni’, e per il ‘recupero di immobili fatiscenti o da dismettere esistenti nei centri storici e nelle periferie’. Un altro emendamento prevede che ‘anche le donne ospiti dei centri antiviolenza e delle case rifugio saranno tra i soggetti a cui potranno essere concessi in locazione alloggi sociali’.

ALLOGGI A CORPI ANTICRIMINALITÀ DOPO STOP SERVIZIO ‘L’assegnatario degli alloggi di edilizia residenziale concessi in locazioni o in godimento ai dipendenti delle amministrazioni dello Stato’ impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, ‘rimangono in godimento del locatario anche qualora sia riformato totalmente o parzialmente per malattia, anche non dipendente da cause di servizio. Nel caso di pensionamento dell’assegnatario, i predetti alloggi rimangono assegnati in locazione per un periodo di ulteriori tre anni dalla cessazione dell’incarico’. Anche nel caso di decesso dell’assegnatario, i predetti alloggi rimangono assegnati in locazione al coniuge o agli aventi diritto, che ne facciano richiesta per un periodo di ulteriori tre anni a partire dalla morte Dell’assegnatario.

CESSIONE IMMOBILI ANCHE PRIVATI PER ALLOGGI SOCIALI Possono essere ceduti o conferiti ai fondi immobiliari, immobili residenziali realizzati da soggetti pubblici e privati con il concorso di un contributo pubblico, e destinati a concorrere all’aumento dell’offerta di alloggio sociali’.

CLAUSOLA RISCATTO ALLOGGI SOCIALI DOPO 7 ANNI Le convenzioni che disciplinano le modalità di locazione degli alloggi sociali possono contenere la clausola di riscatto dell’unità immobiliare e le relative condizioni economiche. La clausola comunque non può consentire il riscatto prima di sette anni dall’inizio della locazione.

SE STOP LAVORI COOP, COMUNE PROSEGUE COSTRUZIONI Se le cooperative edilizie impegnate nella realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale per i dipendenti Pa impegnati nella lotta alla criminalità organizzata non intendono concorrere con proprie risorse alla completa realizzazione dell’originario intervento di edilizia sovvenzionata decadono dallo specifico finanziamento e le corrispondenti risorse sono assegnate ai comuni in cui ricade l’intervento per essere destinate alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica.

ELENCO IMMOBILI DISPONIBILI Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le regioni trasmettono al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti gli elenchi predisposti dai comuni e dagli Iacp, comunque denominati, delle unità immobiliari che, con interventi di manutenzione ed efficientamento di non rilevante entità, siano resi prontamente disponibili per le assegnazioni.

COPERTURE DEL DECRETO Il piano Casa prevede lo stanziamento di 97,71 milioni di euro per il 2014; 184 milioni di euro per il 2015; 152,70 milioni di euro per il 2016; 129 milioni di euro per il 2017; 86,85 milioni di euro per il 2018; 83,52 milioni di euro per il 2019; 46,92 milioni di euro per il 2020; 18,52 milioni di euro dal 2021.