Grazie all’impegno che abbiamo sempre messo a difesa degli uffici postali e a sostegno dei piccoli comuni approvando anche (per la prima volta) una apposita legge, oggi Poste Italiane ha annunciato formalmente l’impegno a mantenere aperti i propri presidi nei territori più piccoli e ad avviare una serie di azioni di supporto.
Un patto che impegna l’azienda ad istituire un ufficio centrale a supporto dei piccoli Comuni, con un numero verde per richiedere informazioni; ad installare nuovi sportelli Atm; a garantire portalettere a domicilio e accordi con la rete dei tabaccai; a fornire wi-fi gratuito negli uffici postali di tutti i 5.700 piccoli Comuni attualmente non coperti; a dare un servizio di tesoreria per i piccoli Comuni in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti; a fare nuovi investimenti per rafforzare la sicurezza all’interno e all’esterno degli uffici postali; ad abbattere l’80% delle barriere architettoniche entro il 2020 negli uffici postali; ad avviare progetti immobiliari di solidarietà sociale; a rafforzare infine i servizi negli uffici postali dei Comuni turistici.
Ci aspettiamo, poi, che il Governo dia completa e piena attuazione alla legge che sul finire del 2017 abbiamo approvato. C’erano forze politiche diverse, ma sostenere i piccoli centri del nostro Paese significa difendere e promuovere una parte della nostra identità nazionale. Un argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti, indipendentemente dai colori politici.