Categorie
Infrastrutture PrimoPiano

Nuovo decreto trasporti, via libera alla Camera. Autostrade, strade, porti, monopattini, Cds: tutte le novità

Una disciplina organica sulla circolazione dei monopattini elettrici, e l’introduzione dei cosiddetti stalli rosa, parcheggi destinati alle donne in gravidanza o a genitori con un bambino di età non superiore ai due anni. Ulteriori parcheggi riservati ai veicoli elettrici e nuove norme per i veicoli autoarticolati. Un riordino del codice della strada e la possibilità di effettuare servizio taxi anche con motocicli e velocipedi. Una nuova società, controllata interamente dal Mef, per svolgere l’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione, e l’istituzione del “Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità” (Cismi) presso il Mims. Sono alcuni degli interventi contenuti sul decreto Infrastrutture e Trasporti sul quale l’aula del Senato ha votato la fiducia al Governo nella sua versione definitiva dopo l’approvazione della Camera dei deputati.

TUTTI I MATERIALI
> Il testo definitivo
> Il dossier di approfondimento

STRADE 
Viene differito al 31 dicembre 2021 il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economici finanziari delle concessionarie autostradali. Si interviene sull’affidamento della concessione dell’autostrada A22 del Brennero, con la possibilità del project financing entro il 2022. Si proroga di due anni la durata delle concessioni in corso relative ai servizi di distribuzione di carbolubrificanti e ai servizi di ristoro sulla rete autostradale. Si proroga al 31 dicembre 2021 la sospensione degli incrementi delle tariffe di pedaggio delle autostrade A24 (Strada i Parchi) e A25. 

Ci sono disposizioni relative alla realizzazione dell’intervento viario Tarquinia-San Pietro in Palazzi. Si prevede l’assegnazione all’Anas di un contributo di 8 milioni di euro (3 milioni per il 2022 e 5 milioni per il 2023) da destinare alla redazione della progettazione di fattibilità tecnico-economica relativa all’adeguamento e alla messa in sicurezza della strada statale 1 via Aurelia, nel tratto compreso tra i comuni di Sanremo e Ventimiglia. 

Ci sono disposizioni finalizzate all’individuazione di nuovi siti per i caselli autostradali, funzionali all’accesso alle stazioni ferroviarie per l’alta velocità e l’alta capacità di prossima realizzazione. Si prorogano i finanziamenti per il completamento della strada statale 291 della Nurra in Sardegna.Si dispone che, in fase di progettazione ed esecuzione di infrastrutture di tipo stradale, autostradale e ferroviario, debbano essere previste infrastrutture complementari atte a consentire il passaggio in sicurezza di fauna selvatica nelle aree in cui è maggiore la loro presenza nel territorio. 

Si stabilisce che le società miste regionali (Autostrade del Lazio, Autostrade del Molise, Concessioni Autostradali Lombarde, Concessioni Autostradali Piemontesi) che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl, non abbiano avviato o concluso con un provvedimento di aggiudicazione le procedure di gara per l’affidamento delle autostrade di rilevanza regionale, sono sciolte e poste in liquidazione. Resta ferma l’assegnazione al Mims delle risorse già destinate alla realizzazione delle infrastrutture di rilevanza regionale ad opera delle società liquidate ed ancora disponibili, da impiegarsi per le medesime finalità.

ANAS
Si  prevede la costituzione di una nuova società, controllata interamente dal Mef, per svolgere l’attività di gestione delle autostrade statali in regime di concessione, in un percorso di ridefinizione della missione di Anas, rifocalizzata sulle strade non a pedaggio. Alla nuova società infatti, soggetta al controllo del ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, saranno trasferite, con esclusivo riguardo alle autostrade statali a pedaggio, le funzioni e le attività attribuite dalle disposizioni vigenti ad Anas.La nuova società potrà stipulare apposite convenzioni con società direttamente o indirettamente controllate dallo Stato ai fini dell’assistenza tecnica, operativa e gestionale nonché costituire o acquisire partecipazioni in società di gestione di autostrade statali. 

Il Mef è autorizzato a partecipare al capitale sociale della nuova società e a rafforzarne la dotazione patrimoniale con un apporto complessivo di 52 milioni di euro, dal 2021 al 2024. Tale apporto può essere incrementato fino a 528 milioni di euro nel 2021, utilizzando i residui dell’autorizzazione di spesa relativa a Patrimonio destinato. Si prevede anche che l’Anas adotti sistemi di contabilità separata per le attività oggetto di diritti speciali ed esclusivi, che sono svolte mediante il contratto di programma sottoscritto con il Mims; e si precisa che il contratto di programma di Anas individua le opere da realizzare e i servizi da rendere (invece che definire il corrispettivo annuale a fronte delle opere e dei servizi da fornire, come previsto nella legislazione vigente). 

FOGLIO ROSA, STALLI ROSA, MONOPATTINI 
Vengono introdotte diverse modifiche al codice della strada, mutuate dal testo che la commissione Trasporti della Camera aveva già licenziato per l’assemblea circa due anni fa e che era stato poi rinviato in commissione. Sono previsti tra l’altro il prolungamento della durata del foglio rosa da sei mesi a un anno e la possibilità di ripetere l’esame pratico per la patente, dopo aver superato l’esame teorico ed aver fallito alla prima prova pratica due volte, anziché una sola. Viene introdotto il permesso rosa per i veicoli guidati da donne in gravidanza o nei primi due anni di maternità.

È stata introdotta una disciplina puntuale dei monopattini elettrici – che sostituisce quanto previsto dalla legge di Bilancio 2020 nelle more della sperimentazione avviata in numerose città -vietandone circolazione e sosta sui marciapiedi (salvo che nelle aree individuate dai comuni), portando il limite generale di velocità a 20 km/h da 25, prevedendo l’obbligo di casco dai 14 ai 18 anni e che mezz’ora dopo il tramonto e durante tutta la notte vi sarà obbligo di circolare con giubbotto catarifrangente o bretelle retroriflettenti, la confisca per i mezzi truccati e l’obbligo di assicurazione per quelli in sharing (per gli altri èaffidato al Mims il compito di avviare un’istruttoria per verificare la necessità dell’introduzione dell’obbligo di assicurazione sulla responsabilità civile).

Vengono indicati nel dettaglio i requisiti che i monopattini, la cui conduzione è riservata ai maggiori di 14 anni, devono possedere per poter circolare. Rimane il limite di velocità di 6 km/h per la circolazione nelle aree pedonali, è vietata la circolazione contromano, salvo che nelle strade con doppio senso ciclabile. 

CODICE DELLA STRADA 
Ma sono numerosi gli interventi in materia di circolazione. Si prevede la possibilità di riservare spazi di parcheggio ai veicoli elettrici, ai veicoli per il carico e scarico delle merci e a quelli adibiti al trasporto scolastico. Si prevede quindi il divieto di sosta e fermata negli spazi riservati, con l’applicazione di sanzioni nel caso di violazione. Con riferimento ai veicoli elettrici, il divieto di sosta e fermata riguarda anche gli spazi per la ricarica. Si rafforzano le sanzioni pecuniarie e aumenta la decurtazione dei punti dalla patente per chi occupa senza autorizzazione gli spazi riservati ai veicoli al servizio di persone con disabilità e in questo casosi prevede che tali veicoli, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli ad essi riservati, possano essere parcheggiati gratuitamente nelle aree di sosta a pagamento.

Le nuove disposizioni riducono le masse complessive consentite nel caso di trasporto eseguito con veicoli eccezionali, con l’introduzione di deroghe per i veicoli in dotazione alla Protezione civile, agli enti locali e del Terzo settore; aumentano le sanzioni nel caso di getto di rifiuti o di altre cose dai veicoli; introducono il divieto, sulle strade o sui veicoli, di pubblicità che proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica oppure discriminatori; consentono l’installazione di cartelli al centro delle rotatorie per indicare l’impresa incaricata di curare il verde, quando la manutenzione è affidata a titolo gratuito a società private o ad altri enti; precisano che, in caso di attraversamento a livelli sfalsati tra due strade appartenenti a enti diversi, la titolarità delle strutture che realizzano l’opera d’arte principale del sottopasso o sovrappasso rileva ai fini della loro realizzazione e manutenzione anche straordinaria.

Le modalità e gli oneri di realizzazione e manutenzione delle strutture sono disciplinati in appositi atti convenzionali tra gli enti proprietari e i gestori delle strade interessate dall’attraversamento; dispongono che, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, i conducenti dei veicoli debbano dare la precedenza anche ai pedoni che si accingono ad attraversare la strada; aumentano a 3,5 metri il limite massimo di lunghezza dei velocipedi; includono nella categoria di ciclomotore anche i veicoli a due o tre ruote dotati di motore elettrico, con potenza non superiore a 4mila watt; ricomprendono nella categoria dei veicoli d’epoca e di interesse storico-collezionistico i ciclomotori e le macchine agricole; aumentano da 16,5 metri a 18,75 metri la lunghezza massima degli autoarticolati e degli autosnodati e consentono agli autosnodati e ai filosnodati destinati a sistemi di trasporto rapido di massa di raggiungere la lunghezza massima di 24 metri, purché su itinerari in corsia riservata autorizzati dal Mima; aumentano da 19 a 19,5 tonnellate la massa complessiva a pieno carico di autobus o filobus a 2 assi. 

E ancora: rendono più stringenti le norme sull’uso delle luci e dei catarinfrangenti per le biciclette; prevedono che possano essere affidate in concessione alle imprese di autoriparazione le revisioni periodiche, oltre che dei veicoli pesanti, anche dei rimorchi e semirimorchi; demandano ad un decreto del ministro delle Infrastrutture la definizione delle modalità di riqualificazione delle bombole, ai fini della revisione dei veicoli a Gpl; ampliano anche ai motocicli e ai velocipedi la possibilità di effettuare il servizio di piazza; stabiliscono che i motoveicoli impegnati in competizioni motoristiche fuoristrada che prevedono trasferimenti su strada possano utilizzare targhe sostitutive; aumentano da 16,5 a 18,75 metri la lunghezza massima dei convogli formati da macchine agricole semoventi e delle macchine agricole trainate.

Inoltre, consentono alle reti costituite da imprenditori agricoli, singoli o associati, finalizzate anche all’acquisto di macchine agricole, di immatricolare le macchine agricole a nome della rete di imprese; introducono come ulteriore requisito per il conseguimento del certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB, ossia per la guida di veicoli adibiti a servizio pubblico di piazza o noleggio con conducente, quello di aver frequentato un corso di formazione di primo soccorso; prevedono che le limitazioni alla guida per i neopatentati non si applichino se al fianco del conducente si trovi, con funzioni di istruttore, una persona di età non superiore a 65 anni, munita di patente valida conseguita da almeno 10 anni ovvero valida per la categoria superiore. 

Oltre a quanto sopra, consentono di ripetere la prova pratica per il conseguimento della patente di guida per due volte, invece che per una sola volta; prevedono che le variazioni dei punteggi della patente siano comunicate agli automobilisti attraverso il portale dell’automobilista; stabiliscono che gli enti locali rendano noti i dati relativi ai proventi delle sanzioni derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità; prevedono che il mancato rispetto del divieto di attraversamento dei passaggi a livello possa essere rilevato anche tramite appositi dispositivi, anche installati direttamente dal gestore dell’infrastruttura ferroviaria a sue spese; prevedono che, in caso di mancato uso del casco sui mezzi a due ruote da parte del trasportato, della violazione risponda sempre anche il conducente e non solo se il trasportato è un minore; introducono il divieto di utilizzare durante la guida smartphone, computerportatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante, aumentando, per i casi di violazione, gli importi delle sanzioni.

 Le disposizioni relative alla circolazione inoltre: inseriscono tra i mezzi a due ruote dei quali è vietata quella sulle autostrade e sulle strade extra-urbane anche quelli a motore elettrico di potenza inferiore a 11kW; consentono l’uso della sirena ai motoveicoli impiegati in interventi di emergenza sanitaria; chiariscono che l’invito della pubblica autorità a presentarsi per fornire informazioni in ordine alla regolarità dei documenti necessari per la circolazione non può essere applicato nel caso in cui l’esistenza e la validità della documentazione possa essere verificata tramite la consultazione di banche dati e archivi pubblici accessibili da parte degli organi di polizia stradale; introducono ulteriori obblighi di cautela per gli automobilisti al fine di rafforzare la tutela dei pedoni nel caso di attraversamenti di strade prive di semafori; precisano che, come chiesto dalle aziende di noleggio, nei casi di locazione senza conducente, delle violazioni risponde il locatario, in vece del proprietario in solido con l’autore della violazione o, per i ciclomotori, con l’intestatario del contrassegno di circolazione; prevedono che i ricorsi contro le sanzioni possano essere presentati per via telematica; integrano in più punti la disciplina della procedura per l’applicazione della misura cautelare del sequestro del veicolo. 

Quindi, di precisa che, al fine di ridurre i tempi di sottoscrizione degli atti convenzionali per la disciplina delle modalità e degli oneri di realizzazione e manutenzione delle strutture delle opere d’arte dei sottopassi e dei sovrappassi, l’elenco di tali strutture, con l’indicazione degli enti titolari, viene approvato con decreto del ministro delle Infrastrutture. Si chiarisce che la possibilità di sosta gratuita dei veicoli al servizio delle persone con disabilità nei parcheggi a pagamento decorre dal 1° gennaio 2022 e si autorizza gli enti locali a rivedere le tariffe per compensare le eventuali minori entrate. Si introducono alcune specificazioni in relazione alla classificazione delle macchine agricole come veicoli di interesse storico o collezionistico. Si stabilisce che i veicoli non immatricolati e quelli già muniti di carta di circolazione possono circolare con l’autorizzazione di prova per esigenze connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento, fermo restando l’obbligo di copertura assicurativa. 

Si demanda ad un decreto del ministro delle Infrastrutture l’inserimento, tra le modifiche ai veicoli per le quali l’aggiornamento della carta di circolazione non è subordinato a visita e prova, anche quelle che riguardano i sistemi ruota. Sulla disciplina dell’attività di autotrasportatore, si precisa che il presupposto che rende necessaria l’acquisizione della Carta di qualificazione del conducente (CQC) è l’esercizio dell’attività di trasporto professionale di persone o cose (e non la semplice guida di veicoli di categoria superiore) e vengono chiarite le diverse casistiche che comprovano il possesso della CQC in relazione a patenti rilasciate da Stati esteri, anche extra europei. 

Si disciplinano le modalità e le condizioni affinché, dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, ai giovani fino a 35 anni e ai percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali sia concesso un contributo di un importo massimo di mille euro, a titolo di rimborso delle spese sostenute per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali necessarie per la guida dei veicoli destinati all’attività di autotrasporto di merci per conto di terzi. Si autorizza la presenza a bordo degli autocarri, oltre che delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose trasportate, anche di un soggetto neoassunto, in possesso dei titoli professionali previsti per l’esercizio della professione, per un periodo di addestramento di durata massima di tre mesi. 

Viene modificata la nozione di servizi automobilistici interregionali di competenza statale, in relazione ai quali non si richiede più che il percorso prestabilito del mezzo tocchi il territorio di almeno tre regioni ma che sia di lunghezza pari o superiore a 250 chilometri e che colleghi almeno due regioni. Sono inoltre precisati alcuni obblighi di sicurezza in capo agli operatori e si prevede l’introduzione di semplificazioni nel procedimento autorizzatorio. Ci sono disposizioni per la costituzione delle commissioni d’esame per il conseguimento dell’abilitazione a svolgere le funzioni di ispettore incaricato dei controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi.

Si prevede che il Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, istituito dalla legge di Bilancio 2020, possa essere utilizzato per il finanziamento del 50% degli interventi realizzati da comuni ed unioni di comuni per la messa in sicurezza della mobilità ciclistica urbana, anche mediante l’istituzione di zone a velocità limitata, inferiore o uguale a 30 km/h, e l’installazione della relativa segnaletica; per la realizzazione di stalli o aree sosta dei velocipedi nonché della casa avanzata e delle corsie ciclabili. 
Si amplia ad ulteriori categorie di soggetti, tra le quali le donne in gravidanza, gli ultrasessantacinquenni e le persone con malattie che richiedono cure continuative, la possibilità di usufruire del cosiddetto “buono taxi”. 

Viene istituito un fondo, con una dotazione di 25 milioni di euro annui per il periodo 2022-2024, per sostenere la trasformazione digitale dei servizi di motorizzazione resi ai cittadini e garantire la sicurezza cibernetica dei dati trattati. Viene abrogata la disposizione del decreto legislativo n. 286 del 2005, che prevede il rinvio ad un decreto ministeriale per la definizione delle modalità di rilascio della carta di qualificazione del conducente agli autisti di Paesi terzi che siano dipendenti di un’impresa stabilita in Italia. 

Viene anche abrogato il comma 3-bis dell’articolo 18 del decreto-legge n. 50 del 2017, che aveva previsto la possibilità che, fino al 2022, le risorse derivanti dalle sanzioni pecuniarie applicate per la violazione delle norme del codice della strada potessero essere utilizzate per il finanziamento degli oneri relativi alle funzioni di viabilità e di polizia locale con riferimento al miglioramento della sicurezza stradale, nonché per interventi per il ricovero degli animali randagi, per la rimozione dei rifiuti abbandonati e per il decoro urbano delle aree e delle sedi stradali. 

Vengono semplificate le procedure per il riconoscimento delle agevolazioni per l’acquisto dei veicoli per le persone con disabilità. CISMI Viene istituita presso il Mims una struttura di missione denominata “Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità” (Cismi). Vengono introdotte anche nuove disposizioni organizzative del Mims e vengono inserite alcune disposizioni in merito al Consiglio superiore dei lavori pubblici. 

RECOVERY PLAN 
Viene integrata la normativa che disciplina il caso in cui al presidente della commissione Via-Vas sia attribuita anche la presidenza della commissione Via per i progetti Pnrr-Pniec, chiarendo che la finalità della norma è anche quella di evitare qualsiasi effetto di decadenza. Si interviene sul sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, rifinanziando la componente prestiti e contributi del Fondo 394/81. 
Con lo scopo di rilanciare e accelerare il processo di progettazione nei comuni delle città metropolitane, delle province e delle regioni del Mezzogiorno, nonché in quelli ricompresi nelle regioni in transizione e nelle aree interne del Paese, in vista dell’avvio del ciclo di programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali e della partecipazione ai bandi attuativi del Pnrr, si prevede l’istituzione del Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale, con una dotazione di 16,2 milioni di euro per il 2021 e 145,3 milioni di euro per il 2022. 

C’è una norma che punta all’accelerazione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale, relativi ad alcuni interventi infrastrutturali indicati nel Pnrr o finanziati dal Fondone complementare; si tratta di quelli elencati nell’Allegato IV del dl Semplificazioni-Governance Recovery. Si interviene poi sullo stesso decreto legge 77/2021 inserendo la previsione in base alla quale le stazioni appaltanti, ai soli fini di trasparenza, danno evidenza nei rispettivi sitiistituzionali dell’avvio delle procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando di gara previste in materia di affidamento dei contratti pubblici Pnrr e Pnc. 

Si definiscono alcune procedure per l’attuazione del Pnrr, prevedendo che le amministrazioni responsabili stabiliscano criteri di assegnazione delle risorse ulteriori rispetto a quelli ordinari previsti dalla disciplina di settore e idonei ad assicurare il rispetto delle condizionalità degli obiettivi iniziali, intermedi e finali e dei cronoprogrammi previsti dal Pnrr stesso, nonché i relativi obblighi di monitoraggio. Con riguardo all’obiettivo della digitalizzazione, si dispone che le pubbliche amministrazioni utilizzino esclusivamente le identità digitali Spid, la carta d’identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi ai fini dell’identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete, il cosiddetto switch-off per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. 

Inoltre, si prevede che con decreto del presidente del Consiglio e del ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione sia stabilita la data a decorrere dalla quale le pubbliche amministrazioni utilizzino esclusivamente, appunto, le identità digitali Spid, la carta d’identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi, per consentire l’accesso delle imprese e dei professionisti ai propri servizi in rete. 

Al contempo, si stabilisce che con gli stessi decreti sia individuata la data a decorrere dalla quale i gestori di servizi pubblici e le società di controllo pubblico utilizzino esclusivamente le identità digitali Spid, la carta d’identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi ai fini dell’identificazione degli utenti nei propri servizi online. È stato anche aggiunto un articolo al decreto Semplificazioni-Governance relativo alle infrastrutture energetiche lineari. 

ITA, LA NUOVA COMPAGNIA AEREA
Ci sono norme sugli effetti della Brexit per i collegamenti tra Milano Linate e il Regno Unito e sull’amministrazione straordinaria di Alitalia, a cui è succeduta Ita. Sulla Brexit, le disposizioni volte a contenerne gli effetti sono state prorogate al 31 ottobre del 2021. Su Alitalia, si modifica la disciplina dei poteri dei commissari straordinari in relazione al trasferimento dei complessi aziendali della compagnia e delle altre società del gruppo, anch’esse in amministrazione straordinaria, alla luce della decisione della Commissione europea. In particolare si prevede che il programma della procedura di amministrazione straordinaria sia immediatamente adeguato alla decisione della Commissione europea dai commissari straordinari, i quali possono procedere all’adozione, per ciascun compendio di beni oggetto di cessione, anziché per ciascun ramo d’azienda, anche di distinti programmi nell’ambito di quelli previsti dall’articolo 27 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270. 

Le modifiche al programma possono prevedere la cessione a trattativa privata anche di singoli beni oltre che di rami d’azienda, come già previsto, o di parte di essi, perimetrati in coerenza con la decisione della Commissione europea. Il programma predisposto e adottato dai commissari straordinari in conformità al piano industriale si intende ad ogni effetto autorizzato. 

È autorizzata la cessione diretta a Ita di compendi aziendali dal ramo aviation individuati dall’offerta vincolante, in aggiunta a quanto individuato nel piano industriale, formulata dalla società, in questo caso in conformità alla decisione della Commissione europea e, a seguito di tale cessione totale o parziale, si prevede che gli slot aeroportuali non trasferiti all’acquirente siano restituiti al responsabile dell’assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti. 

È autorizzata la cessione autonoma, anche antecedentemente alla modifica del programma, del marchio Alitalia, da effettuarsi nei confronti di titolari di licenze di esercizio di trasporto aereo o di certificazioni di operatore aereo, individuati tramite procedura di gara. Si dispone, infine, che, a seguito della decisione della Commissione europea, il ministero dell’Economia sottoscriva l’aumento di capitale previsto dalla normativa vigente. 

PONTE MORANDI
Si proroga al 31 dicembre 2024 la durata massima dell’incarico del commissario straordinario previsto per la ricostruzione del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018, e viene disciplinata la copertura dei relativi oneri, quantificati complessivamente in circa 4,9 milioni di euro per il periodo 2021-2024. Sono state inserite ulteriori disposizioni concernenti, tra l’altro: la modifica della disciplina istitutiva della zona logistica semplificata-porto e retroporto di Genova per il superamento dell’emergenza conseguente al crollo del viadotto Polcevera; un intervento sulle norme contabili previste dall’articolo 1-septies del decreto-legge n. 73 del 2021, volto a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcune materie da costruzione, verificatesi nel primo semestre 2021; la nomina a commissario straordinario dell’amministratore delegato della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa, al fine di assicurare la tempestiva realizzazione entro il 31 dicembre 2024 degli interventi di adeguamento della pista olimpica di bob e slittino “Eugenio Monti” di Cortina d’Ampezzo; l’estensione anche della progettazione di fattibilità tecnico-economica delle verifiche stabilite per i progetti definitivi ed esecutivi delle opere incluse nell’Allegato IV del decreto-legge n. 77 del 2021; l’applicazione a tali opere delle procedure semplificate indicate per gli interventi contenuti nel Pnrr e nel Fnc; misure per assicurare il recupero della funzionalità tecnica della funivia Savona-San Giuseppe di Cairo. 

VEICOLI GREEN
Si interviene sulla disciplina delle agevolazioni per l’acquisto di veicoli nuovi a basse emissioni, ecobonus. Si specifica che il termine del 31 dicembre 2021 per usufruire dei contributi si riferisce alla data di acquisto del veicolo e non alla data di immatricolazione. Tale modifica si applica alle procedure in corso. Si fissano i termini di scadenza per il completamento della procedura online di prestazione dei contributi. Inoltre, si prevede che le risorse del cosiddetto extrabonus per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi che siano ancora disponibili siano destinate alla copertura dell’ecobonus previsto per gli stessi veicoli. Viene introdotto – con tappe progressive, dal 30 giugno 2022 al 1° gennaio 2024 – il divieto di circolazione sul territorio nazionale degli autobus per i servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio e con emissioni da Euro 1 a Euro 3 (si stanziano contestualmente risorse per l’acquisto di mezzi su gomma ad alimentazione alternativa). Si modifica la disciplina delle agevolazioni per la riqualificazione elettrica di talune categorie di veicoli originariamente immatricolati con motore termico, e quella delle agevolazioni per l’acquisto di veicoli elettrici da parte di soggetti appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 30mila euro. 

TRASPORTI FERROVIARI E MARITTIMI
Viene istituito nello stato di previsione del Mims un fondo con una dotazione di 60 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, per finanziare i costi di implementazione del sottosistema Ertms (European Rail Traffic Management System, sistema europeo di gestione del traffico ferroviario) di bordo dei veicoli. Si interviene nel settore del trasporto marittimo, prevedendo la modifica di diverse disposizioni del decreto legislativo n. 53 del 2011 in materia di sicurezza delle navi, volte ad un’armonizzazione della normativa dell’Unione europea e all’aggiornamento delle previsioni sulla formazione del personale ispettivo del Corpo delle capitanerie di porto. 

Il porto di Arbatax viene inserito nella circoscrizione di competenza dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. Nel testo originario del decreto legge si faceva riferimento anche all’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, nella cui area di competenza erano inseriti il porto Rifugio e il porto dell’isola di Gela: nel passaggio nelle commissioni è stato poi aggiunto il porto di Licata. 

Con lo scopo di migliorare e rendere più sostenibile la mobilità dei passeggeri e delle merci tra le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina, nonché la continuità territoriale da e per la Sicilia, vengono assegnati all’Autorità di sistema portuale dello Stretto 2 milioni di euro per il 2021, 30 milioni di euro per il 2022 e 5 milioni di euro per il 2023 per la realizzazione di interventi infrastrutturali necessari per aumentare la capacità di accosto per le unità adibite al traghettamento nello Stretto di Messina, nonché i servizi ai pendolari. 

Si estendono le compensazioni per la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati nel periodo dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020, previste finora a favore delle sole navi battenti bandiera italiana impiegate nel trasporto di passeggeri e di passeggeri e merci via mare, anche alle navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo o battenti bandiera di altri Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. 

Si estendono alle navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo che esercitano attività di cabotaggio, di rifornimento dei prodotti petroliferi necessari alla propulsione ed ai consumi di bordo delle navi, nonché adibite a deposito ed assistenza alle piattaforme petrolifere nazionali, anche gli sgravi contributivi previsti per le navi iscritte nei registri nazionali. Vengono introdotte alcune modifiche alle disposizioni di cui al decreto legge n. 34 del 2020, in relazione alle agevolazioni e alle compensazioni riconosciute alle Autorità di sistema portuale per le perdite subite a causa della pandemia. 

Viene autorizzata l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale a corrispondere un ulteriore contributo, nel limite di spesa di 1 milione di euro per il 2021, al soggetto fornitore di lavoro portuale. Si prorogano fino al 31 dicembre 2021 le procedure semplificate per la stipula dei contratti di arruolamento dei membri dell’equipaggio o del personale dei servizi ausiliari di bordo. Si consente alle amministrazioni competenti di autorizzare il riutilizzo in ambienti terrestri e marini o costieri del materiale di scavo dei fondali. 

ANSFISA
Ci sono norme sull’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa): le principali disposizioni di riguardano il trasferimento delle funzioni degli uffici speciali trasporti a impianti fissi (Ustif) del Mims all’Agenzia; si prevedeanche il personale dell’Agenzia con compiti ispettivi o di vigilanza sulle infrastrutture stradali o autostradali possa svolgere i compiti di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale di cui all’articolo 12 del codice della strada; vengono affidati ad un’apposita commissione istituita nell’ambito dell’Agenzia i compiti di autorità amministrativa per la sicurezza delle gallerie della rete stradale, finora svolti, in base al decreto legislativo n. 264 del 2006, da una commissione istituita presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici. 

PORTI 
Si interviene sulla programmazione strategica dei porti italiani. In particolare, per le procedure di realizzazione delle opere urgenti, che vengono fatte rientrare nell’ambito del Pnrr, c’è la possibilità di una deroga ai piani regolatori portuali. 

INFRASTRUTTURE IDRICHE 
Si interviene sulle competenze in materia di dighe e si modifica la disciplina relativa al progetto di gestione richiesto per l’effettuazione delle operazioni di svaso, sghiaiamento e sfangamento delle dighe. Ci sono disposizioni concernenti il Piano nazionale degli interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico. Si modifica la disciplina relativa all’approvazione dei progetti delle opere di derivazione e adduzione e alla vigilanza sulle operazioni di controllo eseguite dai concessionari sulle opere stesse, al fine di affidarne la competenza al ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, nel caso di grandi dighe e di specifiche tipologie progettuali oppure regioni e province autonome negli altri casi. 

Categorie
Economia e Finanza Infrastrutture PrimoPiano

Decreto semplificazioni, ora appalti più veloci e investimenti in infrastrutture

Abbiamo approvato in via definitiva il “Decreto semplificazioni”. Un testo importante perchè è il primo provvedimento che non si limita a intervenire sulle emergenze, ma prova a cambiare la rotta del nostro Paese e a mettere in campo una visione di medio-lungo periodo per incentivare la ripartenza economica. All’interno vi sono norme “sblocca appalti” per tutto il 2021, corsie preferenziali per le bici (che nelle Ztl potranno viaggiare anche contromano), semplificazioni edilizie e biglietti elettronici per salire sui bu, novità per le sim elettroniche, autenticazione delle firme elettorali, smart working, stadi e green economy.

APPALTI, COSA CAMBIA Il decreto prevede una serie di norme derogatorie del codice dei contratti pubblici, con riferimento alle procedure di aggiudicazione dei contratti sotto e sopra soglia europea. Il cosiddetto Sblocca appalti. La disciplina speciale, che mira a sbloccare le opere, resterà in piedi per tutto il 2021 e non solo fino a luglio del prossimo anno come previsto dal testo originario. Quindi per 17 mesi il tetto per gli affidamenti diretti sarà pari a 150 mila euro (tranne per l’affidamento in caso di servizi di ingegneria e architettura che rimane a 75 mila). La corsia preferenziale riguarda anche le aree di crisi industriale complessa, come Piombino e Taranto. La pubblicazione dei bandi diventa poi obbligatoria sia per gli appalti sopra che sotto soglia. Nel caso di procedure ristrette potranno partecipare anche i raggruppamenti temporanei di impresa. Si stabilisce l’obbligatoria costituzione presso ogni stazione appaltante di un collegio consultivo tecnico per i lavori pari o superiori alle soglie di rilevanza europea.

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE – Con un intervento del Senato vengono sburocratizzati gli interventi di demolizione e ricostruzione, che vengono equiparati alle ristrutturazioni edilizie. Restano vincoli solo per le cosiddette Zone omogenee A, che solo per lo più i centri storici. Basterà la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, per lavvio di interventi edilizi che riguardino scuole, università, residenze per studenti, ospedali, strutture sportive ed edilizia sociale. Il regime semplificato sarà valido per i lavori che iniziano entro il 2022 e sarà riservato agli investitori pubblici e istituzionali. Si mira poi a semplificare il sistema delle verifiche antimafia, introducendo norme transitorie per la P.a. Ospedali e strutture del Servizio sanitario nazionale potranno recedere i contratti di pulizia o di lavanderia se diventati più onerosi del 20% dopo l’avvio dell’emergenza Covid. La modifica prevede due canali differenti. Uno che riguarda i contratti in corso e l’altro le procedure di appalto. “In considerazione dell’incremento dei costi derivanti dall’adeguamento alle misure di contenimento e contrasto” al Covid, si legge, “nel caso si determini un incremento di spesa di importo superiore al 20% del prezzo indicato nel bando di gara o nella lettera di invito, le stazioni appaltanti, in relazione alle procedure di affidamento aggiudicate in data anteriore al 31 gennaio 2020, possono procedere, qualora non abbiano già provveduto alla stipulazione del contratto, alla revoca dell’aggiudicazione”.

FONDO OPERE PUBBLICHE – Viene istituito, a partire da quest’anno, il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie comunitarie previste dal Codice degli appalti, con una dotazione di 30 milioni di euro per il 2020. Allo stesso tempo viene creato il Fondo per la formazione professionale del responsabile unico del procedimento, con una dotazione di un milione di euro per il 2020 e di 2 milioni di euro a decorrere dal 2022. Infine, sono previste una serie di disposizioni in materia di procedure pendenti disciplinate dal codice dei contratti pubblici: consegna dei lavori, esecuzione del contratto in via d’urgenza, presentazione delle offerte, dibattito pubblico, divieto di c.d. appalto integrato, validità dei documenti unici di regolarità contributiva, Durc.

BICI, AUTOVELOX E TARGHE ESTERE Molte novità riguardano anche il Codice della Strada. Per quanto riguarda le bici su strada. Nelle zone Ztl potranno circolare contromano, sulle strade urbane con limite a 30km orari indipendentemente dalla lunghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli. Con il decreto arriva anche la strada urbana ciclabile, dove le bici avranno la precedenza. Si tratta di una carreggiata (con marciapiedi e banchine pavimentate) dove si potrà circolare sempre a un massimo di 30 km/h. Con un emendamento è stato chiarito il caso delle auto estere. Per rimane il divieto di circolazione, tranne per i mezzi con targa straniera guidati dai frontalieri italiani che lavorano in Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Principato di Monaco, compresa San Marino. Infine, ok agli autovelox fissi anche sulle strade urbane di quartiere e locali. Sarà il prefetto a doverle autorizzare. Prevista la facoltà dell’intestatario del veicolo di richiedere la restituzione del documento di circolazione originale, in occasione del rilascio del documento unico di circolazione, pagando un contributo. E, infine, definizione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e la disciplina per la loro realizzazione ed utilizzo, in apposite aree di sosta, sia aperte al pubblico che non.

AUTO ELETTRICHE Cambia nuovamente la norma sul divieto di sosta delle auto in corrispondenza dei punti di ricarica elettrici. Due emendamenti identici al dl Semplificazioni (di FI e M5s), approvati dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, infatti, prevedono delle tariffe di ricarica specifiche disincentivanti per le auto elettriche che rimangono in sosta oltre un’ora dopo essersi ricaricate. La limitazione dell’orario (un’ora di sosta massimo – oltre la quale scatta la tariffa aggiuntiva) non ci sarà però dalle 23 alle 7 di sera, ad eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata. Nel caso di colonnine di ricarica elettrica situate all’interno di aree e edifici pubblici e privati e su strade private non aperte all’uso pubblico, la ricarica del veicolo elettrico si considererà un servizio e non una fornitura di energia elettrica, e dunque con tariffe differenziate.

STRETTA MULTE Aumentano le situazioni in cui è consentito, alle forze di polizia, di non contestare immediatamente la violazione. Al momento, si possono contestare ‘post’ le sanzioni relative all’alta velocità, sorpasso azzardato, accessi alle Ztl nelle ore di chiusura, passaggio con semaforo rosso, sosta prolungata nelle piazzole di carico e scarico merci, le aree pedonali e la circolazione sulle corsie riservate ai bus. A questi si aggiungono anche i casi di circolazione sulle strade con accesso o transito vietato. In ogni caso, le apparecchiature dovranno essere omologate dal ministero dei Trasporti. Con una modifica sarà consentito a dipendenti dei Comuni e municipalizzate di occuparsi delle multe per le soste. Anche coloro che si occupano dei rifiuti potranno occuparsi delle contravvenzioni dopo unadeguata formazione. Potranno quindi sanzionare le auto tramite una tecnologia digitale e strumenti fotografici. Più poteri, invece, per gli ausiliari della sosta che già si occupano delle multe.

BIGLIETTI ELETTRONICI Una semplificazione di cui si parla da tempo: acquisto dei biglietti elettronici per i mezzi pubblici. Il Semplificazioni punta proprio a questo prevedendo che i Comuni assicurino l’interoperabilità degli strumenti di pagamento elettronico dei biglietti dei servizi di trasporto pubblico locale di linea.

TAXI E NCC Estesa alle amministrazioni comunali la possibilità del rilascio per le licenze per l’esercizio del servizio taxi e l’autorizzazione per l’esercizio del noleggio con conducente (Ncc), ai singoli che dispongono veicolo o del natante con un contratto di noleggio a lungo termine.

SIM TELEFONICHE L’uso dei totem per il rilascio di sim sarà meno oneroso per le compagnie telefoniche. Questa una delle novità approvate durante l’esame al Senato. Fonti delle opposizioni riferiscono che la modifica riguarderebbe in particolare Poste e Iliad. Quest’ultima utilizza i totem, con cui gli utenti, in autonomia, possono effettuare il passaggio da altra compagnia o acquistare di una nuova sim. “Le misure di identificazione in via indiretta o da remoto del cliente – si legge – già adottate dagli operatori di telefonia mobile, sia in caso di nuova attivazione che di migrazione di simcard già attivate, basate su sistemi di registrazione audio-video che garantiscano, anche ai fini di giustizia, la corretta e completa acquisizione dei dati necessari al riconoscimento dell’utente, la genuinità della ripresa, il rispetto delle norme a tutela della riservatezza dei dati personali effettuate sotto la responsabilità del medesimo operatore sono ritenute compatibili con le previsioni, gli obiettivi ed i requisiti dell’articolo 55, comma 7, del decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259”, ovvero la norma sulla detenzione degli elenchi dei clienti, in cui rientrano gli altri processi utilizzati per il rilascio delle sim (negozio o al telefono tramite call center). Fino ad ora, spiega un’altra fonte al Senato, chi utilizzava i totem o misure identificative da remoto aveva più oneri burocratici rispetto agli altri operatori. Un altro emendamento, invece, riguarda i servizi “Internet of Things”. In particolare, le sim telefoniche utilizzate per poter programmare elettrodomestici e altri dispositivi, come ad esempio i termostati del riscaldamento. A differenza del passato le aziende potranno comprare pacchetti di sim identificandole a loro nome e non più per ogni singolo utente. In ogni caso, rimane il divieto di utilizzare queste sim per chiamate, sms e connessione internet.

ISPETTORATO LAVORO Semplificazione procedure di competenza dellIspettorato nazionale del lavoro. Nel dettaglio, la modifica prevede semplificazioni dei procedimenti di competenza dellInl. La prima relativa alle autorizzazioni, che si intendono rilasciate decorsi 15 giorni dallistanza. Poi alle convalide e alle procedure conciliative che si svolgono in presenza, per le quali è prevista la possibilità di utilizzare strumenti di comunicazione da remoto, prevedendo che il provvedimento finale e il verbale si perfezionino con la sottoscrizione del funzionario incaricato. Viene estesa la diffida accertativa per crediti patrimoniali ai soggetti che utilizzano le prestazioni di lavoro, che si ritengono solidalmente responsabili dei crediti accertati. Si prevede inoltre di adottare nei confronti del datore di lavoro un provvedimento di disposizione, immediatamente esecutivo, in tutti i casi in cui le irregolarità rilevate non siano già soggette a sanzioni penali o amministrative. Contro tali provvedimenti può essere esperito ricorso al direttore dellispettorato territoriale, entro 15 giorni. In caso di mancata risposta, il ricorso sintende respinto.

TAGLIO ONERI Arriano disincentivi alla introduzione di nuovi oneri regolatori. Se i nuovi oneri non troveranno compensazione con una riduzione dei costi di pari valore dovranno essere detraibili. Un meccanismo per disincentivare le amministrazioni pubbliche ad aggiungere balzelli.

DANNO ERARIALE Viene modificata la disciplina in materia di responsabilità amministrativa-contabile prevedendo che per la prova del dolo sia necessaria la dimostrazione della volontà dell’evento dannoso e limitando con riguardo ai fatti commessi dal 17 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 la responsabilità per danno erariale conseguente ad azioni del soggetto agente al solo dolo. Il decreto interviene sulla disciplina dei controlli della Corte dei conti sulle gestioni pubbliche statali in corso di svolgimento, introducendo una procedura speciale in caso di accertamento di gravi irregolarità gestionali, ovvero di rilevanti e ingiustificati ritardi nell’erogazione di contributi per la realizzazione dei principali piani, programmi e progetti relativi agli interventi di sostegno e di rilancio dell’economia nazionale.

CAMBIA ABUSO D’UFFICIO Viene modificata la disciplina del reato di abuso di ufficio per circoscrivere l’ambito di applicazione della fattispecie attribuendo rilevanza non più alla violazione di norme di legge o di regolamento, bensì alla violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge, dalle quali non residuino margini di discrezionalità per il soggetto agente.

SINERGIE ANAS-FERROVIE Via libera alla norma per spingere le ‘sinergie’ tra Anas e Ferrovie. La modifica approvata al Senato prevede che, fino al 31 dicembre 2021, le società del Gruppo Ferrovie dello Stato possano stipulare, anche in deroga alle norme del Codice appalti, convenzioni per potersi “avvalere delle prestazioni di beni e servizi rese dalle altre società del gruppo”. Allo stesso tempo – sempre fino a fine 2021 – la modifica consente ad Anas di avvalersi dei contratti, anche di accordi-quadro, stipulati dalle società del Gruppo Ferrovie dello Stato “per gli acquisti unitari di beni e servizi appartenenti alla stessa categoria merceologica e legati alla stessa funzione, non direttamente strumentali ai propri compiti istituzionali”.

EDILIZIA, LE NOVITÀ Il decreto, sempre in nome della semplificazione, prevede una serie di deroghe per edilizia, in particolare ai limiti di distanza tra fabbricati. Si dispone che in ogni caso di intervento che preveda la demolizione e ricostruzione di edifici, anche qualora le dimensioni del lotto di pertinenza non consentano la modifica dell’area di sedime ai fini del rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini, la ricostruzione è comunque consentita nell’osservanza delle distanze legittimamente preesistenti. Gli incentivi volumetrici eventualmente riconosciuti per l’intervento possono essere realizzati anche con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell’altezza massima dell’edificio demolito, sempre nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti. Come ricordato sopra, nelle zone omogenee A (centri storici), gli interventi di demolizione e ricostruzione, sono consentite esclusivamente nell’ambito di piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati, di competenza comunale, fatte salve le previsioni degli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti. Si amplia anche l’ambito di applicazione delle manutenzioni straordinarie: sarà possibile anche la modifica delle destinazioni d’uso, purché non siano previsti mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso implicanti incremento del carico urbanistico. Basterà la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, per l’avvio di interventi edilizi di immobili esistenti che riguardano strutture scolastiche e universitarie, residenze per studenti, residenze sanitarie o assistenziali, ostelli, strutture sportive di quartiere ed edilizia residenziale sociale. Ulteriori disposizioni riguardano: le procedure di demolizione degli immobili abusivi, e l’accelerazione e la semplificazione della ricostruzione pubblica nelle aree colpite da eventi sismici. Arriva poi un nuovo ritocco sulla decadenza del permesso di costruire, con un ritorno alle norme vigenti. Con un emendamento di Leu, approvato al Senato, è stata ridotta da tre a un anno la proroga del termine per l’inizio dei lavori. Limite temporale già previsto dal Testo unico sull’edilizia e che il testo originario del decreto aveva modificato. In ogni caso, l’emendamento non cambia il limite temporale dell’ultimazione dei lavori, per la quale verranno consentiti 36 mesi in più.

AGENDA PER SEMPLIFICARE Introduzione per il periodo 2020-2023 di una Agenda della semplificazione amministrativa, definita secondo le linee di indirizzo condivisa fra, Stato, Regioni, Province autonome ed enti locali, il completamento della ricognizione dei procedimentio amministrativi e la definizione di una modulistica standard in tutto il Paese per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte dei cittadini.

CONFERENZA SERVIZI STRAORDINARIA Il decreto punta anche all’accelerazione del procedimento in Conferenza di servizi attraverso la procedura di conferenza di servizi straordinaria, utilizzabile fino al 31 dicembre 2021, con una tempistica più rapida rispetto a quella ordinaria.

VOTO ITALIANI ALL’ESTERO E FIRME In relazione all’emergenza epidemiologica, il decreto modifica anche di alcuni aspetti della procedura relativa al voto degli italiani all’estero in occasione del Referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Ci sarà poi l’inclusione dei membri del Parlamento, consiglieri regionali e avvocati iscritti all’albo tra i soggetti abilitati all’autenticazione delle firme previste dalla legislazione elettorale.

RICERCATRICI UNIVERSITARIE Le ricercatrici universitarie che entreranno in maternità d’ora in avanti avranno la possibilità di preservare la propria carriera, senza più l’obbligo di interruzioni. Ora potranno scegliere tra l’opzione del congedo con lo slittamento del contratto oppure quella della maternità mantenendo attivo il proprio percorso accademico e percependo in ogni caso un’indennità. Viene poi cancellata la norma che permetteva il conferimento di assegni di ricerca anche di durata inferiore a un anno.

ENTI LOCALI Novità anche per gli enti locali. Il decreto prevede il rinvio di termini e la temporanea disapplicazione di disposizioni nell’ambito della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali (al 30 settembre 2020 qualora il termine di 90 giorni scada antecedentemente a questa data); la modifica della disciplina inerente all’accesso alle informazioni presenti nell’Anagrafe tributaria da parte degli enti locali e dei soggetti affidatari del servizio di riscossione, specificando che tale accesso è consentito anche ai dati e alle informazioni relativi a soggetti che intrattengano rapporti o effettuino operazioni di natura finanziaria con operatori finanziari; soppressione della disposizione che limitava il potere di ordinanza dei sindaci durante l’emergenza sanitaria.

CITTADINANZA DIGITALE Un altro gurppo di misure riguarda il rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini al fine di semplificare l’accesso ai servizi digitali delle P.a. Ecco i principali interventi. Adeguamento dei comuni con popolazione inferiore di 5mila abitanti alla previsioni in materia di cittadinanza digitale a partire dalla data di cessazione dello stato di emergenza. Estensione della possibilità per i cittadini di fruire dei servizi attraverso la propria identità digitale, ampliandola a quelli erogati dai concessionari di pubblici servizi e dalle società a controllo pubblico, precisando che l’accesso al domicilio digitale avvenga tramite dispositivi mobili anche attraverso l’applicazione l’app “IO”. Domicilio digitale per i professionisti, anche non iscritti ad albi; semplificazione e rafforzamento del domicilio digitale per i cittadini, l’obbligo per le P.a di utilizzare esclusivamente lo Spid e la Carta di identità per l’accesso dei cittadini ai propri servizi online. Con in aggiunta la previsione che la verifica dell’identità digitale di un livello di sicurezza “almeno significativo” equivale alla esibizione del documento di identità per l’accesso ai servizi o nelle transazioni elettroniche. Presentazione di autocertificazioni, istanze e dichiarazioni direttamente da cellulare tramite l’app “IO”. Piena operatività della piattaforma pagoPa. Semplificazione delle modalità di rilascio della Carta d’identità elettronica, della disciplina della conservazione dei documenti informatici e della firma digitale per i servizi bancari; l’adesione dei gestori dell’identità digitale al sistema Scipafi (Sistema centralizzato informatico di prevenzione amministrativa del furto di identità). Arriva poi una piattaforma unica di notifica digitale di tutti gli atti della P.a. e via Pec degli atti giudiziari.

SMART WORKING E CONSIP Tra le norme originarie del decreto c’è quella per la diffusione del lavoro agile (cosiddetto Smart working) nella pubblica amministrazione, che entra a far parte a tutti gli effetti del lavoro pubblico. C’è poi il trasferimento della funzione di coordinamento informatico dell’amministrazione statale, regionale e locale dall’Agid alla presidenza del Consiglio, cui spetta anche il compito di assicurare adeguati livelli di sicurezza informatica; la semplificazione di alcune procedure relative alla sicurezza cibernetica. Istituito presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse finanziarie del ministero dell’Interno di una Direzione centrale per l’innovazione tecnologica con il compito di assicurare l’innovazione tecnologica del medesimo ministero e delle prefetture. La Sogei spa viene esclusa dall’obbligo di avvalersi di Consip per l’acquisizione dei beni e dei servizi funzionali alla realizzazione di progetti ad alto contenuto innovativo. Inoltre, si prevede un codice di condotta tecnologica volto a coordinare l’elaborazione, lo sviluppo e l’attuazione dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni .

DATI PA Un terzo gruppo di disposizioni per la P.a. reca interventi in materia di patrimonio informativo pubblico, riconducendolo ad una piattaforma unica nazionale, in capo a Palazzo Chigi, anche per garantire alle Pubbliche amministrazioni di consultare e accedere ai dati detenuti da altre amministrazioni ed evitare quindi di dover chiedere al cittadino la stessa informazione o il medesimo dato già richiesto e detenuto (secondo la logica del cosiddetto once only). In proposito si prevede: una sanzione per i dirigenti responsabili dell’inadempimento all’obbligo di rendere disponibili i dati; l’obbligo in capo al concessionario di servizi di rendere disponibili all’amministrazione concedente tutti i dati acquisiti e generati nella fornitura del servizio agli utenti; una nuova disciplina della Piattaforma digitale nazionale dati; l’istituzione da parte della presidenza del Consiglio di una infrastruttura digitale centralizzata ad alta affidabilità dove sono destinati a migrare, a determinate condizioni, i Ced delle amministrazioni centrali.

INNOVAZIONE Infine, un ultimo gruppo di disposizioni per la Pa introduce misure per l’innovazione, volte a semplificare e favorire le iniziative innovative e, in particolare misura, le sperimentazioni mediante l’impiego delle tecnologie emergenti. L’articolo 36 definisce un procedimento autorizzatorio semplificato, accentrato presso la presidenza del Consiglio ma con coinvolgimento del ministero per lo Sviluppo economico, per le attività di sperimentazione condotte da imprese, università, enti di ricerca, attinenti alla trasformazione digitale ed alla innovazione tecnologica. Arriva poi una spinta per favorire l’utilizzo della posta elettronica certificata nei rapporti tra amministrazione, imprese e professionisti.

VIA E BONIFICHE Novità anche in materia di ambiente e infrastrutture. Sono previsti interventi per lo svolgimento delle attività di raccolta dei materiali metallici, favorendo l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali e l’istituzione di un registro, presso l’Albo, al quale le aziende italiane ed estere possono iscriversi ai fini dell’abilitazione all’esercizio della raccolta e del trasporto in modalità semplificata. Altre razionalizzazioni delle procedure riguardano la Valutazione di impatto ambientale (Via), la cui disciplina è contenuta nella parte seconda del Codice ambientale, per favorire l’accelerazione delle procedure previste, ed una disciplina specifica per la valutazione ambientale, in sede statale, dei progetti necessari per l’attuazione del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. Si amplia e semplifica la realizzazione di determinati interventi in aree oggetto di bonifica, e si disciplinano, inoltre, le procedure e le modalità di caratterizzazione, scavo e gestione dei terreni movimentati, abrogando le norme del decreto Sblocca Italia sulla gestione dei materiali di scavo. In tema di bonifiche dei siti di interesse nazionale (Sin) viene introdotta una procedura che consente l’effettuazione di un Piano delle indagini preliminari, il rilascio della certificazione di avvenuta bonifica, anche a seguito di interventi parziali sulle matrici ambientali, in base a determinate condizioni, l’erogazione delle risorse per le bonifiche dei cosiddetti siti “orfani”, e l’istituzione del sito di interesse nazionale dell’Area vasta di Giugliano (Napoli).

PONTI E VIADOTTI, CONTROLLI CONTINUI A due anni dal caso del Ponte Morandi di Genova, il decreto introduce norme per la sicurezza delle infrastrutture stradali ed autostradali. Ovvero un sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza di ponti e viadotti e opere similari su strade e autostrade e linee guida per il mantenimento degli stessi.

EMENDAMENTO STADI Approvato al Senato, l’emendamento di Italia viva sugli stadi prevede che, per la realizzazione degli interventi sugli impianti sportivi, ci sia unaderoga, a determinate condizioni, delle disposizioni in materia di tutela dei beni culturali e di tutela dei beni paesaggistici di notevole interesse pubblico.

CARBURANTI Si prevede che, per gli impianti di distribuzione dei carburanti che cessano definitivamente l’attività di vendita entro il 31 dicembre 2023, continuino a trovare applicazione le procedure semplificate di dismissione previste dalla legge sulla concorrenza del 2017.

IMPRESE Per quanto riguarda le semplificazioni in materia di attività di impresa, si segnalano: le modifiche alle modalità di erogazione del contributo statale in conto impianti previsto dalla cosiddetta “Nuova Sabatini”, al fine di innalzare la soglia entro la quale il contributo è erogato in un’unica soluzione (tetto sale a 200mila); le semplificazioni alle modalità di adozione della normativa attuativa del Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, la cui istituzione è prevista dalla legge di bilancio 2019. Arriva poi una semplificazioni al procedimento di cancellazione delle imprese individuali e delle società dal registro delle imprese.

GAS INDUSTRIALI Nel corso dell’esame al Senato, è stata poi introdotta una norma che interviene sull’ambito dei programmi di investimento nelle aree di crisi industriali. Tra tali programmi, limitatamente a quelli finalizzati alla tutela ambientale, è stata inserita la fabbricazione di gas industriali, in conformità e alle condizioni di cui alla disciplina Ue in materia di aiuti di Stato.

CAMERE DI COMMERCIO Sempre al Senato è stata inserita una norma che posticipa al 30 novembre 2020 il termine per la conclusione dei procedimenti di accorpamento delle Camere di Commercio.

PERMESSI PER INVESTITORI STRANIERI Arrivano semplificazioni per il permesso di soggiorno per investirori stranieri. Un emendamento M5s, approvato al Senato, ha infatti apportato delle modifiche in materia al Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. L’emendamento prevede, tra le altre cose, che chi è titolare del permesso di soggiorno per investitori eserciti gli stessi diritti inerenti al permesso di soggiorno per lavoro autonomo e sia esonerato dalla verifica della condizione di reciprocità. Si specifica che l’ok al soggiorno per periodo superiori a tre mesi può essere accordato agli investitori stranieri che effettuano investimenti o donazioni in Italia “in nome proprio o per conto della persona giuridica che legalmente rappresentano” e che il rilascio del nulla osta attesti de facto l’avvenuta verifica della condizione di reciprocità.

GASDOTTO ADRIATICA Stop alla norma del Testo unico sulle espropriazioni che prevedeva la possibilità di asservire coattivamente gli “usi civici” nel caso di opere interrate o che occupino una superficie non superiore al 5% delluso civico. Conseguentemente viene cancellata anche la previsione secondo la quale nella Conferenza di servizi (finalizzata allautorizzazione delle reti nazionali di trasporto dell’energia e degli impianti di energia elettrica di potenza superiore a 300 MW termici) le Regioni accertano i presupposti di compatibilità dellopera con luso civico. Il Mise, con un commento alla modifica, ha precisato “che le amministrazioni non danno luogo allimmediato accertamento sugli usi civici o sugli aspetti di loro competenza, bloccando spesso la conclusione del procedimento amministrativo”. La norma “riduce la portata delle semplificazioni”.

VIGILI DEL FUOCO E PREVENZIONE Infine, da segnalare, il differimento di alcuni termini per l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi nelle aerostazioni. E per gli allievi vigili del fuoco che vengono immessi in ruolo al termine del periodo di formazioni, il periodo minimo di permanenza nella sede di prima assegnazione passa dai cinque anni attuali a due anni.

Categorie
#fatticoncreti

#fatticoncreti | L’Autostrada del Mediterraneo. La Salerno-Reggio Calabria diventa la prima smart road europea

Quando a luglio del 2016, in una conferenza stampa, Matteo Renzi annunciò che avremmo potuto percorrere la Salerno-Reggio Calabria, finalmente completata, entro la fine dell’anno, molti giornalisti risero scettici. E, invece, proprio il 22 dicembre scorso, alla presenza di Paolo Gentiloni, si è chiuso l’ultimo cantiere dopo 55 anni di lavori. L’autostrada tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard moderni era pronta. Un’altra prova che quando il nostro Paese si mette a lavorare sodo, con determinazione, ci siamo, che i luoghi comuni sulle nostre storiche inefficienze si possono superare e gli obiettivi si centrano.

L’impegno assunto dal governo dei #Millegiorni sull’Autostrada del Mediterraneo, che ha guardato alla Salerno Reggio Calabria in un modo nuovo, è stato così mantenuto. Con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, si è avviata dal 2015 la revisione progettuale che ha consentito di ottimizzare i tempi e le risorse per la completa percorribilità dell’opera, lunga 432 chilometri, affiancando una forte azione di manutenzione straordinaria su 58 km che sta procedendo senza interferire con il transito. Una nuova visione di valorizzazione della rete infrastrutturale esistente e che punta a elevare gli standard di sicurezza, funzionalità e comfort, archiviando progetti vecchi e non finanziati.

Saranno adeguate anche le dotazioni impiantistiche e di illuminazione, sicurezza e infomobilità, puntando a trasformare la nuova A2 nella prima smart road del Paese. Si è passati quindi da un costo di tre miliardi di euro a un piano pluriennale (2016-2020) di manutenzione straordinaria “profonda” da 1,1 miliardi di euro, già interamente finanziato, senza cantieri fissi e a basso impatto sulla viabilità.

La nuova A2, Autostrada del Mediterraneo, è la naturale prosecuzione della A1 da Milano e avvicina Sud e Nord del Paese. E’ accompagnata da una campagna di valorizzazione che evidenzia 10 itinerari turistici per promuovere il turismo di Campania, Basilicata e Calabria grazie a dieci percorsi diversi che fanno scoprire l’immensa offerta archeologica, culturale, artistica, religiosa ed enogastronomica dei centri vicino ai 52 caselli autostradali. Oltre alla nuova cartellonistica è stata creata anche un’app per smartphone e tablet e un sito internet dedicato.

Categorie
PrimoPiano Romagna

Firmato l’accordo, 7 milioni per i primi due lotti del collegamento Forlì-Cesena

Buone notizie per il territorio di Forlì-Cesena: con la firma dell’accordo tra Governo e Regione, vengono stanziati 7 milioni di euro che serviranno a finanziare la realizzazione del 1° e 2° lotto del collegamento tra Forlì e Cesena con attraversamento dei Comuni di Forlimpopoli e Bertinoro. Primo tassello di un progetto più ampio e costoso; ma intanto si parte ed è una buona cosa per tutti. Un primo passo reso possibile dal lavoro svolto assieme dalle amministrazioni comunali nei confronti della Regione e del Governo. Uno schema vincente che andrebbe replicato anche per altre sfide.

Si tratta di un progetto che le amministrazioni comunali interessate hanno definito come prioritario, molto meno impattante sull’ambiente rispetto al precedente della cosiddetta “Via Emilia-bis”; ma egualmente efficace perchè consentirà di realizzare un collegamento veloce e gratuito. La scelta di procedere per lotti consente di affidare il cantiere già nei prossimi mesi e non perdere tempo, mentre si cercano le altre risorse per realizzare l’intera opera.

Collegare la tangenziale di Forlì con la secante di Cesena avrebbe un impatto strategico per i cittadini, per le imprese e per chiunque frequenti il nostro territorio. Una mobilità efficiente e a ridotto impatto ambientale produce benefici per l’intera comunità e ne accresce anche il potenziale di attrazione di nuovi investimenti.

Categorie
dichiarazioni Infrastrutture PrimoPiano Romagna

S.S. 67 e incrocio di Via Ladino: interrogazione al ministro delle Infrastrutture e Trasporti

Di fronte a tragedie come quella di una vita spezzata da un incidente stradale, ci vogliono solo rispetto e silenzio per il dolore dei familiari. Nel frattempo bisogna impegnarsi insieme per trovare una soluzione che accresca il grado di sicurezza delle nostre strade. L’incrocio della S.S. 67 con via Ladino, nel comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, è un punto troppo pericoloso della nostra viabilità.

Lo abbiamo segnalato più volte all’Anas e più volte in queste settimane l’Amministrazione comunale e il sindaco Marianna Tonellato a nome di tutto il Consiglio comunale hanno sollecitato le istituzioni nazionali, Anas e i parlamentari locali, tra cui il sottoscritto, a collaborare per affrontare il problema.

Per parte mia, appena ricevuta la comunicazione, ho inviato un’ulteriore sollecito all’azienda e predisposto un’interrogazione parlamentare al ministero delle Infrastrutture per rinnovare formalmente la necessità di intervenire per la messa in sicurezza di tutta la S.S. 67 e in particolare di quel tratto; nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra Anas e amministratori locali per individuare le soluzioni tecnicamente possibili. Rispettiamo il dolore di chi piange l’ennesima vittima della strada e battiamoci insieme per ottenere il risultato che vorremmo per il nostro territorio.

Categorie
Infrastrutture Newsletter Articoli

AEROPORTO DI FORLI’

Un aggiornamento sulla situazione dell’aeroporto di Forlì. Il signor Robert Halcombe, amministratore e socio al 92% della Air Romagna spa (gli altri due soci hanno quote del 3 e 5 per cento e sono anch’essi privati) è stato convocato a Roma da Enac, come avevamo richiesto. L’incontro si è svolto lunedì. Non conosco i contenuti dell’incontro, ma è positivo che Enac abbia ascoltato il nostro appello e sia intervenuta, confermando lo spirito collaborativo che ha tenuto fin qui. Ora ci aspettiamo fatti concreti e misurabili, tutto il resto non conta.

Categorie
Infrastrutture Newsletter Articoli

INTERVISTA CARLINO

Nei giorni scorsi sono stati intervistato dal “Carlino” di Forlì su una serie di argomenti che riguardano le infrastrutture del territorio forlivese: abbiamo parlato di tangenziale, scalo merci ferroviario e altro. In questa intervista si parla poco di aeroporto, mentre più sotto troverai qualche riga in cui cerco di fare il punto della situazione. Le metto in fondo perchè sono un po’ più lunghe del solito.
> La mia intervista al “Carlino”

Categorie
Infrastrutture Newsletter Articoli

AEROPORTO DI FORLI’

Ho appreso dai giornali locali delle dimissioni di Sandro Gasparrini dal ruolo di “accountable manager” della Air Romagna spa, la società interamente privata che ha ottenuto (grazie ad un lavoro enorme fatto in questi mesi anche dal sottoscritto) tutte le concessioni e autorizzazioni varie che servivano per poter riaprire l’aeroporto. Al di là del gesto, che riguarda una società privata e i suoi rapporti con il singolo, quello che mi preoccupa è che continuano a mancare le informazioni e la chiarezza su ciò che si vuol fare: esattamente un anno fa Enac diede parere favorevole alla proposta presentata da Air Romagna. Da allora, non è stato MAI presentato un piano industriale, un piano di azione, un piano di gestione, un’idea su come riassorbire i lavoratori della precedente gestione. Nulla. Qualche annuncio, una pagina su wikipedia, dichiarazioni e poco altro. Gli enti pubblici hanno fatto tutto ciò che era possibile per sostenere il privato; ora bisogna che il privato, rappresentato dall’amministratore della società Robert Holcombe, dica cosa vuole fare. Ho chiesto ad Enac di valutare le modalità con cui chiedere chiarezza al gestore; credo che dopo le dimissioni dell’accountable manager, un intervento di Enac sarà inevitabile. Le interrogazioni fatte alla Regione, ai vari ministeri o al Comune, gli appelli ai ministri o assessori regionali sono atti di buona volontà, di sensibilità, di attenzione mediatica comprensibile (sarebbe stato bello ci fosse anche quando non ci credeva nessuno, ma va bene lo stesso); però non servono esattamente a nulla in questo caso. L’unica interrogazione che serve andrebbe fatta all’amministratore di Air Romagna e dovrebbe essere di una sola riga: “Gent.mo mister Robert Halcombe, quando riaprirà l’aeroporto ‘Ridolfi’?”.

Categorie
Infrastrutture Newsletter Articoli

AEROPORTO

Lunedì mattina a Forlì i responsabili di Enac hanno firmato assieme all’amministratore unico di Air Romagna spa (la società a capitale interamente privato che ha ottenuto la concessione trentennale per la gestione dell’aeroporto “Ridolfi”) il verbale di consegna di tutta l’area dello scalo. Una notizia positiva, perché mette il privato ulteriormente nelle condizioni di sviluppare il proprio progetto. Progetto che – nel pieno rispetto della sacrosanta autonomia dell’impresa – attendiamo di conoscere, per poterlo sostenere così come fin qui abbiamo pienamente sostenuto il tentativo di riapertura dell’aeroporto. Qualcuno mi chiede perché ribadisco sempre la separazione tra pubblico a privato in questa vicenda. Rispondo qui a beneficio di tutti i lettori di questa newsletter. La separazione tra pubblico e privato mi sta particolarmente a cuore. Ho fatto tutto quello che ho fatto per favorire la riapertura dello scalo senza mai preoccuparmi del pensiero politico di chi si è candidato a gestirlo; sia perché non è rilevante ai fini dell’obiettivo, sia perché troppe volte in passato quando la gestione dello scalo era pubblica, le interferenze dei partiti e di alcuni politici nella gestione hanno portato a scelte sbagliate che non hanno bisogno di commenti perché a parlare ci sono i bilanci e le relative perdite. Ora facciamo il tifo per la riapertura per l’aeroporto e per il successo dei privati che dovranno investirvi. Se le cose andranno bene, sarà positivo per tutti.

Categorie
dichiarazioni Infrastrutture

Scalo Merci di Villa Selva, la rivincita contro le Cassandre: Forlì attrae investimenti

Venerdì mattina ho partecipato in Comune a Forlì alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi collegamenti dello scalo merci di Villa Selva. Per molti doveva essere una ‘cattedrale nel deserto’, un investimento sbagliato, un buco nell’acqua. Ed effettivamente non sono pochi quelli che – come spesso accade – hanno remato contro l’utilizzo di quest’opera.

Le cose invece stanno andando molto diversamente: con i suoi 13mila carri merce annui, lo scalo di Villa Selva diventerà uno snodo fondamentale per la logistica italiana. Come? Grazie alla tenacia dei Comuni di Forlì e Forlimpopoli e grazie ad un privato, la “Lotras” di Armando Di Girolamo, che ha investito su Forlì, sulla sua posizione geografica strategica e sulla qualità dell’infrastruttura.

Addirittura in conferenza stampa l’imprenditore Di Girolamo ha fatto capire che l’area di 17 ettari destinata allo scalo di Villa Selva, rischia di essere “piccola”:  “Con altri 4-5 km di binari potremmo portare da subito altri carri – spiega Di Girolamo – e realizzare più collegamenti con l’estero di quelli che sono in programma”. Dimostrazione tangibile che Forlì può attirare investimenti e che anche in tempo di crisi, le opportunità non mancano.