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Il depistaggio è un reato: più forze alle indagini per cercare la verità

 Il reato di depistaggio entra nel codice penale. L’aula della Camera ieri sera ha approvato in via definitiva il testo che punisce il pubblico ufficiale che manomette prove per ostacolare le indagini. Il provvedimento prevede tra l’altro aggravanti nel caso di processi di strage, mafia e associazioni sovversive.

IN CARCERE CHI DEPISTA Il pubblico ufficiale che depista rischia ora da 3 a 8 anni di carcere. Il nuovo delitto di frode in processo penale e depistaggio, infatti, punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, allo scopo di ostacolare o impedire indagini o processi, modifica il corpo del reato o la scena del crimine oppure mente o è reticente. Se invece distrugge, occulta o altera prove oppure crea false piste la pena aumenta da un terzo alla metà. L’inasprimento di pena (reclusione da 6 a 12 anni) scatta anche quando il reato riguarda processi per stragi e terrorismo, mafia e associazioni segrete, traffico di armi e materiale nucleare, chimico o biologico, o altri gravi delitti come la tratta di persone e il sequestro a scopo estorsivo. Se la condanna supera i 3 anni si applica l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

STRETTA SU FRODE IN PROCESSO CIVILE Aumento di pena anche per il reato di frode processuale nell’ambito di un procedimento civile o amministrativo. Chi modifica lo stato dei luoghi, delle cose o delle persone al fine di ingannare il giudice o il perito sarà ora punito con la reclusione da uno a 5 anni. A differenza del depistaggio che è reato proprio (può commetterlo solo un pubblico ufficiale/incaricato di pubblico servizio), la frode nel processo civile è reato comune.

AGGRAVANTI PER CHI INGANNA GIUSTIZIA Al di fuori del depistaggio, è previsto comunque un aumento di pena (dalla metà a due terzi) anche nel caso di falsa testimonianza, frode processuale e favoreggiamento personale commessi per ostacolare o sviare indagini e processi per stragi, terrorismo, mafia e altri gravi delitti. Ulteriori aggravanti sono infine previste per i principali delitti contro l’amministrazione della giustizia (compreso il depistaggio) se ne deriva una condanna a danno di un terzo.

SCONTI DI PENA Una riduzione di pena (da metà a due terzi) premierà chi si adopera a ripristinare lo stato della scena del reato e delle prove o a evitare conseguenze ulteriori oppure aiuta i magistrati a individuare i colpevoli del depistaggio.
NIENTE SANZIONI A CHI RITRATTA Non è punibile il colpevole che ritratta il falso prima che si chiuda il dibattimento.
PRESCRIZIONE PIÙ LUNGA Il depistaggio aggravato comporta inoltre il raddoppio dei termini di prescrizione.
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Depistaggio e inquinamento processuale, finalmente saranno reati

Abbiamo approvato alla Camera la legge che introduce il reato di depistaggio e inquinamento processuale. Secondo le nuove norme sarà punito chiunque, allo scopo di ostacolare o impedire indagini o processi, modifica il corpo del reato o la scena del crimine, distrugge, occulta o altera prove oppure crea false piste. Un provvedimento doveroso in un Paese in cui ancora tante stragi sono avvolte nel mistero di torbidi rapporti tra apparati dello Stato e organizzazioni criminali. Dopo il voto della Camera, spetta al Senato provvedere all’approvazione definitiva.

La norma prevede che chi commetterà questo tipo di reato rischierà il carcere fino a 4 anni. Nel codice penale entra il ‘delitto autonomo di depistaggio e inquinamento processuale’, con aggravanti per i pubblici ufficiali e nel caso di processi di strage, mafia e associazioni sovversive.

Quando a depistare è un pubblico ufficiale la pena aumenta da un terzo alla metà. L’inasprimento di pena (da sei a dodici anni) scatta anche qualora tale reato riguardi processi per stragi e terrorismo, mafia e associazioni segrete, traffico di armi e materiale nucleare, chimico o biologico, o altri gravi delitti come la tratta di persone e il sequestro a scopo estorsivo. Se la condanna supera i 3 anni si applica l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Una riduzione di pena (da metà a due terzi) premierà chi si adopera a ripristinare lo stato della scena del reato e delle prove o a evitare conseguenze ulteriori oppure aiuta i magistrati a individuare i colpevoli del depistaggio. Il depistaggio aggravato comporta il raddoppio dei termini di prescrizione.