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Casa Sicura – Sisma-bonus: normative e informazioni tecniche

NORMATIVA

  • Decreto ministeriale 7 marzo 2017 n.65
    Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni e modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati
  • Provvedimento dell’Agenzia delle entrate dell’8 giugno 2017
    Modalità di cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica effettuate sulle parti comuni di edifici dalle quali derivi una riduzione del rischio sismico
  • Decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 – articolo 16
    Proroga delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili
    Testo aggiornato con le modifiche della Legge di conversione 3 agosto 2013, n. 90 (in G.U. 03/08/2013, n. 181) e della Legge11 dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017)

PER I TECNICI

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Casa Sicura – Sisma-bonus: domande frequenti FAQ

  1. Voglio mettere in sicurezza la mia casa, ho diritto alla detrazione fiscale delle spese?
    Sì, se la casa rientra nelle zone di rischio sismico 1 (maggiore pericolosità), 2 (alta pericolosità) o 3 (minore pericolosità) e le procedure di autorizzazione degli interventi sono partite dal 1° gennaio 2017.
    Possono essere portate in detrazione le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.
    Per conoscere la  zona di rischio sismico del Comune in cui si trova la casa è possibile consultare il sito web del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove è disponibile la
    Classificazione sismica 2015 per Comune in formato excel – aggiornata a marzo 2015.
  2. Cosa devo fare?
    Bisogna rivolgersi ad un tecnico professionista che compia la diagnosi sismica dell’edificio e ne individui la classe di rischio sismico (da A+ a G) prima di effettuare l’intervento.
    Il professionista deve poi predisporre il progetto degli interventi strutturali per aumentare la sicurezza antisismica e presentarlo per il successivo iter amministrativo edilizio.
    A seguito dei lavori il tecnico certifica la conformità degli interventi effettuati al progetto presentato, assicurando quindi il miglioramento ad una classe di rischio più bassa.
  3. A quale professionista devo rivolgermi? Anche a un geometra?
    Sì. L’efficacia degli interventi è attestata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.
  4. Voglio sottoporre la mia casa ad una verifica sismica: posso usufruire del bonus “Casa Sicura”? Quali sono le spese detraibili?
    Tra le spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili.
  5. Vorrei mettere in sicurezza una struttura adibita ad attività produttive: posso usufruire del bonus?
    Sì, esattamente come per le abitazioni (domanda 1).
  6. Qual è il limite di spesa consentito per i lavori?
    Per gli interventi sulle abitazioni o sulle attività produttive la detrazione fiscale si calcola su una spesa massima di 96 mila euro all’anno.
  7. Sono in affitto: posso usufruire dell’agevolazione?
    Sì. Maggiori dettagli sulle detrazioni per le ristrutturazioni nella guida fiscale dell’Agenzia delle entrate.
  8. In un condominio, per lavori sulle parti comuni, ogni appartamento ha diritto alla stessa detrazione?
    In un condominio, per gli interventi sulle parti comuni, ogni appartamento può ottenere la detrazione fiscale fino a una spesa massima di 96 mila euro.
    La quota di detrazione spettante ad ogni condomino è attribuita dall’ amministratore sulla base del Regolamento di condominio e delle tabelle millesimali.
  9. In un condominio, per lavori sulle parti comuni, qual è il limite massimo della spesa per beneficiare della detrazione?
    E’ pari a 96 mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari del condominio.
  10. E’ possibile mettere in sicurezza solo le parti comuni di un condominio?
    Sì. Gli interventi di messa in sicurezza antisismica in un condominio non possono non interessare le parti comuni.
  11. Come avviene la cessione del credito?
    Nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali si può scegliere, al posto della detrazione fiscale, di cedere il credito ai fornitori che hanno effettuato i lavori oppure ad altri soggetti privati.
    Le modalità di attuazione della cessione del credito sono dettagliate nel Provvedimento dell’Agenzia delle entrate dell’8 giugno 2017.
  12. Come vanno effettuati i pagamenti ai fini del rimborso?
    Maggiori dettagli sulle detrazioni per le ristrutturazioni nella guida fiscale dell’Agenzia delle entrate.
  13. Quali sono i casi in cui rischio di perdere la detrazione?
    La detrazione si perde, ad esempio, quando l’immobile è ceduto e nel contratto non è previsto espressamente che il venditore mantenga il diritto alla detrazione per le rate residue.
  14. Ho messo in sicurezza la mia casa nel 2015: posso usufruire del bonus?
    Le agevolazioni “casa sicura”, previste dalla Legge di Bilancio 2017, riguardano interventi effettuati a partire dal 1° gennaio 2017.
    Per gli interventi eseguiti prima del 1° gennaio 2017 (ad esempio nel 2015) la detrazione è possibile solo se l’immobile costituisce l’abitazione principale e si trova nelle zone di rischio sismico 1 o 2 (vedi domanda 1).
  15. Le agevolazioni “casa sicura” possono essere cumulate con altri incentivi di cui ho usufruito?
    Non è possibile far valere sulla medesima spesa la detrazione “casa sicura” e il bonus per la riqualificazione energetica dell’edificio.
    Le detrazioni, inoltre, non sono cumulabili con agevolazioni già spettanti per le medesime finalità sulla base di norme speciali per interventi in aree colpite da eventi sismici.
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Casa Sicura – Sisma-bonus: guida pratica

Cos’è Casa Sicura

È un’agevolazione che consente di ottenere la detrazione fiscale dall’imposta lorda di una percentuale delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici su abitazioni e immobili per attività produttive.
Le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021.
I lavori devono essere stati autorizzati dopo il 1° gennaio 2017.


Quali edifici

L’agevolazione si applica a interventi su:

  • abitazioni (prima o seconda casa)
  • parti comuni di condomini
  • immobili adibiti ad attività produttive.

L’edificio sul quale sono realizzati i lavori deve trovarsi in una zona di rischio sismico 1, 2 (alta pericolosità) o 3 (minore pericolosità), secondo la classificazione sismica del territorio italiano individuata dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003.
Per sapere in quale zona di rischio sismico si trovi il Comune di interesse è possibile consultare il sito web del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri è disponibile la
Classificazione sismica 2015 per Comune in formato excel – aggiornata a marzo 2015.


Quali spese

Possono essere portate in detrazione le spese per

  • l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza antisismica
  • la classificazione e la verifica sismica degli immobili.

Chi classifica l’immobile e valuta il rischio sismico

La valutazione del rischio sismico e dell’efficacia degli interventi deve essere realizzata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, secondo le rispettive competenze professionali e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.

In particolare

  • il progettista attesta ufficialmente, compilando e firmando un apposito modulo di asseverazione, la classe di rischio sismico dell’edificio prima dell’intervento e quella che sarà raggiunta dopo i lavori
  • il direttore dei lavori e il collaudatore statico attestano, al termine dell’intervento, se sono stati raggiunti gli obiettivi indicati nel progetto.

Chi ha diritto alla detrazione

La detrazione fiscale riguarda esclusivamente chi ha sostenuto la spesa dei lavori edilizi, effettuati secondo quanto indicato dalla legge.


Quanto si può detrarre

Per ottenere l’agevolazione occorre indicare nella dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta.
La detrazione fiscale di base è pari al 50% della spesa, ma la percentuale aumenta se dopo i lavori si riduce il rischio sismico.
La riduzione del rischio è valutata sulla base di una graduatoria di 8 classi da A+ (meno rischio) a G (più rischio).

La detrazione fiscale è ripartita in cinque anni in quote uguali, a partire dall’anno in cui sono stati pagati gli interventi, e:

  • nel caso di abitazioni e edifici utilizzati per attività produttive, è calcolata su una spesa massima di 96 mila euro per unità immobiliare e per ciascuno anno ed arriva al:
    • 70% se si passa a 1 classe di rischio inferiore
    • 80% se si passa a 2 o più classi di rischio inferiori
  • nel caso di parti comuni dei condomini è calcolata su una spesa massima di 96 mila euro moltiplicato per il numero di  unità immobiliari che compongono il condominio ed arriva al:
    • 75% se si passa a 1 classe di rischio inferiore
    • 85% se si passa a 2 o più classi di rischio inferiori.

Cessione del credito

Solo nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali si può scegliere, al posto della detrazione fiscale, di cedere il credito ai fornitori che hanno effettuato i lavori oppure ad altri soggetti privati.
Le modalità di attuazione della cessione del credito sono dettagliate nel Provvedimento dell’Agenzia delle entrate dell’8 giugno 2017.

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Casa Sicura: la guida e tutte le informazioni sul Sisma-bonus

Casa Sicura è la nuova agevolazione fiscale per interventi edilizi antisismici voluta dal Governo nella legge di Bilancio 2017 per consentire un’ampia azione di prevenzione in Italia.

Il cosiddettoSismabonus riguarda costruzioni adibite ad abitazione (prima e seconda casa), ad attività produttive e parti comuni condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, quasi l’intero territorio nazionale.
Per accedere all’agevolazione è necessario classificare il rischio sismico dell’edificio prima e dopo aver effettuato i lavori.

Sarà possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi, su un ammontare delle spese non superiore a 96 mila euro, una percentuale variabile dal 50% fino all’85% secondo le tipologie di intervento.

Di seguito tutti gli approfondimenti:

> Guida pratica
> Domande frequenti – FAQ
> La normativa e le info per i tecnici

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Parte il sisma-bonus: prevenire è meglio che ricostruire

sisma-bonusSono state emanate le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni che, permetteranno di attivare il cosiddetto “Sismabonus” cioè gli incentivi fiscali per gli interventi di adeguamento alle tecnologie antisismiche degli edifici. Si tratta di detrazioni importanti di cui abbiamo parlato anche nel corso di un convegno organizzato da Confedilizia a Forlì venerdì scorso (qui il video del mio intervento). Dal 1° marzo e fino al 2021 si potrà così accedere agli importanti incentivi fiscali, fino ad un massimo di credito di imposta dell’85 per cento, in relazione alle classi di rischio sismico dell’edificio considerato.

MATERIALI
DECRETO SISMA BONUS.pdf
allegato_a.pdf
allegato_b.pdf
20170228 Classi Rischio Sismico e Sismabonus – slide.pdf

Il Sismabonus come occasione per un piano nazionale di prevenzione e di valutazione sismica degli edifici

La Legge di Stabilità 2017, approvata il 21 dicembre 2016,  ha inteso fare del Sismabonus l’occasione per un piano volontario dei cittadini, con forti incentivi statali, di valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici.

Lo strumento attuativo è il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, da adottare entro oggi, 28 febbraio 2017, sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con cui sono stabilite le Linee Guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi.

Il decreto, con le Linee Guida allegate, firmato oggi  dal Ministro e pubblicato sul sito del Mit, avrà efficacia da domani, 1° marzo 2017, consentendo di avviare progettazioni e pratiche edilizie.

Un passaggio fondamentale  per la conoscenza del patrimonio edilizio e la cultura della prevenzione

I numerosi eventi sismici che si sono verificati negli ultimi decenni hanno comportato per la collettività enormi costi sociali in termini di vittime e di incidenza sulla vita delle comunità  e costi economici sostenuti per l’emergenza e la ricostruzione.

Negli ultimi 50 anni si valutano: circa 5.000 vittime, spesa annua media di circa tre miliardi di euro per emergenza e ricostruzione.

Ciò è dovuto fondamentalmente, oltre alla sismicità tipica del Paese, alla elevata vulnerabilità del nostro patrimonio edilizio.

Le Linee Guida nascono dalla necessità di affrontare la mitigazione del rischio sismico in tutte le zone sismiche del Paese, promuovendo una cultura della conoscenza e della prevenzione.

Le Linee Guida e l’unità di misura per prevenire: il Rischio Sismico

Le Linee Guida sono state approvate all’unanimità dal Consiglio superiore dei lavori Pubblici il 20 febbraio scorso. Dal punto di vista dei contenuti tecnici, le Linee guida sono uno strumento di semplificazione che permettono di dare attuazione alla Legge di Bilancio 2017, senza richiedere strumenti e concetti diversi da quelli già utilizzati dai professionisti nell’applicazione delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni.

Affrontano, con un nuovo approccio, il tema della   classificazione del Rischio Sismico delle costruzioni esistenti coniugando: il rispetto del valore della salvaguardia della vita umana (mediante i livelli di sicurezza previsti dalla Vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni) e la considerazione delle possibili perdite economiche e delle perdite sociali (in base a robuste stime convenzionali basate anche sui dati della Ricostruzione post Sisma Abruzzo 2009).

Il Rischio Sismico: è la misura matematica/ingegneristica per valutare il danno (perdita) atteso a seguito di un possibile evento sismico.

Dipende da un’interazione di fattori messi in relazione: pericolosità (zone sismiche) vulnerabilità (capacità degli edifici) esposizione (contesti).

Otto classi di Rischio Sismico per valutare le costruzioni

Le Linee Guida consentono di attribuire ad un edificio una specifica Classe di Rischio Sismico, mediante un unico parametro che tenga conto sia della sicurezza sia degli aspetti economici.

Per attivare i benefici fiscali occorre quindi fare riferimento alla classificazione prevista dalle nuove Linee guida, con le quali si attribuisce ad un edificio una specifica Classe di rischio sismico. Sono state individuate otto classi di rischio sismico: da A+ (meno rischio), ad A, B, C, D, E, F e G (più rischio).

Le linee guida  forniscono due metodologie per la valutazione, di cui una semplificata per lavori minori e il miglioramento di una sola classe di rischio,  l’indirizzo di massima su come progettare interventi di riduzione del rischio per portare la costruzione ad una o più classi superiori.

Il Sismabonus rafforzato previsto in Stabilità

La Stabilità 2017 ha quindi previsto misure rafforzate per il Sismabonus, in particolare:

Estensione alle zone sismiche 1, 2 e 3, buona parte del territorio nazionale a rischio (in precedenza, solo 1 e 2).

Stabilizzazione per 5 anni, tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021

Riguarda gli immobili adibiti a abitazioni, seconde case e ad attività produttive.

Detrazioni in 5 anni (anziché 10)

Detrazioni premianti, maggiore è l’efficacia dell’intervento

Nei condomini, cessione del credito ai fornitori per chi non può sostenere la spesa (con successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate).

Detrazioni premianti con il Sismabonus della Stabilità 2017

Rispetto alle ristrutturazioni antisismiche senza variazione di classe (50%) le detrazioni per la prevenzione sismica aumentano notevolmente qualora si migliori l’edificio di una o due classi di Rischio Sismico.

Per abitazioni, prime e seconde case, e edifici produttivi

  • detrazione al 70% se migliora di 1 classe di rischio
  • detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischi

Per condomini parti comuni

  • detrazione al 75% se migliora di 1 classe di rischio
  • detrazione all’85% se migliora di 2 o più classi di rischio

L’ammontare delle spese è non superiore a euro 96.000 per ciascuna delle unità immobiliari.

Una Commissione permanente di monitoraggio

Il Decreto Ministeriale di approvazione prevede, fra l’altro, l’istituzione, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, di una Commissione permanente di monitoraggio, incaricata di valutare l’efficacia dell’azione di prevenzione sismica sul patrimonio edilizio.

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Legge di bilancio 2017, detrazioni e incentivi per chi ristruttura e riqualifica

La sintesi degli interventi sulla base del testo approvato alla Camera. La legge è ora all’esame del Senato che potrebbe apportare modifiche

Prorogato l’ecobonus
Prorogata al 31 dicembre 2017 la detrazione al 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (il cosiddetto “ecobonus”). Il limite è spostato al 31 dicembre 2021 se gli interventi riguardano i condomini. Inoltre, per questi ultimi, sono potenziati i bonus nella misura del 70 per cento per gli interventi che riguardano l’involucro dell’edificio e del 75 per cento per quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica. Il tetto dispesa è di 40 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Per coprire gli “incapienti” i condomini possono cedere la detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi nonché a soggetti privati, con la possibilità che il credito sia successivamente cedibile. Al bonus possono accedere anche gli IACP (Istituto autonomo case popolari).

Detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, riqualificazione antisismica ed energetica, acquisto di mobili
Viene prorogata al 31 dicembre 2017 la detrazione al 50 per cento per le ristrutturazioni edilizie. Per gli interventi antisismici (il cosiddetto “sisma bonus”), a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021 è prevista una detrazione del 50 per cento che si applica non solo agli edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti, anche se rari). Se dai lavori deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione di imposta sale al 70 per cento della spesa sostenuta. Se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione aumenta ulteriormente all’80 per cento. Se i lavori di prevenzione sismica sono effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, le detrazioni sono del 75 per cento (passaggio di una classe di rischio inferiore) e dell’85 per cento (passaggio di due classi). Il tetto di spesa per le detrazioni è di 96 mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio. Anche per questi interventi, al fine di tutelare gli “incapienti” è prevista la possibilità di cedere la detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi nonché a soggetti privati, con la possibilità che il credito sia successivamente cedibile. A decorrere dal 1° gennaio 2017 potranno inoltre essere detratte le spese per la classificazione e verifica sismica degli immobili.

Prorogata di un anno, fino al 31 dicembre 2017, la detrazione al 50 per cento per le spese per l’acquisto di mobili (il cosiddetto “bonus mobili”).

Credito d’imposta per le strutture ricettive turistico alberghiere, comprese quelle agrituristiche
Introdotto, per gli anni 2017 e 2018, il credito di imposta al 65 per cento per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere e per quelle agrituristiche. L’agevolazione è prevista a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica e acquisto mobili.