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La lezione della “Rosa bianca” parla ai giovani di oggi

Cento anni fa in Germania nasceva Sophie Scholl, giustiziata dai nazisti insieme al fratello Hans a soli 22 anni. La sua colpa? Non essersi mai arresa alla barbarie nazista conducendo, con il collettivo della “Rosa Bianca”, una resistenza passiva e non violenta ispirata ai valori del cattolicesimo.

Nell’agosto dello scorso anno, alla scuola di formazione “Meritare l’Europa” che abbiamo organizzato a Castrocaro terme e Terra del sole, con Matteo Renzi e gli amici di Italia Viva – regalando simbolicamente una rosa bianca a ciascuno dei 250 ragazzi presenti – abbiamo ricordato la loro storia e il loro coraggio.

Perché, come diceva Primo Levi, l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.