Sabato 18 gennaio 2014: il primo giorno di vita dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese. Un giorno importante per il territorio forlivese, che saluta una scelta all’avanguardia e positiva soprattutto per i cittadini. Alla cerimonia di insediamento ha partecipato anche il deputato forlivese, Marco Di Maio.

“E’ un passo avanti fondamentale – commenta il giovane parlamentare – perchè mette insieme 15 Amministrazioni comunali in un unico organismo che fungerà da facilitatore delle scelte, consentirà di ottimizzare i soldi pubblici disponibili per orientare al meglio gli investimenti e continuare ad assicurare servizi pubblici di qualità. E’ testimonianza di un cambio di visione del territorio, non più ‘Forlìcentrico’ ma consapevole invece che oltre al territtorio del Comune capoluogo c’è una realtà più vasta e che va sostenuta e valorizzata”.

Forlì è l’unico capoluogo, sicuramente il primo ad aver intuito questa opportunità/esigenza, ad essersi messo alla guida di un processo così virtuoso – aggiunge il parlamentare – che consentirà risparmi, economie di scala e metterà più risorse economiche e umane a disposizione dei cittadini”. Questo processo, comunque, “non esclude e non preclude l’ipotesi di fusione di Comuni in quei territori che, assieme alla popolazione residente, decideranno di farlo; ma attendere le fusioni avrebbe impedito di raggiungere quegli obiettivi di maggiore efficienza che oggi sono invece possibili da subito”.

“Complimenti per il coraggio e la lungimiranza ai sindaci e agli amministratori che hanno intrapreso questa strada – aggiunge Marco Di Maio -, buon lavoro a loro e ai dipendenti degli enti che ora avranno il compito di far funzionare al meglio questo strumento al servizio dei cittadini e delle imprese locali. Il bello comincia ora”.

L’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese include i Comuni di Forlì, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia e Tredozio che hanno dato vita a un’unica unione da 188.674 abitanti e di oltre 1.261 chilometri quadrati.